Cattedrale dell’Arcangelo Michele al Cremlino di Mosca

La Cattedrale dell’Arcangelo Michele conserva la memoria di gesta gloriose dei giorni passati e occupa un posto speciale tra i monumenti della storia russa. Essa rappresenta una vera e propria cronaca della storia russa.
Il tempio si trova presso il Cremlino di Mosca proprio di fronte alla famosissima Piazza delle Cattedrali. È una delle più belle e antiche chiese della città, dedicata all’Arcangelo Michele.
La consacrazione delle chiese all’Arcangelo Michele, il primo della Schiera Celeste, era molto diffusa nell’antica Rus’. Egli era considerato il patrono dei guerrieri russi che combattevano contro gli invasori stranieri.
Il destino della Cattedrale fu quello di diventare la tomba dei principi di Mosca. Ci sono prove che il nipote di Mikhail Horobrita, Daniel, fondatore della dinastia dei principi di Mosca, fu sepolto presso la parete sud della chiesa, così come suo figlio Iurij.
Durante il Medioevo, il culto degli antenati era diffuso a Mosca, come nel resto della Russia, e il Duomo svolse un ruolo politico importante nel giustificare ideologicamente l’eredità della terra e del potere. Questo spiega la lunga tradizione per i principi e gli zar di Mosca di andare al Duomo dell’Arcangelo e venerare le reliquie dei loro antenati, dopo incoronazioni o prima di partire per una campagna militare. Nel tempio venivano celebrate tutte le vittorie delle armate zariste.
Sono sepolti tutti gli Zar e i Gran Principi di Mosca fino al XVII secolo, quando la capitale fu spostata a San Pietroburgo. Tra questi ricordiamo Ivan I di Russia, Dmitrj Donskoj, Ivan il grande, Ivan il terribile. In tutto l’edificio è possibile contare ben 46 pietre tombali con lastra bianca e casse in bronzo dorato.
Nella Cattedrale è ubicata anche la tomba del’imperatore Pietro II di Russia, l’unico discendente di Pietro il Grande ad essere sepolto qui e non nella cattedrale dei Santi Pietro e Paolo a San Pietroburgo.
L’attuale Cattedrale fu costruita tra il 1505 e il 1508 dall’architetto italiano Alevisio Lamberti da Montagnagno sul luogo dove sorgeva l’antica chiesa di legno, eretta durante il breve regno del fratello di Alexander Nevskij, Mikhail Horobrita negli anni 1247-1248. Egli morì durante una battaglia contro i lituani e fu sepolto nella famosa Cattedrale della Dormizione del Principato di Vladimir.
Nel 1333, Ivan I Kalita, figlio del principe Daniel, il primo sovrano di Mosca ad assumere il titolo di Gran Principe di Mosca, sostituì la chiesa di legno con una nuova chiesa di pietra, in segno di gratitudine a Dio per la liberazione della Russia dalla carestia.
Nel 1340, Ivan Kalita fu sepolto nella Cattedrale, che così acquisì il significato di necropoli dello Stato.
La pregevolissima iconostasi dorata su legno scolpito, alta 13 metri, risale al 1812, anno in cui venne cacciato da Mosca l’esercito di Napoleone Bonaparte.
L’icona più antica e preziosa della Cattedrale è quella dell’Arcangelo Michele, con scene della sua vita. Secondo un’antica leggenda, l’icona fu commissionata dalla Principessa Eudossia, vedova di Dmitrj Donskoj, per commemorare la grande vittoria della battaglia di Kulikovo contro i tartari. Tuttavia, la maggior parte degli studiosi ritengono che l’icona sia stata dipinta in realtà dopo la sua morte, nella prima metà del XV secolo da autore ignoto del circolo di Andrej Rublev.
Oltre all’icona dell’Arcangelo Michele, la splendida iconostasi contiene un’altra icona molto antica, del XVI secolo, che risulta essere la copia dell’Annunciazione di Ustjug, del XII secolo.
Gli affreschi, del XVI e XVII secolo, sono un vero e proprio racconto illustrato della gloriosa storia della Russia.

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