La tanto attesa tregua in Siria. Dichiarazione del presidente Vladimir Putin
L'immane sofferenza del popolo siriano e dei popoli del Medio Oriente ha trovato sostegno nelle parole del Presidente della Federazione Russa, che dopo lunghe trattative con la parte americana, ha annunciato il cessate il fuoco nella terra biblica della Siria, dove i profughi sparsi nel mondo sono 4,6 milioni, e gli sfollati interni 7,6 milioni, secondo i dati del Ministero degli Esteri della Federazione Russa sulla situazione umanitaria, che «rimane difficile».
«Cari amici! Ho appena avuto una conversazione telefonica con il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama. L’iniziativa è partita da parte nostra, ma l'interesse è stato chiaramente reciproco.
Durante l'incontro di oggi abbiamo approvato una dichiarazione congiunta di Russia e Stati Uniti, come co-presidenti del Gruppo internazionale di sostegno della Siria, a cessare le ostilità nel Paese. L'adozione della dichiarazione è stata preceduta da un intenso lavoro di squadra di esperti russi e statunitensi. La positiva esperienza maturata con la cooperazione sulla distruzione delle armi chimiche in Siria oggi ci ha aiutato molto.
I nostri negoziatori hanno tenuto numerose consultazioni a porte chiuse. Alla fine siamo riusciti a raggiungere un importante risultato concreto. È stato raggiunto un accordo sulla cessazione del fuoco in Siria dalle ore 24:00 (ora di Damasco) del 27 febbraio 2016 e sulle condizioni che sono parte integrante dell’accordo russo-americano.
L'essenza di queste condizioni: prima di mezzogiorno del 26 febbraio 2016, tutte le parti in conflitto in Siria devono dichiarare alla Federazione Russa o ai nostri partner americani il loro impegno per il cessate il fuoco. I militari russi ed americani insieme individueranno sulle mappe le aree in cui si trovano questi gruppi. Contro questi non saranno effettuate operazioni militari delle Forze Armate della Repubblica araba siriana, delle Forze Armate russe o della coalizione guidata dagli Stati Uniti. L’'opposizione siriana, a sua volta, fermerà tutte le operazioni militari contro le Forze Armate della Repubblica araba siriana e dei gruppi che la sostengono.
Per quanto riguarda i gruppi dell’Isis, di Jabhat al-Nursa, e di altre organizzazioni terroristiche, riconosciute come tali dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, il regime del cessate il fuoco non sarà applicato. Contro di essi continueranno le operazioni militari.
È essenziale che i co-presidenti del Gruppo internazionale di sostegno della Siria russi e statunitensi siano pronti a creare un meccanismo efficace per l’attuazione e il monitoraggio del cessate il fuoco sia da parte del governo siriano che dei gruppi armati di opposizione.
A questo scopo verrà creata una hotline di comunicazione e, se necessario, un gruppo di lavoro per lo scambio di informazioni. La Russia condurrà il lavoro necessario a Damasco con la guida del governo legittimo della Siria. Speriamo che gli Stati Uniti facciano lo stesso con i loro alleati e con i gruppi da loro sostenuti.
Sono convinto che con la collaborazione sia possibile cambiare radicalmente la crisi in Siria. C’è finalmente una reale possibilità di porre fine ad anni di spargimento di sangue e di violenza. Il risultato dovrebbe essere un sollievo nella situazione umanitaria per tutti i cittadini siriani.
La cosa principale è creare le condizioni per avviare un processo politico vero e proprio attraverso un ampio dialogo inter-siriano a Ginevra, sotto la guida delle Nazioni Unite.
La storia recente, purtroppo, è piena di esempi di azioni unilaterali senza il beneplacito dell'Onu, a favore degli interessi politici con opportunismi a breve scadenza, che portano a risultati drammatici. Questi esempi sono sotto gli occhi di tutti: Somalia, Iraq, Libia, Yemen.
In questo contesto, l’accordo russo-americano sul cessate il fuoco in Siria e la sua attuazione congiunta in coordinamento con tutti i Paesi partecipanti del gruppo internazionale di sostegno siriano, può essere un grande esempio di responsabilità sulla base del diritto internazionale e dei principi delle Nazioni Unite contro la minaccia del terrorismo.
Voglio sperare che la leadership siriana e tutti i nostri partner nella regione ed oltre sosterranno lo schema operativo scelto dai rappresentanti della Russia e degli Stati Uniti».
Il documento sottoscritto da Russia e Stati Uniti sottolinea anche l'importanza di ristabilire il pieno controllo dei confini con la Turchia e la Giordania, e di perseguire penalmente quei Paesi che sostengono e finanziano i terroristi.
Come riferito a «RIA Novosti», la bozza di risoluzione sulla Siria preparata dalla Russia e dagli Stati Uniti nel Consiglio di Sicurezza dell'Onu sostiene la dichiarazione congiunta
di Mosca e Washington e fissa l'inizio del cessate il fuoco a partire dalla mezzanotte (ora di Damasco) del 27 febbraio. La bozza contempla anche la piena attuazione della risoluzione № 2254 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.
Nella bozza si afferma che «le forze governative siriane e i gruppi che le sostengono hanno dichiarato alla Federazione Russa di aver accettato e di essere pronti ad impegnarsi per la cessazione delle ostilità», mentre i movimenti di opposizione siriani lo hanno notificato sia alla Russia che agli Stati Uniti.
Secondo l'agenzia «SANA» di Damasco, il presidente Bashar al-Assad avrebbe emesso il decreto № 63, che stabilisce il 13 aprile 2016 come data per l'elezione dei membri dell'Assemblea del popolo per la 2a legislatura.
Le ultime elezioni si sono tenute nel 2012.
Il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, Comandante supremo delle Forze Armate russe