Sulle orme dei santi Cirillo e Metodio. Visita del Primate della Chiesa ceca e slovacca a Mosca

Nel giorno della festa della Dormizione della Madre di Dio, il 28 agosto Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill e Sua Beatitudine il Metropolita Rostislav delle Terre Ceche e della Slovacchia hanno celebrato la Divina Liturgia nella Cattedrale Patriarcale della Dormizione del Cremlino di Mosca. Il metropolita Rostislav è arrivato in visita ufficiale a Mosca il 26 agosto, a capo della delegazione della Chiesa ortodossa ceca e slovacca.
Secondo il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' «la secolare esperienza della vita spirituale del popolo russo dimostra che la Russia è sotto la protezione della Madre di Dio. Infatti, per migliaia di anni, quante volte è stata messa in discussione la questione se può esistere o meno il nostro unico grande popolo multinazionale, che per la grazia di Dio vive la sua esistenza storica su vaste aree geografiche! E quando in tempi a volte molto pericolosi nemici superiori a noi hanno cercato di distruggere la vita del nostro popolo, hanno incontrato sempre una resistenza eroica, che non ha spiegazioni convenzionali; e il nostro popolo ha vinto. E poiché tutte queste vittorie erano collegate in modo speciale alla fervente preghiera del popolo al Signore nostro Salvatore e alla Sua Santissima Madre, si è radicata la profonda convinzione che la nostra Patria è sotto la protezione della Beata Regina del Cielo... La Sua intercessione dinanzi a Dio farà sì che il Signore salverà il nostro Paese, tutta la Rus’ storica, la città di Mosca e questo trono della Cattedrale.

Hanno concelebrato con Sua Santità il Patriarca Kirill e Sua Beatitudine il Metropolita Rostislav delle Terre Ceche e della Slovacchia: il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne (Decr); il metropolita Kallistos di Dioclea, (Patriarcato di Costantinopoli); il metropolita Arsenij di Istra, primo vicario del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ a Mosca; l’arcivescovo Michael di Praga e delle Terre Ceche; l’arcivescovo George di Michalowski-Košice; il vescovo Sergij di Solnechnogorsk, capo della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca; il vescovo Tikhon di Podolsk; il vescovo Tikhon di Yegoryevsk, segretario esecutivo del Consiglio Patriarcale per la Cultura, vicario del Monastero stavropigiale Sretensky di Mosca; l’arciprete Vladimir Divakov, segretario del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ a Mosca; l’arciprete Nikolaj Balashov, vicepresidente del Decr; l’archimandrita Serafim (Shemyatovskij), rappresentante della Chiesa ortodossa ceca e slovacca presso il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’; l’arciprete Nikolaj Lischenyuk, rappresentante della Chiesa ortodossa russa presso la Chiesa ortodossa ceca e slovacca, rettore della Chiesa degli Apostoli Pietro e Paolo della Rappresentanza della Chiesa ortodossa russa a Karlovy Vary; i decani e il clero di Mosca.
Al servizio hanno preso parte funzionari di governo e deputati: il governatore della regione di Krasnodar Veniamin Kondratyev; il tenente generale, comandante del Cremlino di Mosca, Sergej Chlebnikov; il presidente della Commissione della Duma di Stato per gli affari della Comunità degli Stati indipendenti, l’integrazione eurasiatica e le relazioni con i compatrioti all'estero Leonid Slutsky; il primo vice presidente della Commissione della Duma di Stato per la politica economica, lo sviluppo innovativo e l’imprenditorialità Anatolij Karpov; il primo vice capo del Dipartimento per l'edilizia del governo di Mosca Petr Aksenov.
Nella Cattedrale della Dormizione erano presenti anche personalità di spicco del mondo della cultura: Jurij Solomin, direttore artistico del Piccolo Teatro, artista del Popolo dell'Urss; Albert Likhanov, presidente dell'Associazione internazionale dei Fondi per bambini; Nikolaj Burlyaev, membro del Consiglio Patriarcale per la Cultura, attore cinematografico e di teatro, regista, artista del popolo della Russia; Ljubov Rachmanina, membro del Consiglio Patriarcale per la Cultura, capo della Scuola Nazionale di Balletto a Helsinki (Finlandia).
I canti liturgici sono stati eseguiti dal coro del Monastero stavropigiale Sretensky, diretto da Nikon Zhila. Dopo la litania della «supplica intensa» il Primate della Chiesa ortodossa russa ha pregato per la pace in Ucraina.
Durante la Liturgia Sua Santità il Patriarca Kirill ha consacrato al diaconato il suddiacono Aleksandr Bystrov. Il servizio è stato trasmesso in diretta sul canale televisivo «Unione».
Al termine della Liturgia, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill si è rivolto ai fedeli con la parola primaziale.
In ricordo della visita al santo Trono della città di Mosca e della Divina Liturgia nella Cattedrale Patriarcale della Dormizione del Cremlino, il Primate della Chiesa russa ortodossa ha presentato a Sua Beatitudine il Metropolita Rostislav una panagia e la croce del giubileo, realizzate per commemorare la celebrazione del millesimo anniversario del riposo del santo principe Vladimir, uguale agli Apostoli. Come dono alla Chiesa delle Terre Ceche e della Slovacchia, Sua Santità Vladyka ha presentato una copia dell'icona di Kazan’ della Madre di Dio.
Nel ringraziare, Sua Beatitudine il Metropolita Rostislav ha dichiarato: «Con tutto il cuore desideriamo manifestare a Voi la nostra gratitudine per l'amore che sentiamo nelle Vostre parole, per la cura fraterna nei nostri confronti ovunque e in ogni cosa, e per la gioia spirituale derivante dalla comune celebrazione liturgica qui, nella Cattedrale della Dormizione del Cremlino di Mosca. Noi, come una delle Chiese ortodosse locali più vicine, sentiamo sempre l'amore fraterno e il sostegno della Chiesa ortodossa russa e la sua cura per noi. La nostra Chiesa e i nostri popoli sono uniti da comuni radici culturali e da secolari legami storici. Oggi, qui, tra le mura di questa maestosa cattedrale, non solo pensiamo, ma sentiamo la comunione con la storia della Santa Rus’, l’intercessione dei suoi santi, la forza della loro fede e pietà».
Pertanto, il Primate della Chiesa ortodossa delle Terre Ceche e della Slovacchia ha augurato che «nessuna influenza politica potrà mai interferire nelle relazioni secolari tra le nostre Chiese locali, perché la comunione tra esse e l'unità reciproca rimarranno sempre forti per il bene del gregge delle nostre Chiese e dei nostri popoli per molti anni a venire».
Poi Sua Santità il Patriarca Kirill si è congratulato con il metropolita Arsenij di Istra per il 30° anniversario dell’ordinazione sacerdotale. Per commemorare questa data, e in segno di gratitudine per le numerose opere per il bene della Santa Chiesa, Sua Santità Vladyka ha presentato al primo vicario del Patriarca nella città di Mosca una panagia con l'immagine del Cristo risorto. il Primate della Chiesa ortodossa russa ha anche conferito i premi della Chiesa a personalità di spicco del mondo della cultura, che hanno partecipato al culto nella Cattedrale della Dormizione.
D urante l’incontro che si è svolto il 26 agosto nella residenza patriarcale e sinodale presso il Monastero stavropigiale di San Daniele a Mosca tra Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill e Sua Beatitudine il Metropolita delle Terre Ceche e della Slovacchia Rostislav, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha detto: «Sono sinceramente lieto di accogliere oggi a Mosca l’amato fratello, il Metropolita delle Terre Ceche e della Slovacchia Rostislav, che è arrivato in visita ufficiale di pace nella Chiesa ortodossa russa.
Vostra Beatitudine! Non è la prima volta che siete tra queste mura. Tre anni fa, avete avuto la possibilità di partecipare alla celebrazione del 1025° anniversario del Battesimo della Rus’ con una delegazione della Chiesa ortodossa ceca e slovacca. Ricordo l’incontro con Voi e la preghiera comune al Santo Principe nei più grandi centri storici della Santa Rus’: Mosca, Kiev e Minsk. Questa volta siete venuto nel nuovo ruolo di Primate della Chiesa ortodossa ceca e slovacca, e siamo lieti di vedere in Voi il successore e il continuatore delle opere dei Vostri predecessori sul trono metropolitano - i metropoliti Eleuterij, Ioann, Dorofej, Nikolaj e Khristofer, che hanno più volte visitato la Chiesa ortodossa russa e sono sempre stati per noi ospiti cari e graditi.
La comunione spirituale dei popoli, nutriti spiritualmente dalle nostre Chiese, è radicata nei tempi antichi (Sal 142, 5), e trae origine dalla missione dei santi isoapostoli Cirillo e Metodio, i discepoli che hanno portato la santa fede ortodossa nella Rus’. Il santo principe Vladimir, pari agli apostoli, eseguendo l’impresa di formazione del suo popolo, ha preso spunto dal suo predecessore, il santo principe di Moravia Rostislav, pari agli Apostoli.
La Chiesa ortodossa russa non ha mai dimenticato questa vicinanza, contribuendo alla rinascita della Santa Ortodossia nelle Terre Ceche e nella Slovacchia 65 anni fa, che segna l’inizio della Chiesa ortodossa autocefala cecoslovacca. Prendendosi cura della sua amata Figlia, ed ora Sorella, la Chiesa ortodossa russa ha fatto molto affinché la Santa Ortodossia nella Repubblica Ceca e nella Slovacchia non morisse nei momenti di difficoltà e di prova.
Vostra Beatitudine, cari confratelli arcipastori! La Vostra visita ci permetterà di rinfrancarci con Voi mediante la fede (Rm 1,12), e di parlare bocca a bocca (3 Gv 14) in una calda atmosfera di fiducia. Potrete godere di un programma ricco e interessante. Potrete visitare il Cremlino di Mosca e i monasteri di Mosca, così come la Lavra della Trinità di San Sergio, il Monastero della Trasfigurazione di Valaam, venerare i luoghi santi della metropolia di San Pietroburgo e condurre la celebrazione dell’inizio del nuovo anno scolastico nell’Accademia Teologica di San Pietroburgo.
Benvenuto nella Chiesa ortodossa russa!».
«Per la Chiesa ortodossa delle Terre Ceche e della Slovacchia, la Chiesa ortodossa russa è sempre stata e rimane una delle più vicine tra tutte le Chiese ortodosse locali», - ha testimoniato Sua Beatitudine il Metropolita Rostislav, sostenendo che «nei periodi difficili della storia la Chiesa ortodossa russa ha sempre teso una mano d’aiuto, mantenendo la santa Ortodossia nelle nostre terre. È stata la Chiesa russa, anche quando era in gravi difficoltà a causa dell’oppressione, della persecuzione e della tentata distruzione da parte del regime ateo in Unione Sovietica, che ha sostenuto la rinascita della Chiesa ortodossa in Cecoslovacchia. Dopo il martirio di San Gorazd, sono diventati primati della nostra Chiesa vescovi di spicco della Chiesa russa, il metropolita Elevferij (Vorontsov), il metropolita Ioann (Kuhtin), il metropolita Dorofej (Filipp). Molti dei nostri sacerdoti hanno ricevuto e continuano a ricevere la formazione nelle Accademie Teologiche della Chiesa ortodossa russa. Molti dei nostri vescovi hanno preso i voti monastici nei monasteri russi. Noi sentiamo fortemente il nostro legame attraverso la fede, la cultura e la spiritualità».
Sua Santità il Patriarca ha osservato il valore positivo della rappresentanza della Chiesa ortodossa russa a Karlovy Vary e della Chiesa ortodossa di Cechia e Slovacchia a Mosca, un ponte spirituale che collega le due Chiese, così come l'importanza delle Giornate della cultura spirituale russa in Cechia e Slovacchia.

Nel 2021 la Russia celebra l'800° anniversario della nascita del santo principe Alexander Nevsky. Nel 2014 il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha firmato il decreto sulla celebrazione dell'anniversario della nascita del santo principe, che stabilisce la procedura per la preparazione e lo svolgimento di questo evento storico. Come sottolineato nel documento, le celebrazioni saranno effettuate «al fine di preservare il patrimonio storico-militare e culturale, rafforzando l'unità del popolo russo».
Secondo il Primate della Chiesa ortodossa russa «il santo principe Alexander Nevsky non deve rimanere nella nostra memoria come un eroe del passato, che ha sconfitto i cavalieri svedesi e tedeschi. Con questo non vogliamo sminuire le gesta del granduca. La sua immagine è importante per la Russia di oggi dopo otto secoli dalla sua nascita per aver posto le basi dello Stato russo, che è diventato una casa comune per gli ortodossi, così come per i rappresentanti delle altre religioni tradizionali - musulmani, buddisti, ebrei. Egli ha svolto il suo servizio in un momento difficile, quando la terra russa, lacerata da lotte intestine, fu attaccata da un nemico esterno. Ma grazie alla saggezza dello statista e al suo talento militare, la Rus' ha resistito alle prove più dure. Il nome del santo principe è giustamente iscritto nella storia della Rus' per aver dato un contributo significativo non solo alla creazione della sua grandezza, ma anche alla sua salvezza, quando la nostra Patria poteva cessare di esistere e diventare un'entità frammentata, eternamente combattuta, sotto il tallone di invasori stranieri. Egli invece ha predestinato lo sviluppo della civiltà russa, che, grazie a Dio, è conservata fino ad oggi».

Icona Icona dei santi Cirillo e Metodio, evangelizzatori dei popoli slavi


Antica Antica icona della Santissima Madre di Dio


Mosca Mosca - Abbraccio fraterno tra il Patriarca Kirill e il Metropolita Rostislav