Dai grandi sconvolgimenti alla Grande Vittoria. Giornata dell'Unità nazionale in tutta la Russia

N el giorno della festa dell’icona della Madre di Dio di Kazan’ e Giornata dell'Unità Nazionale, il 4 novembre 2015 il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin e Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill hanno presieduto presso il centro espositivo «Il Maneggio» di Mosca la cerimonia di apertura della XIV mostra-forum «Rus’ ortodossa. La mia storia. Dai grandi sconvolgimenti alla Grande Vittoria». La mostra è organizzata dal Consiglio Patriarcale per la Cultura con il sostegno del governo di Mosca.
L'inaugurazione è stata preceduta dalla cerimonia di posa dei fiori dinanzi al monumento in onore del mercante Kuz'ma Minin e del principe Dmitry Požarskij sulla Piazza Rossa, nei pressi della Cattedrale di San Basilio, eroi nazionali per il ruolo svolto nella difesa del Paese contro l' invasione polacca nei primi anni del 17° secolo. In riconoscimento della loro missione ricevettero in dono ampi possedimenti: la città di Bogorodsk, nella regione di Nizhny Novgorod, per Kuzma Minin, e tenute intorno a Mosca per il principe Pozharsky, che così fece costruire numerose chiese con volte a tenda, come quella dedicata all'icona della Madre di Dio di Kazan' sulla Piazza Rossa.
Nella sala centrale del Maneggio è stata portata la venerata icona della Madre di Dio «Regnante» dalla Chiesa dell’Ascensione in Kolomenskoye, un'ex tenuta reale situata alcuni chilometri a sud-est del centro della città di Mosca, sull'antica strada che porta alla città di Kolomna (da cui il nome). La chiesa fu edificata in pietra bianca nel 1532 per commemorare la nascita di Ivan il Terribile. Così, grazie a Minin e Požarsky, e al Patriarca Ermogene, che preferì morire piuttosto che abiurare la fede ortodossa, si passò dalla dinastia dei Rjurik a quella dei Romanov per la salvezza della Russia.
Il Capo dello Stato e il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' hanno venerato la sacra immagine.
Il Presidente Putin si è congratulato con gli organizzatori e gli espositori per l'apertura dell'annuale mostra, dedicata alla Giornata dell'Unità Nazionale. «Questo progetto educativo è il risultato del grande lavoro di squadra della Chiesa ortodossa russa, delle principali organizzazioni scientifiche, degli archivi e delle biblioteche, ed è la prova del profondo interesse verso la storia russa, verso le nostre radici spirituali e e verso le nostre origini.
Il tema centrale di questa vasta esposizione è il periodo compreso dal 1914 al 1945, caratterizzato dalle guerre mondiali, da rivoluzioni e sconvolgimenti. È stato un periodo in cui le antiche fondamenta sono andate in frantumi, i destini erano incerti e milioni di persone sono rimaste vittime di esperimenti sociali crudeli.
Ma nonostante quelle condizioni dure e difficili, le persone hanno continuato la loro vita, hanno lavorato, hanno fatto scoperte e raggiunto progressi, e hanno sempre ricordato la cosa più importante quando la nostra Patria è in pericolo. Hanno capito l’importanza dell’unità e della solidarietà, traendo la forza dai valori eterni e dagli alti ideali morali. Gli stereotipi ideologici prima della Rus’ storica erano svaniti.
L'amore per la madrepatria ha prevalso su tutto. Ha ispirato, aiutato e salvato. Così il nostro popolo ha affrontato la Grande Guerra Patriottica del 1941-1945, e non è semplicemente sopravvissuto - ha preservato e rafforzato lo Stato, ha portato la pace e la liberazione ai popoli sottomessi d'Europa.
Quest'anno abbiamo celebrato la grande festa nazionale - il 70° anniversario della Grande Vittoria. Questa vittoria ha rappresentato un evento di enorme importanza storica e morale, una fonte di orgoglio e di rispetto indiscutibile, il simbolo dell’eroismo del nostro popolo. Questa è la nostra storia. È nostro dovere conoscere questa storia, rispettarla in pieno e senza passare nulla sotto silenzio, per imparare e ricordare le sue lezioni, il rispetto e il valore di questa esperienza passata. Sono certo che questa mostra, che si basa su prove e documenti autentici e si avvale delle più recenti tecnologie, sarà di grande interesse per le persone di tutte le età, compresi i giovani. Questo è tanto più vero in quanto la mostra si svolgerà non solo qui nella capitale, ma anche in altre città russe. È importante che i visitatori e gli ospiti siano in grado di osservare fatti ed eventi ben noti e farsi le proprie opinioni».
Il Capo dello Stato si è congratulato con gli organizzatori della mostra augurando il successo dell’iniziativa, che ogni anno vede la partecipazione di un pubblico numerosissimo.
Nel rivolgere parole di benvenuto al Presidente della Federazione Russa e al pubblico presente, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha parlato del significato e dell’importanza dell'evento. «Al centro della mostra è possibile vedere l'immagine miracolosa della Madre di Dio ‘Regnante’. Questa icona ha una storia speciale: è stata trovata nel seminterrato della Chiesa in Kolomenskoye, oggi all'interno della città di Mosca, nel giorno dell’abdicazione dell'imperatore Nicola II. Le migliori menti della Russia hanno considerato questo evento come un segno di Dio. Lo zar aveva abdicato, ma la Madre di Dio continuava a proteggere la nostra Patria.
Attraverso la sofferenza, attraverso ogni tribolazione abbiamo superato la prova! E siamo rimasti non solo una nazione grande e forte, ma abbiamo interiorizzato tutto questo. Noi non siamo scomparsi neanche dallo spazio dell’informazione globale, non abbiamo perso e non perderemo la nostra identità in un momento in cui la stanno perdendo i grandi e potenti Paesi del continente europeo. Noi crediamo che la Madre di Dio continuerà a proteggerci. Per questo diciamo a tutti - sia ai nemici interni che esterni della Russia: lasciateci in pace! Su di noi c’è la Protezione della Madre di Dio!
La mostra è dedicata alle pagine difficili della nostra storia. Noi tutti sappiamo che il periodo post-rivoluzionario è stato un momento di caos, di scontri di classe, di interessi sociali, politici ed economici, che hanno cercato di distruggere il Paese; molto sangue è stato versato e milioni di persone sono state cacciate dalla nostra Patria. Sappiamo che anche gli anni ‘30 anni non stati facili - uccisioni e ingiustizie sono state commesse, e tutto questo non dovrebbe mai abbandonare la nostra mente, poiché è impossibile dimenticare queste sofferenze. Dopo tutto non ci sarebbe la Russia di oggi se le generazioni precedenti non avessero compiuto grandi prodezze, se negli anni '20 e '30 non avessero solo arato la terra - anche se questo è molto importante - ma hanno creato le industrie, la scienza, la difesa del Paese. È impossibile dubitare del successo di un Capo di Stato dietro al rilancio e alla modernizzazione del Paese, anche se si è distinto per la scelleratezza. Laddove si manifesta la volontà, la forza, l'intelligenza, l'impegno politico, noi diciamo: 'Sì, è un successo', come nel caso della vittoria nella Grande Guerra Patriottica. Laddove ci sono stati il sangue, l'ingiustizia, la sofferenza, noi diciamo che questo è inaccettabile per noi, persone del XXI secolo. Noi affidiamo al giudizio di Dio i personaggi della storia. Ma mai gli aspetti negativi possono escludere le cose positive che sono state fatte. Così come le cose positive che sono state compiute da alcune persone non dovrebbero escludere l’atteggiamento critico per i crimini che queste persone hanno commesso.
Mi auguro che questa iniziativa ci aiuti a capire la bellezza dell’eroismo del nostro popolo negli anni '20, '30 e '40. Ci aiuti a vedere le pagine dolorose e a capire che per amare la Patria non è necessario escludere dalla memoria storica uno qualsiasi di questi periodi, ma capire il loro senso comune e il significato morale, e poi la verità verrà separata dalla falsità, e il bene dal male. Possa Dio aiutare tutta la nostra Patria a rimanere unita, a mettere bene a fuoco per superare le difficoltà del passato e andare avanti. Oggi abbiamo tutte le possibilità per fare questo e tutte le ragioni».
Rivolgendosi al Capo dello Stato, Sua Santità ha aggiunto: «Caro Vladimir Vladimirovič! Grazie per essere intervenuto all’apertura di questa mostra. Possa la benedizione di Dio rimanere sull’autorità russa, sul governo, sull’esercito e su tutte le persone, così come noi preghiamo in ogni servizio». Quindi il Presidente e il Patriarca hanno visitato l'esposizione, accompagnati dal segretario esecutivo del Consiglio patriarcale per la Cultura, vescovo Tikhon di Yegoryevsk, che ha illustrato i temi principali della mostra.
Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato il capo dell'Amministrazione presidenziale Sergej Ivanov, il sindaco di Mosca Sergej Sobyanin, il ministro della Cultura Vladimir Medinskij, il metropolita Juvenalij di Krutitsy e Kolomna, il cancelliere del Patriarcato di Mosca, metropolita Varsonofij di San Pietroburgo e Ladoga, il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion di Volokolamsk, il primo vicario di Sua Santità il Patriarca a Mosca, metropolita Arsenij di Istra. Erano presenti anche i rappresentanti degli enti statali, vescovi e capi dei Dipartimenti sinodali della Chiesa ortodossa russa, leader religiosi e membri delle associazioni nazionali della Russia, così come i rappresentanti delle Chiese ortodosse locali di Cipro e Grecia, rispettivamente il metropolita Isaia di Tamassos e Orinia, e il metropolita Nicolaos di Mesogaia e Lavreotiki.
La mostra si basa su prove e documenti storici. Materiali unici, molti dei quali fino a poco tempo sono stati conservati in archivi classificati come «segreti» e «top secret», forniti dall'Archivio di Stato della Federazione Russa, dall’Archivio di Stato di Storia socio-politica della Russia e dall'Archivio Centrale dell’ FSB della Russia, dall'Archivio di Stato del Cinema russo, dal Museo nazionale di Storia contemporanea della Russia, dalla Galleria Tretyakov. La consulenza scientifica è stata fornita da esperti dell'Istituto di Storia Russa. Alla preparazione hanno partecipato 25 organizzazioni tra istituti di ricerca, archivi, biblioteche e fondazioni.
La parte multimediale, come negli anni precedenti, è stata allestita utilizzando le più moderne tecnologie. Gli ultimi sviluppi, come il campo di applicazione e la proiezione di un emisfero con panorami e oggetti tridimensionali, la ricostruzione dettagliata delle grandi scene di guerra e delle storie, i paesaggi interattivi, viaggiano attraverso le pagine affascinanti della storia russa, un’esperienza indimenticabile per adulti, giovani e bambini.
Mappe e libri dal vivo, animazioni e cortometraggi sono stati presentati in 12 padiglioni con una superficie totale di oltre 3.500 metri quadrati. Un'installazione multimediale ha accompagnato il visitatore attraverso l'intero percorso, con una lunghezza totale di 220 metri.
I temi principali dell'esposizione sono stati: padiglione 1: La Russia alla vigilia della Prima guerra mondiale (1896-1914); padiglione 2: La Prima guerra mondiale (1914-1916); padiglione 3: La Rivoluzione (1917); padiglione 4: La Guerra Civile (1917-1922); padiglione 5: Gli Anni ‘20 (1922-1929); padiglione 6: I nuovi martiri e confessori; padiglione 7 (centrale): Il popolo; padiglione 8: Industrializzazione e collettivizzazione (1930-1935); padiglione 9: Il socialismo stalinista (1936-1941); padiglione 10: I Gulag; padiglione 11: La Grande Guerra Patriottica (1941-1945); padiglione 12: La Vittoria (1945).
La mattina dello stesso giorno, Sua Santità il Patriarca Kirill ha celebrato la Divina Liturgia nella Cattedrale patriarcale della Dormizione del Cremlino di Mosca, quando tutta la Russia commemora la liberazione di Mosca e di tutto il Paese dall'invasione dei polacchi nel 1612.


Centro Centro espositivo «Il Maneggio» di Mosca


XIV XIV mostra-forum «Rus ortodossa. La mia storia. Dai grandi sconvolgimenti alla Grande Vittoria»


Mosca Mosca - Il Presidente Putin e il Patriarca Kirill all'apertura della mostra. Alle loro spalle l'icona della Madre di Dio «Regnante.