Il Monte Athos roccaforte dell'Ortodossia
Il Monte Athos è una penisola nel nord-est della Grecia, sporgenza orientale della penisola Calcidica che si protende nel Mar Egeo.
La penisola è montuosa, ricoperta da fitte foreste, con innumerevoli anfratti rocciosi. Nella parte sud-orientale della Sacra Montagna sorge il Monte Athos con un’altitudine di 2034 metri sul livello del mare.
Nell’antichità pagana la Sacra Montagna era conosciuta come Apolloniadu (tempio di Apollo), in cima alla montagna si ergeva un tempio di Zeus, chiamato Athos.
I primi monaci del Monte Athos erano eremiti. Il monachesimo cenobitico appare con la fondazione della Grande Lavra di Sant’Atanasio dell’Athos. Nel IX secolo, uno speciale documento reale ha dato la possibilità ai monaci di possedere la maggior parte del territorio dell’Athos. Con l’aumento dei monaci ebbe inizio il monachesimo slavo-ortodosso: russo, serbo, bulgaro. Secondo un’antica leggenda, nel 422 sul Monte Athos si sarebbe recata in visita la figlia dell’imperatore Teodosio il Grande, principessa Placidia, ma le sarebbe stato vietato di entrare nel monastero di Vatopedi da una voce proveniente dall’icona della Madre di Dio. Ebbe così inizio la tradizione che vieta l’accesso delle donne alla Sacra Montagna, divieto in seguito confermato da regi decreti.
Durante il periodo delle Crociate e della decadenza del potere reale (1204-1261), l’Athos soffrì ogni sorta di persecuzione e distruzione da parte del papato. Nel XIV secolo i monasteri distrutti dai latini furono restaurati.
Dal 1453, dopo il crollo dell’impero bizantino, fece seguito un periodo di dominio turco, ma la Sacra Montagna conservò la libertà della fede ortodossa e l’autonomia, a condizione del pagamento obbligatorio di una tassa. La Russia sostenne economicamente gli abitanti della Sacra Montagna. Nel 1912 il territorio del Monte Athos divenne parte del Regno greco.
Attualmente il Monte Athos è una unità amministrativa autonoma all’interno dello Stato greco con il suo centro nella città di Karyes, dove si trovano gli organismi amministrativi dell’Athos: il Sacro Kinot, il consiglio della Sacra Epistasia, e il governatore dell’Athos.
Il Sacro Kinot, che possiede il potere supremo nella penisola, è composto dai rappresentanti dei venti monasteri presenti su tutto il territorio del Monte Athos e governa sulla base della Carta del Monte Athos, approvata dalla Costituzione della Repubblica ellenica.
La Sacra Epistasia, organo del potere amministrativo ed esecutivo, è composta da rappresentanti (epistatoi) dei quattro monasteri che amministrano l’Athos (i monasteri sono divisi in cinque quaternioni, che a turno ogni anno compongono la Sacra Epistasia).
Il responsabile dei quattro epistatoi è chiamato «protoepistat» o «protos». Il Protoepistatai è composto dai rappresentanti dei cinque maggiori monasteri: la Grande Lavra e i Monasteri di Vatopedi, Iviron, Chilandar e Dionisiou. Per il biennio 2015-2016, il protoepistat della Grande Lavra è lo starets Paulos.
Il potere secolare sulla penisola è detenuto dal governatore, il quale sorveglia l’attuazione della Carta della Sacra Montagna. Attualmente è Aristos Kazmiroglu.
Il Monte Athos è sotto la giurisdizione del Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I.
La Sacra Montagna rappresenta la roccaforte dell'Ortodossia universale. È il suo faro.
Monastero russo del Santo Protomartire e Guaritore Panteleimon