Consiglio mondiale del popolo russo

Nella Sala dei Concili della Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca si è svolta l’11 novembre 2015 la cerimonia di apertura, seguita dalla sessione plenaria, del XIX Consiglio mondiale del popolo russo sul tema «L'eredità del principe Vladimir e il destino storico della Rus’». La riunione è stata presieduta dal presidente del Consiglio mondiale del popolo russo, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill.
Il discorso di apertura è stato tenuto dal vice capo del Consiglio mondiale del popolo russo, il presidente dell'Unione degli Scrittori della Russia Valerij Nikolaevič Ganichev.
Rivolgendosi ai partecipanti della plenaria del Consiglio mondiale del popolo russo, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha detto: «Difficile è stato il percorso del Consiglio mondiale del popolo russo prima della 19a convocazione. Forse è ora giunto il momento che il Consiglio mondiale del popolo russo riveli pienamente il suo potenziale come luogo di incontro per le persone con diverse opinioni politiche, ma unite nel sostenere i valori fondamentali di base. E Dio voglia che questo periodo unico nella storia del pensiero politico e della pratica politica, che stiamo vivendo oggi, duri il più a lungo possibile. Questa è la condizione e la garanzia per l’unità nazionale».
A tal proposito il Patriarca ha spiegato che se la Chiesa avesse cercato il potere, se costituiva una delle forze politiche rivali, non sarebbe mai stata in grado di creare uno spazio comune di dialogo e di conversazione aperta. «La Chiesa è chiamata a questo, perché mai, in nessun caso, noi non deviamo da questo percorso. Non aspiriamo a un certo clericalismo come la presenza della Chiesa nel potere. Questa non è la nostra tradizione, non è nella tradizione dell'Ortodossia orientale, e questo proteggerà la libertà della Chiesa da qualsiasi coinvolgimento nella lotta politica. In questo modo la Chiesa sarà in grado di fornire un vero dialogo nazionale», - ha dichiarato il Primate della Chiesa russa.
Poi Sua Santità ha delineato i temi per un'ulteriore discussione in seno al Consiglio mondiale del popolo russo. «Non possiamo non parlare della catastrofe russa - ha detto il Primate. - Il nostro popolo ha sofferto nel XX secolo come nessun'altra nazione al mondo. Noi costantemente parliamo della tragedia della Seconda guerra mondiale, ed è giusto così. Ma la comprensione di ciò che è accaduto in quegli anni, senza alcuna conoscenza di quello che stava succedendo a partire dall'inizio del XX secolo, sarà limitata e perfino distorta. Pertanto, la questione dovrebbe essere all'ordine del giorno del Consiglio mondiale del popolo russo».
Sua Santità ha evidenziato che i libri di storia devono essere scritti con onestà e verità affinché la diversità degli approcci nel processo di apprendimento sia accettabile «solo se sostenuta da obiettivi comuni».
Alla riunione hanno partecipato i delegati delle comunità russe provenienti dai Paesi esteri vicini e lontani, i rappresentanti della società civile, del mondo politico, religioso, della scienza, dell'istruzione e della cultura.

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