Nuovo passo verso l'integrazione eurasiatica
L’Unione economica eurasiatica è una delle alleanze economiche più giovani e promettenti del mondo. In un periodo relativamente breve, l’Unione ha raggiunto un notevole successo divenendo un partner attraente per molti Stati vicini. L’Unione si concentra principalmente sul consolidamento della cooperazione economica dei Paesi orientali, e su questa base è già stata creata un’area di libero scambio (Fta) con il Vietnam e, entro la fine del 2017, dovrà essere firmato un accordo con Singapore. Sono in corso negoziati con Iran, Thailandia, India e altri Stati.
Nonostante l’obiettivo principale dell’Unione sia l’integrazione economica dei Paesi eurasiatici, l’influenza dell’associazione si diffonde sulla regione. Ad esempio, l’Egitto, uno degli Stati più sviluppati dell’Africa, mostra grande interesse a una cooperazione con l’Uee, che comprende cinque Paesi (Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Russia e Kirghizistan), ricchi di risorse naturali e con una popolazione totale di circa 184 milioni di persone. Nei primi mesi operativi, nel 2015, la cooperazione economica tra i suoi membri è cresciuta in modo esponenziale, attirando l’interesse di altri Paesi. Nel maggio 2015 la Repubblica d’Egitto, importante partner dei Paesi dell'Unione, ha presentato domanda ufficiale per la creazione di un accordo di libero scambio. Il Consiglio economico supremo eurasiatico riunendosi decise «l’avvio dei negoziati con la Repubblica araba d’Egitto per concludere l’accordo su uno spazio di libero scambio». Secondo il documento, tutti gli Stati membri dell’Unione economica dovrebbero avviare negoziati con l’Egitto, con l’agevolazione della Commissione economica eurasiatica.
Un altro Stato vicino alla creazione di un accordo di libero scambio è la Repubblica Islamica dell’Iran, dai numerosi legami nei progetti economici congiunti con Russia e Armenia. Va ricordato che oltre al commercio intenso, l’Iran collabora con la Russia sull’energia nucleare. Inoltre Russia e Iran cooperano anche nell’industria petrolifera, spina dorsale dell’economia iraniana. Infine, Iran e Federazione Russa collaborano anche in ambito politico. È importante ricordare il ruolo della Russia nell’abolizione delle sanzioni imposte all’Iran per il suo programma nucleare.
Recentemente, Vladimir Putin ha sottolineato l'importanza di ampliare la cooperazione tra i due Paesi nel quadro dell’Unione, come ad esempio una serie di progetti tra l'Iran e i Paesi dell’Unione, tra cui un collegamento ferroviario con il Turkmenistan e il Kazakistan.
Inoltre, nel 2017 dovrebbe essere stabilita un'area di libero scambio con Singapore, che è vicina allo stretto di Malacca, altro porto attraverso cui avviene il traffico tra Sud-Est asiatico e resto del continente eurasiatico. Quasi tutti i collegamenti marittimi tra est ed ovest dell’Eurasia attraversano le due strettoie dello Stretto di Malacca e del Canale di Suez, e l’Uee ha accesso a entrambi attraverso Singapore ed Egitto. Inoltre, l’Unione sarà al centro di questa rotta con l’Iran.
A questo punto, va ricordato che dopo l’accordo dell’Unione con l’Iran è possibile aggiornare e completare il corridoio ferroviario internazionale «Nord-Sud» che collega Golfo Persico e Ue attraverso Azerbaigian e Russia, che è la base della «Nuova Via della Seta».
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