La Piazza Rossa nel giorno della «Gloria Militare»
Non è casuale che proprio all’indomani della festa dell’icona della Madre di Dio di Kazan’, in cui si commemora la liberazione di Mosca e della Russia dall’invasione polacca nel 1612, sulla Piazza Rossa, la piazza «bella», con la sua Cattedrale di San Basilio e il Cremlino, resa ancora più «bella» e luminosa dai primi fiocchi di neve, si svolga la marcia cerimoniale dedicata alla leggendaria parata del 1941, quando molti reggimenti russi furono inviati direttamente al fronte dalla Piazza Rossa per combattere le truppe naziste, che marciavano verso la capitale. Il 7 novembre in Russia è il giorno della «Gloria Militare».
Sulla terza piazza più estesa del mondo e la prima in Europa, hanno marciato 45 unità, tra soldati russi del Ministero della Difesa e del Reggimento di cavalleria del Cremlino, vestiti con le uniformi dell'Armata Rossa del 1941, allievi della Scuola Militare «Suvorov» e dell'Istituto Militare di Musica di Mosca, e cadetti delle altre scuole militari di Mosca. La cerimonia è terminata con la marcia del Reggimento d'onore delle Forze Armate russe insieme al Reggimento Preobrazhensky e all'orchestra militare di Mosca. Più di duemila bambini hanno gridato la parola «Vittoria», in russo traslitterato «Pobeda» perché... «la bellezza salverà il mondo».
Al termine del corteo sono entrati sulla piazza 55 unità di mezzi militari della Grande Guerra Patriottica. Erano presenti all'evento il sindaco di Mosca, Sergey Sobyanin, e i membri della storica parata militare del 1941, che hanno reso omaggio ai caduti della Grande Guerra Patriottica deponendo fiori e corone dinanzi alla Tomba del Milite Ignoto presso i giardini di Alessandro, situati lungo le mura occidentali del Cremlino, di fronte alla Piazza del Maneggio di Mosca.
Il Presidente della Federazione Russa ha varato un nuovo piano per la difesa del Paese nel periodo fino al 2020. La nuova versione della dottrina militare ha ampliato l'elenco delle minacce interne ed esterne, fra le quali sono state incluse le azioni che destabilizzano la situazione politica e sociale e quelle miranti ad esercitare l'influenza mediatica sulla popolazione con lo scopo di minare le tradizioni storiche, spirituali e patriottiche e a fomentare le discordie etniche e religiose.
In una riunione sullo sviluppo del complesso militare-industriale, il presidente Putin ha detto che «le misure prese a suo tempo e le numerose esercitazioni e ispezioni a sorpresa hanno aumentato la prontezza al combattimento e le capacità di combattimento delle nostre forze armate, come confermato dall'operazione antiterrorismo che conduciamo su richiesta delle autorità siriane».
Putin ha aggiunto che le società del settore della difesa lavorano «con buon ritmo» e costantemente forniscono le forze armate di nuovi sistemi missilistici, sottomarini nucleari multifunzionali e navi di superficie.
L'operazione delle forze aerospaziali della Russia in Siria, intrapresa per supportare con successo le operazioni di terra delle forze governative siriane nei centri abitati e in zone particolarmente strategiche, e per distruggere l'infrastruttura dei terroristi, è iniziata il 30 settembre 2015. Da allora gli aerei dell'Aviazione russa hanno distrutto centinaia di obiettivi dei terroristi tra centri di comando, magazzini e campi di addestramento.
Marcia cerimoniale del 7 novembre 2015. Ai lati: reperti del «Tesoro di Novocherkassk». Museo dell'Heritage, San Pietroburgo.