In memoria dei Nuovi Martiri e Confessori. L'integrità della Russia è il bene più importante

Il percorso secolare e ininterrotto della nostra Patria, i successi e le vittorie, le tappe cruciali e i passaggi epocali, la costante ascesa a nuovi livelli di sviluppo, il risveglio del Paese e il rafforzamento dello Stato sono merito dei suoi cittadini, del loro lavoro, della solidarietà e della loro devozione alla Patria. Lo sappiamo non solo dalla storia».
Secondo il Presidente della Federazione Russa la trasformazione radicale degli anni '90 ha cambiato la vita delle generazioni moderne.
«Abbiamo attraversato questo periodo difficile e drammatico. Il rinnovamento radicale ha interessato quasi tutti i rami e i livelli di governo, i rapporti economici e sociali. I cambiamenti di questa portata e profondità hanno sempre conseguenze diverse. La Russia e il nostro popolo hanno sperimentato non solo un rapido passo in avanti, e questo è impossibile senza lo sviluppo, è vero, ma anche un momento estremamente pericoloso e allarmante di indebolimento dello Stato, di confusione, di vulnerabilità delle istituzioni pubbliche».
Ma è anche vero che «tutte queste difficoltà sono state superate. Anno dopo anno, insieme allo sviluppo delle istituzioni democratiche, è aumentato il livello di apertura della società, essa si è resa conto dell'importanza delle proprie radici e tradizioni, ha compreso che si può andare avanti solo in un Paese forte, indipendente, e che la stabilità politica, l'unità di intenti e il consolidamento della società costituiscono la forza dello Stato».
Per questo, «insieme siamo riusciti a preservare la diversità unica del popolo russo, a impedire l'oblio e la svalutazione dei principi di cittadinanza e patriottismo, a rafforzare saldamente la sovranità del nostro Paese, a definire chiaramente gli interessi nazionali della Russia. Abbiamo imparato a difenderli fermamente, contando anche sull'esperienza storica. E questa percezione dell’integrità della Russia è il nostro bene più importante».
Al fine di raggiungere il successo nell'economia, nello sviluppo sociale, «abbiamo bisogno di capire, ascoltare e rispettare l'altro, amare ciò che è già stato fatto per il Paese, migliorare la qualità della vita delle persone, la loro sicurezza. Abbiamo tutti bisogno di concentrarci su un'agenda positiva, costruttiva. Ognuno è in grado di contribuire al rafforzamento della Russia. Questo è il nostro dovere verso la Patria, la nostra responsabilità per il presente e per il futuro del nostro Paese». Ne è convinto Vladimir Putin. Che dall'inizio degli anni 2000 è alla guida di questo straordinario Paese, la Grande Russia.
Una nazione che commemora nel 2017 il 100° anniversario dell'inizio dell'era della persecuzione della Chiesa ortodossa russa con una serie di eventi significativi. Il Santo Sinodo, infatti, nella sua riunione del 16 aprile 2016 (verbale № 27) ha approvato la composizione del gruppo di lavoro per la preparazione del programma degli eventi commemorativi.
Nella successiva riunione del Consiglio supremo della Chiesa, il presidente del gruppo di lavoro, vescovo Sava di Voskresensk, primo vice direttore del Dipartimento amministrativo del Patriarcato di Mosca, ha presentato il programma degli eventi commemorativi preparato dal gruppo di lavoro. Il Consiglio supremo ha deciso di sottoporre all'attenzione del Santo Sinodo la proposta di formare una commissione speciale per l'attuazione del programma, che durerà diversi anni.
Fanno parte della commissione speciale: il metropolita Juvenalij di Krutitsij e Kolomna, in qualità di presidente; il metropolita Antonij di Borispol’ e Brovary, cancelliere della Chiesa ortodossa ucraina; il metropolita Kliment di Kaluga e Borovsk, presidente del Consiglio editoriale della Chiesa ortodossa russa; il metropolita Merkurij di Rostov e Novocherkassk, presidente del Dipartimento sinodale per l'istruzione religiosa e la catechesi; l'arcivescovo Evgenij di Vereya, presidente del comitato per l'istruzione della Chiesa ortodossa russa; l'arcivescovo Amvrosij di Peterhof, rettore dell'Accademia Teologica di San Pietroburgo; l'arcivescovo Sergij di Solnechnogorsk, capo della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca, in qualità di segretario; il vescovo Gennadij di Kaskelen, amministratore delegato del Sinodo del Distretto metropolitano nella Repubblica del Kazakistan; il vescovo Sava di Voskresensk, primo vice direttore del Dipartimento amministrativo del Patriarcato di Mosca; il vescovo Pitirim di Dushanbe e Tagikistan; il vescovo Antonij di Slutsk e Soligorsk; il vescovo Ioann di Soroca, vicario della diocesi di Chișinău; il vescovo Tikhon di Yegoryevsk, presidente del Consiglio patriarcale per la Cultura; il vescovo Antonij di Bogorodsk, responsabile della gestione delle istituzioni estere del Patriarcato di Mosca; l'arciprete Nikolaj Balashov, vice presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne; l'archimandrita Filaret (Bulekov), vice presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne; l'arciprete Vladimir Vorobyev, rettore dell'Università ortodossa di studi umanistici «San Tikhon»; l'arciprete Kirill Kaled, presidente della Commissione per lo studio sull'eroismo dei Nuovi Martiri e Confessori e per perpetuare la memoria dei sacerdoti defunti della città di Mosca; l'arciprete Maksim Maksimov, membro della Commissione sinodale per le cause dei santi; l'igumeno Damaskin (Orlovsky), segretario esecutivo del Consiglio pubblico e della Chiesa del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' per perpetuarela memoria dei Nuovi Martiri e Confessori della Chiesa russa; l'arciprete Vladimir Silov'ev, caporedattore della Casa editrice del Patriarcato di Mosca; l'arciprete Petr Kholod'nij, chierico della diocesi dell'America dell'Est della Chiesa della Chiesa ortodossa russa; Vladimir Legojda, presidente del Dipartimento sinodale per le relazioni della Chiesa con la società e i media; il direttore dell'impresa «Sofrino», Evgenij Parkhaev.
Il programma degli eventi, presentato dal metropolita Juvenalij di Krutitsij e Kolomna, presidente della commissione speciale per il 100° anniversario dell'inizio dell'era della persecuzione della Chiesa ortodossa russa, prevede ◆ la celebrazione della Divina Liturgia guidata da Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' Kirill il 15 marzo 2017, nel giorno dell'abdicazione di Nicola II, imperatore martire e grande portatore della Passione, e giorno del rinvenimento dell'icona della Madre di Dio «Regnante», percepito dai contemporanei come un meraviglioso segno dell'intercessione della Regina del Cielo sulla terra russa; ◆ la consacrazione, guidata da Sua Santità il Patriarca Kirill, della Chiesa della Resurrezione di Cristo in memoria dei Nuovi Martiri e Confessori della Chiesa Russa nel Monastero stavropigiale Sretenskij di Mosca in occasione della festa dell'Ascensione del Signore, il 25 maggio 2017, insieme con la memoria dei Nuovi Martiri e Confessori ricordati in occasione del 10° anniversario della restaurazione dell'unità canonica all'interno della Chiesa ortodossa russa; ◆ la conferenza scientifica nella Sala dei Concili della Cattedrale di Cristo Salvatore, organizzata dalle Accademie teologiche di Mosca e San Pietroburgo e dall'Università ortodossa di studi umanistici «San Tikhon»; ◆ solenni servizi divini nel corso del 2017 nelle diocesi della Chiesa ortodossa russa per celebrare la memoria dei Nuovi Martiri e Confessori, accompagnati da processioni religiose, così come eventi scientifici e sociali; ◆ le commemorazioni non si terranno solo nel 2017, ma anche negli anni successivi, in particolare in relazione con le date dell'anniversario del martirio dei santi; ◆ il Consiglio editoriale della Chiesa ortodossa russa coordinerà le pubblicazioni dedicate al 100° anniversario dell'inizio dell'era della persecuzione della Chiesa russa; ◆ la Casa editrice del Patriarcato di Mosca pubblicherà un album illustrato, che racconta l'eroismo e la venerazione dei Nuovi Martiri e Confessori; ◆ l'impresa «Sofrino» produrrà cinque arche con le sante reliquie dei Nuovi Martiri e Confessori della Chiesa russa; ◆ i vescovi diocesani sono stati invitati a sottoporre all'attenzione della commissione speciale entro il 1 dicembre 2017 le informazioni su come tenere le cerimonie commemorative nelle diocesi al fine di informare Sua Santità il Patriarca Kirill e i membri del Santo Sinodo della Chiesa russa.
Anche la Chiesa ortodossa russa all'estero ha deciso di tenere eventi commemorativi nel 2020, nel centenario del decreto del Patriarca Tikhon, con il quale il Primate della Chiesa ortodossa russa invitava ed autorizzava i fedeli che riconoscevano la sua autorità residenti all'estero a cercare guida e protezione altrove.
La decisione è stata presa durante una riunione del Consiglio dei Vescovi a Monaco di Baviera, guidata dal primo Gerarca della Chiesa russa all'estero, il metropolita Hilarion d'America orientale e New York. Come presidente della commissione organizzatrice è stato eletto l'arcivescovo Petr di Chicago e America medio-occidentale. La Chiesa all'estero comprende le diocesi di: Berlino e Germania; Caracas e Sud America; Gran Bretagna ed Irlanda; America Orientale e New York; Ginevra ed Europa occidentale; Montreal e Canada; San Francisco e America occidentale; Sydney, Australia e Nuova Zelanda; Chicago e Midwest.
Nel 2017, il comitato investigativo della Russia, presieduto da Aleksandr Bastrykin, in considerazione della volontà della Chiesa ortodossa russa di escludere ogni possibile dubbio sull’autenticità dei resti di Yekaterinburg di Nicola II e della famiglia imperiale, trucidati insieme al loro seguito il 17 luglio 1918, e glorificati tra i nuovi martiri e confessori nel 2000, ha stabilito di effettuare un complesso di esami, compresi quelli storici, genetici e antropologici.

Icona Icona dei Nuovi Martiri e Confessori della Chiesa ortodossa russa


Mosca Mosca - Cattedrale di Cristo Salvatore