La Giornata della Russia. Discorso del Presidente Vladimir Putin

Il 12 giugno la Federazione Russa celebra un'importante festa nazionale: il Giorno della Russia, il Giorno della Dichiarazione di Sovranità dello Stato russo, come questa festa veniva chiamata fino al 2002. Il 12 giugno 1990 il primo Congresso dei deputati del popolo della Repubblica Socialista Sovietica Russa aveva adottato la Dichiarazione di Sovranità dello Stato russo, in cui era stata proclamata la supremazia della Costituzione russa e delle sue leggi. In questo giorno oltre all'indipendenza la Russia ha trovato il primo presidente: un anno dopo, il 12 giugno 1991, si svolsero le prime elezioni presidenziali libere, in cui vinse Boris Eltsin. Con un suo decreto del 1994, il 12 giugno ottenne il nome di Giorno della Dichiarazione di Sovranità dello Stato russo. In seguito, per semplicità, divenne noto come il Giorno dell'Indipendenza. Nel suo discorso in onore della festa del 1998, Boris Eltsin propose di celebrare il 12 giugno come il Giorno della Russia. Ufficialmente il nuovo nome della festa è stato adottato solo il 1 febbraio 2002. E oggi questa festa acquista tratti sempre più patriottici e diventa sempre più simbolo di unità nazionale. Al Cremlino il presidente Vladimir Putin assegna le onorificenze di Stato, le celebrazioni principali, naturalmente, si svolgono a Mosca sulla Piazza Rossa e terminano con un grande spettacolo pirotecnico.


«Cari amici, colleghi!
Mi congratulo con Voi nella Giornata della Russia. Questa è una delle nostre principali festività nazionali, poiché onoriamo il nostro Paese, la nostra Russia, che noi amiamo e di cui siamo fermamente orgogliosi.
Il valore civile, del lavoro, e militare del popolo russo è testimoniato dalle numerose vittorie e dai successi in tutta la nostra storia. Oggi, i sentimenti di patriottismo e di amore per la Patria sono davvero un valore inestimabile per il nostro grande Paese multietnico. Queste nobili qualità e il costante senso civico del nostro popolo sono alla base dell'unità e della sovranità del nostro Paese.
Naturalmente, molti fattori sono essenziali per la sicurezza del Paese e il suo sviluppo stabile. Ma sono efficaci solo se le persone credono nella loro Patria, hanno rispetto per essa e la sostengono, se ritengono il nostro Paese il migliore e aspirano con tutte le forze a vivere e a lavorare per la sua prosperità.
Cari amici! Il 12 giugno in Russia si ricorda l'inizio di una trasformazione fondamentale. Era necessaria in quel momento, ma proprio come molte riforme radicali, ha creato grandi difficoltà e, a volte, momenti drammatici per il nostro Paese e il nostro popolo. Oggi ricordiamo quel tempo come un lontano passato, anche se non è passato molto tempo. Le cose che erano assolutamente nuove, sconosciute e complesse, ormai si sono radicate nella vita moderna.
La Russia ha dimostrato che è in grado di migliorare se stessa, di lottare per il meglio, di fare importanti progressi verso un nuovo ordine politico, economico e sociale, di adattarsi non solo ai cambiamenti, ma di ottenere un grande successo, di superare le difficoltà basandosi sull’armonia civica ed etnica, e di rafforzare la sua sovranità. Abbiamo chiaramente definito i nostri interessi nazionali, li abbiamo dichiarati e con fermezza li difendiamo. Guardiamo avanti con fiducia e fissiamo gli obiettivi strategici.
Siamo in grado di apprezzare il nostro passato, la nostra grande storia e i legami indissolubili tra le generazioni, le nostre migliori tradizioni, e il ricco patrimonio della nostra nazione. Siamo riusciti a mantenere la continuità attraverso le generazioni, anche nell’arte, nella scienza e nella letteratura. Ciò è dimostrato dai risultati dei destinatari dei premi nazionali della Federazione Russa di oggi. Ancora una volta mi congratulo sinceramente con tutti Voi per questo importante risultato.
Cari amici! Il nostro obiettivo comune è una Russia forte e sicura, un Paese aperto al partenariato e alla cooperazione, un Paese in cui possiamo vivere in tutta comodità e sicurezza e dove le persone possono raggiungere il successo attraverso il duro lavoro e il talento. Solo insieme possiamo raggiungere questo obiettivo, mostrando la nostra volontà e la solidarietà, senza cedere di fronte alle difficoltà e alle sfide. Lo faremo, ce la faremo e metteremo in atto tutti i nostri piani, e andremo solo avanti. Sono certo che lo faremo.
Vorrei fare un brindisi a una Russia libera e prospera e al benessere dei nostri cittadini. Felice Giornata della Russia!», ha augurato in conclusione il capo dello Stato.
Poi il presidente Vladimir Putin ha presentato i premi di Stato della Federazione Russa per l’anno 2015 nel campo della scienza e della tecnologia, della letteratura e dell'arte, così come per altissimi meriti nel campo umanitario.
Il premio di Stato nel campo della scienza e della tecnologia è stato assegnato ad Erik Galimov - per lo sviluppo della ricerca «Geochimica degli isotopi di carbonio», per la teoria della formazione dei diamanti, per la ricerca nel campo della geologia del petrolio e dei processi biogeochimici; a Sergey Lukyanov ed Evgenij Sverdlov - per lo sviluppo e l'implementazione della struttura complessa della tecnologia e delle funzioni dei genomi complessi; a Sergey Nedospasov - per una serie di studi fondamentali e applicati sui mediatori molecolari dell’immunità, tra cui il lavoro sulla creazione di modelli biomedici unici.
Il premio di Stato per la letteratura e l'arte è stato assegnato a Lev Dodin - per il suo contributo allo sviluppo dell'arte russa e del teatro mondiale; a Viktor Zakharchenko - per il suo contributo alla conservazione delle tradizioni e allo sviluppo dell'arte musicale nazionale; a Sergey Ursulyak - per il suo contributo allo sviluppo del cinema nazionale.
Per altissimi meriti nel campo dell'azione umanitaria il premio di Stato è stato assegnato al direttore d’orchestra russo Valery Gergiev, che il 5 maggio scorso ha diretto un concerto nel teatro romano di Palmira, la città siriana che per diversi mesi è stata sotto il controllo dello Stato Islamico. L’orchestra del teatro Mariinskij di San Pietroburgo ha eseguito alcuni brani di Sebastian Bach, Sergej Prokofiev e Rodion Shchedrin, di fronte a un pubblico formato da soldati russi, funzionari governativi siriani, giornalisti stranieri e telespettatori in collegamento da tutto il mondo.
Gergiev è un direttore d’orchestra conosciuto anche fuori dalla Russia. Fino a poco tempo fa era il principale direttore della London Symphony Orchestra, una delle orchestre più prestigiose al mondo, mentre oggi lavora per i Münchner Philharmoniker, l’orchestra della città di Monaco di Baviera, in Germania.
Palmira era stata conquistata dal sedicente Stato Islamico nel maggio 2015 ed è stata liberata dall’esercito siriano con il sostegno dell'Aviazione russa alla fine di marzo 2016. Della vicenda si è parlato molto sia per l’importanza strategica della città, sia perché la sua parte antica è considerata patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Da tempo, infatti, la città e il suo sito archeologico erano stati presi di mira dall'Isis. Si tratta di uno dei siti più belli e ben conservati del mondo, che risale al duemila avanti Cristo, ora sotto la protezione dell'Unesco. La città è anche una zona strategica, al confine con l'Iraq, ricca di giacimenti di petrolio e di gas, collegata attraverso il deserto con la capitale del sedicente Stato Islamico in Siria, Raqqa. L'Unesco considera la distruzione di Palmira un «crimine di guerra».
Emblema Emblema della Federazione Russa con nastro tricolore


Mosca Mosca - Cerimonia di premiazione al Cremlino.


Concerto Concerto a Palmira