Il cammino della Società storica russa nel nuovo mondo

La Società storica russa ha operato in Russia negli anni 1866-1920. I suoi fondatori sono stati eminenti storici, statisti, poeti, educatori, diplomatici. Fin dall'inizio, l'attività della Società è stata patrocinata dalla Casa Imperiale russa, che aveva in Alessandro II un convinto sostenitore dell'importanza di questa organizzazione pubblica. Nel 1873 ha ricevuto lo status di Società imperiale. Il 23 maggio 1866 l'imperatore firmò la Carta.
Il principe Petr Vjazemskij fu il suo primo presidente, un poeta, membro del Consiglio di Stato e tra i fondatori della Società.
Scopo dell’attività della Società imperiale storica russa è stata la pubblicazione di materiale nel campo della ricerca storica per la formazione storica nazionale russa, come sosteneva Alessandro II. In cinquant’anni sono stati pubblicati 148 volumi. La maggior parte di essi non ha perso la sua attualità. Sono stati pubblicati i materiali della Commissione legislativa di Caterina II, che ha preceduto il Parlamento russo, i documenti sulla guerra del 1812 contro Napoleone Bonaparte, così come una vasta corrispondenza diplomatica.
Dopo la rivoluzione del 1917, la Società è stata sciolta dall'assemblea generale dell'Accademia delle Scienze per mancanza di fondi.
Il 20 giugno 2012 i ventisette principali Istituti russi di istruzione, scienza e cultura, fondazioni di ricerca e agenzie di informazione hanno ricreato la Società storica russa nella forma giuridica di un'associazione.
Tra i suoi fondatori ci sono l’Accademia russa delle Scienze, l’Università statale di Mosca «M. V. Lomonosov», l’Università statale di San Pietroburgo, l’Università statale di Mosca per le relazioni internazionali, il Museo di Storia, la Galleria nazionale Tret’jakov, il Museo statale dell’Hermitage, il Museo statale di Belle Arti «A. S. Pushkin» di Mosca, la Biblioteca presidenziale «B. N. Eltsin», la Biblioteca nazionale russa, l’azienda radiotelevisiva di Stato russa VGTRK, l’agenzia di stampa russa «Interfax», la Fondazione di Storia moderna, la Fondazione «Opinione pubblica» e altre istituzioni.
Nell'assemblea costituente sono state approvate la Carta e la struttura organizzativa della Società. Attualmente essa è composta da più di sessanta organizzazioni. Sono stati aperti più di venti uffici regionali, tra cui quello di San Pietroburgo nel 2012. Presidente dell’organizzazione è Sergej Nariškin, speaker della Duma di Stato della Federazione Russa.
Nel 2013 la Società ha partecipato all’organizzazione di importanti ricorrenze della Russia: il 1150° anniversario dell'alfabeto slavo, il 400° anniversario dell’inizio della dinastia dei Romanov e il 70° anniversario delle battaglie di Stalingrado e Kursk. Quest'anno si ricorda il 650° anniversario della costruzione in pietra del Cremlino, iniziata dal metropolita di Mosca Alessio nel 1366.
In conformità con la legislazione russa, la Società cura la formazione, il sostegno e la direzione di iniziative pubbliche sullo studio della società, della storia regionale, nazionale e mondiale; sostiene le attività di ricerca e la divulgazione dei risultati scientifici; promuove l'apertura e l'accessibilità degli archivi russi, la conservazione e lo studio dei documenti in essi contenuti; contrasta il dilettantismo scientifico e didattico e i tentativi di falsificare la storia; sostiene l'istruzione storica; chiede e ottiene fondi pubblici e privati per nuove risorse didattiche.

Il Il monumento a Minin e Požarskij è l’emblema della Società