L'icona miracolosa della Madre di Dio «Regnante»

L’icona della Madre di Dio «Regnante» è venerata nella Chiesa ortodossa russa come un’icona miracolosa della Vergine. È stata trovata, secondo il rapporto del metropolita di Mosca Tikhon, poi Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, il 15 marzo 1917 nel seminterrato della Chiesa dell’Ascensione, nel villaggio di Kolomenskoye, oggi all’interno di Mosca.
Secondo la tradizione, una contadina del villaggio di Pererva, nel distretto di Bronnitsy, di nome Evdokia Adrianova, nel mese di febbraio del 1917 vide in sogno per due volte una chiesa bianca in cui si trovava un’antica icona della Madre di Dio, annerita dal tempo. Evdokia si diresse nel villaggio di Kolomenskoye e immediatamente riconobbe la Chiesa dell'Ascensione. La contadina riferì il sogno all'abate del tempio. Dopo una lunga ricerca, nei sotterranei del tempio fu rinvenuta «la grande icona nera», che nel sogno aveva chiesto ad Evdokia di «renderla più bella» affinché le persone potessero pregare dinanzi a questa immagine.
Sulla tavola è raffigurata l’immagine di Cristo in grembo alla Vergine Maria, che porta le insegne reali, lo scettro e il globo. Nella sua relazione al Sinodo, il metropolita Tikhon (Bellavin), in particolare, scrisse: «Secondo le informazioni fornite da un membro della Commissione del Dipartimento archeologico ed ecclesiale presso la Società di Mosca per l’illuminazione spirituale - arciprete Strakhovy, l'icona non è antica, risale alla fine del XVIII secolo (non oltre). L’immagine scritta sulla tavola appartiene al tipo iconografico della Madre di Dio di Costantinopoli. L’icona probabilmente era posta sulla parte sinistra dell’iconostasi della prima Chiesa dell’Ascensione, e il famoso archeologo Ivan Snegirev dice che un tempo è stata rimossa da una delle chiese del Monastero dell’Ascensione del Cremlino di Mosca». Poco dopo il suo ritrovamento l’immagine è stata portata nei laboratori del Monastero di Sant’Alessio di Mosca.
Lo stesso giorno, il 15 marzo 1917 l’imperatore Nicola II fu costretto a firmare la sua abdicazione in favore di suo fratello, il granduca Mikhail Aleksandrovič, fucilato poi dai bolscevichi a Perm nel mese di giugno del 1918.
L'icona è stata oggetto di venerazione nell’area intorno al villaggio di Kolomnskoye. Ben presto, quasi ogni tempio aveva una copia dell’icona «Regnante». Furono preparati il servizio di culto e l’inno Akathistos. Alla loro stesura partecipò anche il Patriarca Tikhon.
In epoca sovietica, l'icona è stata mantenuta nei sotterranei del Museo di Storia. Nel 1990 è stata riportata a Kolomenskoye.
Secondo alcune interpretazioni, il significato simbolico del ritrovamento dell’icona «Regnante» sta nel fatto che la fine della monarchia e i successivi sviluppi politici che hanno interessato il popolo russo sono avvenuti come punizione per svariati peccati, in particolare, per aver violato il giuramento del Consiglio provinciale nel 1613, ma la Madre di Dio porta Ella stessa i simboli del potere reale e questo dà speranza per il pentimento e la rinascita della Russia e dello Stato russo.
Dopo il ripristino dell'unità canonica della Chiesa russa all’estero con la Chiesa russa in Patria nell'agosto del 2007, l’icona è stata portata nelle parrocchie russe in Europa, America e Australia. É il santuario principale dei monarchi russi e la sua festa è il 15 marzo.


Chiesa Chiesa dell'Ascensione in Kolomenskoye a Mosca. Ai lati: reperti del «Tesoro di Novocherkassk». Museo dell'Hermitage, San Pietroburgo