È solo l'inizio della storia. Verso la seconda decade d'oro dei Brics

Mentre alle Nazioni Unite si discuteva della «minaccia» nordcoreana, il tema della pace internazionale è stato al centro del IX summit del Paesi Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), svoltosi con grande successo a Xiamen, città cinese nata nel 1394 come fortezza contro le incursioni dei pirati, dal 3 al 5 settembre. I cinque Paesi rappresentano più del 40% della popolazione mondiale e un quarto del Pil globale. Il summit ha visto per la prima volta la partecipazione, come osservatori, di Egitto, Guinea, Tagikistan, Thailandia e Messico, il cosiddetto «Brics plus». Oltre al progetto di allargamento, i Brics dispongono dal 2014 di una propria banca di sviluppo, attiva dal 2016, e gli interscambi tra i Paesi avvengono sempre più spesso in valute nazionali. Ben 500 miliardi di renminbi sono stati messi a disposizione per i Paesi Brics.
I temi principali dell'incontro hanno riguardato la situazione dell'economia mondiale e la governance economica globale, i conflitti internazionali e regionali, come in Medio Oriente, Nord Africa, Afghanistan, regione del Sahara-Sahel, il terrorismo, la sicurezza nazionale e lo sviluppo in un mondo che subisce profondi e complessi cambiamenti, dove la cooperazione tra i Paesi Brics e con il resto del mondo è sempre più importante per la governance globale. Dopo gli sforzi incessanti nel perseguire lo sviluppo e approfondire la partnership nel decennio passato, «partiamo da Xiamen e uniamo le forze per inaugurare il secondo «decennio d'oro» della cooperazione Brics offrendo maggiori benefici ai popoli dei nostri cinque Paesi e di tutto il mondo», ha il detto il presidente cinese Xi Jinping al vertice di Xiamen.


Nella dichiarazione congiunta firmata al termine del vertice, i Paesi Brics hanno invitato tutte le nazioni ad adottare un approccio globale nella lotta al terrorismo, compresa la lotta alla radicalizzazione e il blocco delle fonti di finanziamento del terrorismo. «Condanniamo gli interventi militari, le sanzioni economiche unilaterali e l'uso arbitrario di misure unilaterali che violano la legittimità internazionale e le norme stabilite dalle relazioni internazionali», viene dichiarato nel documento sottolineando che «nessun Paese può rafforzare la sua sicurezza a scapito di quella di altre nazioni», giacché nel mondo può esistere una pace duratura solo in presenza di un approccio diverso, «basato sulla fiducia reciproca, sulla giustizia e sulla cooperazione, con l'obiettivo di sradicare le cause dei conflitti politici, economici e sociali».
In un articolo pubblicato sui principali media dei cinque Paesi di questa associazione alla vigilia del vertice, dal titolo «Brics: verso nuovi orizzonti di partenariato strategico», il presidente russo Vladimir Putin ha sottolineato che la Federazione Russa auspica una più stretta collaborazione in politica estera con i Paesi Brics, prima di tutto, alle Nazioni Unite e al G20, ma anche in altri contesti internazionali. «È evidente che solo unendo gli sforzi di tutti i Paesi, è possibile garantire la stabilità del pianeta, trovare una soluzione ai conflitti più sanguinosi, soprattutto in Medio Oriente».
Secondo il capo dello Stato, negli ultimi tempi si è sviluppato un modo per migliorare la situazione nella Repubblica araba siriana. «Prendo atto che, in gran parte grazie alle azioni della Russia e di altri Stati coinvolti, recentemente si sono trovati i presupposti per migliorare la situazione in Siria. Ai terroristi è stato inferto un duro colpo, sono state create le condizioni per avviare il processo per una soluzione politica e ridare la pace al popolo».
A restituire la pace al popolo siriano ci pensa anche la Cina, che sta dimostrando interesse a partecipare alla ricostruzione delle infrastrutture nel paese mediorientale. Secondo l'ambasciatore cinese in Libano, Wang Kejian, la Cina sostiene l'iniziativa di rimpatrio dei profughi siriani ed è disponibile a contribuire pienamente a questo processo con l'assistenza umanitaria necessaria e il rapido ripristino del sistema di approvvigionamento elettrico della Siria.
Putin ha svolto un grande ruolo di primo fra pari in questo vertice dei Brics, dove è la guida politica, e ha detto delle cose molto importanti, per esempio sulla Corea del Nord. Ha invitato le parti coinvolte alla calma, ma soprattutto a considerare l'importanza del dialogo e della proposta piuttosto che delle sanzioni, ritenute dal Presidente, esempi storici alla mano, inutili. La Corea del Nord ha visto quello che è successo ad altri Paesi e non vuole ripetere la dolorosa storia dell'Iraq, della Libia e della Serbia.
«Non posso trascurare la situazione nella penisola coreana, che recentemente si è aggravata ed è in bilico, sull'orlo di un conflitto su vasta scala. Secondo la Russia, la possibilità che i programmi di missili nucleari della Repubblica popolare democratica di Corea possano essere fermati solo mettendo pressione su Pyongyang è errata e senza speranza... Le provocazioni, la pressione, la retorica bellicosa e offensiva sono una strada verso il nulla. Insieme ai nostri colleghi cinesi, abbiamo sviluppato una "tabella di marcia" di risoluzione nella penisola coreana, progettata per contribuire ad una riduzione graduale della tensione e creare un meccanismo per la pace e la sicurezza durature», ha scritto nel suo articolo il Presidente russo.
Del resto, la Federazione Russa e le due Coree sarebbero d'accordo a mettere in piedi una collaborazione di tipo commerciale, che permetterebbe anche l'integrazione economica di Pyongyang e che avrebbe un effetto positivo sulla pacificazione della penisola. Uno dei progetti maggiori su cui si punterà è la costruzione di una linea ferroviaria inter-coreana che attraverserebbe la penisola per arrivare a connettersi alla Transiberiana. Dice un proverbio cinese: «Un partenariato forgiato con l’approccio giusto sfida la distanza geografica; è più forte della colla, del metallo e della pietra».
La Russia e la Cina mirano a fare dell'Eurasia una grande macroregione integrata sotto il profilo geoeconomico e strategico. Uno spazio collegato da una grande rete di infrastrutture su cui transiterebbero persone e merci, attraverso l'interconnessione tra Le Nuove Vie della Seta, il grande progetto di infrastrutture cinese che unisce la Cina all'Europa e all'Africa, e l'Unione economica eurasiatica. Entro dicembre 2019 dovrebbe entrare in funzione il gasdotto che porterà il gas della Siberia fino al confine russo-cinese. Oltre 2000 chilometri di condutture sono già stati impiantati.
Quello di Xi Jinping e di Putin è uno sforzo che ha l'ambizione di accrescere la cooperazione tra i Paesi dell'Asean, l'organizzazione economica e culturale tra i Paesi del Sud- est asiatico, e i Brics plus, a dimostrazione che il multilateralismo è tutt'altro che finito. Uno sforzo che cambierebbe il volto non solo agli assetti euroasiatici ma anche a quelli mondiali.


«Desidero ringraziare, oltre che le altre parti presenti, la parte cinese, il presidente Xi Jinping per averci portato in un luogo così meraviglioso, dove ha lavorato per molti anni, ha investito il suo contributo personale allo sviluppo di questa regione e di questa città. Penso che tutti siamo interessati a conoscere un'altra notevole provincia cinese, che è così grande, che si sta sviluppando rapidamente e sembra così bella, - ha detto il presidente Vladimir Putin nel suo discorso alla riunione dei leader del Brics nel formato esteso.
Negli ultimi anni, le relazioni tra i Paesi Brics hanno acquisito il carattere di un vero e proprio partenariato globale. Cerchiamo insieme le risposte alle sfide più acute e alle minacce alla pace e alla stabilità. I nostri Paesi risolvono insieme importanti compiti sociali ed economici, come la modernizzazione dell'industria nazionale, lo sviluppo dell’alta tecnologia, il rafforzamento della concorrenza e il miglioramento degli standard di vita dei nostri cittadini.
È gratificante che tutte queste aree di cooperazione sono tra le priorità della presidenza cinese di quest'anno. Vorrei esprimere la mia gratitudine agli amici cinesi per il loro straordinario lavoro nel diversificare e valorizzare la cooperazione pratica dei Brics, per l’impegno nei confronti dei principi di continuità e stabilità nelle attività di tutti i meccanismi della nostra associazione. Sono convinto che l'attuazione delle iniziative proposte dai nostri colleghi cinesi contribuirà all'ulteriore sviluppo della cooperazione all'interno del Brics.
Cari colleghi! Uno dei punti principali all'ordine del giorno della riunione odierna è l’intensificazione delle attività della Nuova Banca di Sviluppo. Numerosi grandi progetti d'investimento sono stati preparati dalla banca. Tre di essi presto saranno lanciati sul territorio della Federazione Russa. Stiamo parlando del miglioramento del sistema giudiziario, della costruzione di un'autostrada sotto la città di Ufa, dove, ricordo, due anni fa si è svolto il vertice Brics, nonché della modernizzazione delle strutture di gestione delle acque nelle città del bacino del fiume Volga.
Ritengo importante che quest'anno sia stata presa la decisione di istituire presso il fondo di garanzia della banca l’assistenza tecnica nella preparazione dei progetti. Tra i compiti immediati della banca c’è quello di ottenere un rating internazionale. Questo permetterà di emettere titoli nel mercato dei Paesi Brics. Inoltre, dobbiamo passare rapidamente al prestito nelle valute nazionali dei Brics.
La realizzazione di un pool di riserve valutarie del Brics e il miglioramento del sistema di scambio di informazioni macroeconomiche tra i nostri Paesi sono una direzione molto importante. È necessario accelerare l'accordo sulla creazione di un fondo obbligazionario del Brics e l'integrazione dei nostri mercati finanziari.
Siamo grati ai colleghi cinesi per la relazione dettagliata, preparata per il vertice, sul grande lavoro svolto dai nostri Paesi per l'attuazione della strategia di partenariato economico del Brics, adottata durante la presidenza russa nel 2015. È arrivato il momento di adattare la strategia alle attuali realtà economiche e fissare nuovi obiettivi ambiziosi.
Questi sforzi dovrebbero essere finalizzati a promuovere il commercio online senza barriere, come già ricordato dai nostri colleghi, sostenere le piccole e medie imprese e migliorare l'efficienza dei partenariati pubblico-privati.
I Paesi Brics dovrebbero inoltre rafforzare il dialogo sull'energia. A questo proposito, la Russia propone la creazione di una piattaforma Brics per la ricerca energetica, che potrebbe contribuire a promuovere l'industria, gli scambi analitici, scientifici e la condivisione dei dati.
Sarebbe altresì opportuno sviluppare misure per garantire una concorrenza leale attraverso lo spazio Brics. Speriamo che i nostri partner sostengano anche le iniziative russe nel settore dello sviluppo imprenditoriale femminile.
I nostri Paesi potrebbero stabilire una cooperazione più efficace nell'esplorazione dello spazio. È possibile, ad esempio, raggiungere un accordo sulla creazione di un gruppo satellitare per il telerilevamento della Terra per monitorare i cambiamenti climatici, proteggere l'ambiente e superare le conseguenze dei disastri naturali.
Certamente è utile una più stretta collaborazione dei Brics nel settore sanitario. Dobbiamo creare all'interno del Brics un quadro giuridico severo nel campo della sicurezza dell'informazione internazionale, considerare la possibilità di stabilire la cooperazione nel settore dei media, compresa la creazione di un canale televisivo comune per diffondere informazioni oggettive sulle attività dell'associazione.
È necessario rafforzare ulteriormente i legami umanitari, attuare attivamente l'accordo sulla cooperazione nel settore della cultura e dello sport, come ha affermato il signor Zuma, firmato, tra l’altro, a margine del vertice di Ufa.
Sono lieto che al festival cinematografico del Brics il film russo abbia vinto un premio per la migliore regia. Era dedicato all’eroismo del nostro popolo durante la Grande Guerra Patriottica, durante la Seconda guerra mondiale.
Saremmo lieti di vedere gli artisti provenienti dai Paesi Brics nei concorsi di musica popolare internazionali, che si svolgono in Russia. Un altro importante risultato dei nostri cinque Paesi è la rete universitaria Brics, che unisce oltre 50 università leader dei nostri Paesi.
Il presidente Xi Jinping ha osservato l'andamento positivo dell'economia del Sudafrica.
In conclusione, vorrei dire a questo proposito che la Russia sta approfondendo la cooperazione con i suoi partner Brics, insieme ai suoi sforzi per superare i fenomeni di crisi nella nostra economia. Stiamo ripristinando i tassi di crescita economica. Non sono uguali a quelli dell'India o della Cina, ma dopo la recessione registriamo con soddisfazione la crescita della nostra economia di oltre il 2 percento. Abbiamo raggiunto un ribasso record dell'inflazione per la Russia: ora è del 3,5 percento, entro la fine dell'anno ci aspettiamo il 3,7-3,8 percento.
Sono in aumento gli investimenti nei capitali, sia interni che esterni, di circa il 4%. Possiamo anche segnalare la crescita del nostro commercio, che ha raggiunto il 25% nella prima metà dell'anno, escludendo il settore del petrolio e del gas. La disoccupazione è a un livello storico di circa il 5 percento. Le riserve auree e monetarie della Banca Centrale stanno crescendo. La produzione industriale ha registrato una crescita sostenibile del 2,6 per cento e il tasso di crescita è ancora più alto nell'industria agricola.
Cari colleghi, credo che il nostro lavoro congiunto, progettato per integrare i nostri sforzi economici non solo per la crescita economica, ma anche per il benessere del nostro popolo, è un fattore vitale per il nostro sviluppo comune e dovrebbe incoraggiarci a rafforzare ulteriormente la nostra cooperazione».

Il momento chiave del vertice dei Paesi Brics a Xiamen è stata la discussione sul commercio globale. In questo ambito le posizioni di tutti i Paesi sono state simili, tutti sono a favore del libero scambio e contro il protezionismo. È solo l’inizio della storia della cooperazione Brics.

Il Il presidente russo Vladimir Putin al vertice dei leader dei Paesi Brics


IX IX vertice del Paesi Brics in formato esteso a Xiamen in Cina


Leader Leader dei Paesi Brics a Xiamen