Il ponte intercontinentale sullo stretto di Bering
Il ponte intercontinentale sullo stretto di Bering, qualora si dovesse realizzare, collegherebbe in meno di un'ora la penisola della Chukotka (Russia) alla penisola di Seward dell'Alaska (Usa). Se opportunamente collegato a tutte le attuali infrastrutture come autostrade, Transiberiana e Alaska Railroad, il ponte consentirebbe di percorrere via terra ininterrottamente i territori di Europa, Asia e America. Il suo costo si aggirerebbe intorno ai 100 miliardi di dollari, una spesa certamente non esorbitante se si pensa che l'Arabia Saudita ha acquistato dagli Stati Uniti armi per un importo di uguale valore!
Qualora venisse realizzato, sarebbe il ponte più lungo del mondo mai costruito, quasi cento chilometri. Il punto intermedio di passaggio del ponte sono le isole Diomede, situate proprio al centro dello stretto di Bering. Si tratta di due isole, la Grande Diomede, che appartiene alla Russia, e la Piccola Diomede, che fa parte dell'America. Tra le due isole passa la linea internazionale del cambio di data, con una differenza di 21 ore tra i due continenti. Le isole sono state divise quasi un secolo fa, quando Alessandro II di Russia decise di cedere l'Alaska agli Stati Uniti, che all'epoca erano una potenza decisamente meno ingombrante dell'Impero Britannico, che aveva colonizzato il Canada. A quel tempo gli Stati Uniti erano da poco usciti dalla guerra di secessione. Così il 30 marzo 1867 l'Impero russo cedette l'Alaska per una somma pari a 121 milioni di dollari di oggi. Il nuovo confine tra Russia e Stati Uniti venne stabilito proprio tra le due isole e da allora un lembo di mare di soli 3 chilometri separa le due superpotenze. Altro che guerra fredda!
Tuttavia, sembra che l'Alaska non sia stata venduta agli Usa ma solo affittata per un periodo che va dai novanta ai centocinquant'anni.
Inoltre, secondo studi genetici, i cui risultati sono stati pubblicati nel 2014, il 14-38% del codice genetico dei moderni nativi americani apparterrebbe ai popoli europei ed eurasiatici, quelli per intenderci del villaggio di Mal'ta, vicino al lago Bajkal, nella regione russa di Irkutsk, in Siberia, i quali migrarono attraverso lo stretto di Bering durante l'ultima era glaciale, ben prima dell'arrivo di Cristoforo Colombo.
Ebbene, l'8 settembre, durante la visita primaziale nella Chukotka, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' ha raggiunto la Grande Diomede, nota anche come isola di Ratmanov, dove ha tenuto un servizio di preghiera per la pace e la difesa della natura.
«Quando ci si trova in tali luoghi così pieni di grande significato e di importanza, non si può fare a meno di pensare a molte cose. Pensi, naturalmente, al nostro popolo, al nostro Paese, ma il pensiero va anche oltre, pensi al mondo, alle persone che vivono sul nostro pianeta. E come è strano rendersi conto che in questa terra data da Dio, così bella, così diversa, così maestosa, a volte la gente vive male; pensi alle guerre, alla follia del terrorismo, alle persone che distruggono la natura solo perché si sforzano di aumentare il livello dei loro consumi, esaurendo le risorse della natura ed inquinando l'ambiente!».
«Prego per le buone relazioni tra la Russia e gli Stati Uniti, perché siamo così vicini».
Intanto prende forma il ponte sullo stretto di Kerch, che collega la Crimea alla Russia!
Dalla Grande Diomede si osserva il confine con la Piccola Diomede tra Russia e Usa