«Ortodossia in terra di Crimea»

La Fondazione di beneficenza «San Gregorio il Teologo» di Mosca, con il contributo dell’Agenzia federale per la stampa e le comunicazioni di massa della Federazione Russa, ha realizzato il film documentario «Ortodossia in terra di Crimea», sotto la direzione dell'attore cinematografico russo Aleksej Mjasnikov.
Il documentario è stato trasmesso sul canale televisivo «Russia-Cultura». Autore e conduttore del cortometraggio è il metropolita Hilarion di Volokolamsk (Alfeev).
L’autore illustra i templi e i monasteri della Chiesa ortodossa in Crimea, la sua storia e i luoghi sacri. Qui ha predicato l’apostolo Andrea, il Primo chiamato, ha testimoniato la fede cristiana San Clemente, Papa di Roma, discepolo dell'apostolo Pietro, esiliato da Roma e morto da martire alla fine del 1° secolo d.C.
È qui, in Crimea, che viene menzionato per la prima volta il nome del popolo della «Rus’». Ed è qui che è avvenuto il grande evento: secondo i «Racconti degli anni passati» (Manoscritto Nestoriano), nel 988 «a Korsun’ (oggi Sebastopoli) fu battezzato il principe di Kiev Vladimir». Avvenne al largo della costa di Eusino, come anticamente veniva chiamato il Mar Nero. Il popolo nato dal fonte battesimale di San Vladimir, da allora custodisce la propria fede, la propria civiltà e cultura nazionale.
Il documentario contribuisce alla comprensione della natura universale dell’Ortodossia e offre l'opportunità di rivolgersi ad un pubblico più vasto sull’esperienza spirituale che l’Ortodossia ha sviluppato in terra di Crimea.
Il servizio stampa della Fondazione «San Gregorio il Teologo» riferisce che hanno dato il loro contributo alla realizzazione del documentario il metropolita Lazar di Simferopoli e Crimea, i sacerdoti che svolgono il proprio servizio in Crimea, archeologi e storici.
Sulla terra santa della Crimea giungono pellegrini da ogni parte del mondo. Chiunque è giunto sulla penisola benedetta e ha visitato i monumenti del cristianesimo antico che sono qui, su questa terra fertile, è tornato dal viaggio rinnovato, con una nuova consapevolezza della sua storia e di se stesso.
Del resto, lo stesso principe Vladimir, alcuni anni prima del battesimo (nel 986) interrogò giudei, musulmani e cristiani sia di rito romano che bizantino a proposito della loro fede, e la fede dei bizantini gli piacque al massimo. Poi inviò emissari in vari centri religiosi per studiarne il culto. «Non sapevamo se eravamo in cielo o in terra, perché sicuramente non vi è tale splendore o bellezza in alcun punto della terra. Non possiamo descriverlo; sappiamo solamente che Dio dimora lì e il culto è superiore a quello di tutti gli altri luoghi...», riferirono gli inviati dopo aver partecipato alla Liturgia nella Grande Chiesa di Santa Sofia a Costantinopoli.

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