6° giorno - Giordania. Benedizione del Giordano, monastero del Battista, incontro con il Re Abdullah II
Il 14 novembre il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kirill ha celebrato il rito della grande benedizione delle acque nel fiume Giordano. Alla cerimonia hanno partecipato il vicario del Patriarca di Gerusalemme in Giordania, metropolita Benedikt di Filadelfia, il capo del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion di Volokolamsk, il vicepresidente del Sinodo dei Vescovi della Chiesa Ortodossa Russa all’estero, arcivescovo Mark di Berlino, Germania e Gran Bretagna, il capo della segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca, vescovo Serghej di Solnechnogorsk, il capo della Missione Ecclesiastica Russa a Gerusalemme, archimandrita Isidor (Minaev), il vicepresidente del Decr, arciprete Nikolaj Balashov, il segretario per le relazioni inter-ortodosse, arciprete Igor Yakimchuk, e altri.
Il Primate della Chiesa Ortodossa Russa si è congratulato con tutti i presenti per la benedizione delle acque presso il sito del Battesimo del Signore Gesù Cristo, sottolieando: “Con la benedizione delle acque noi chiediamo che il potere della grazia di Dio, la potenza dello Spirito Santo, si fonda con l’acqua, che continua a mantenere tutte le proprietà fisiche e chimiche, ricevendo forza da essa. Sappiamo quello che accade, e l’acqua santa con questo potere aiuta le persone contro malattie, sofferenze, dolori.
In un certo senso, il rito della grande benedizione delle acque ci rivela il mistero di quello che è successo dopo la nascita, la sofferenza, la morte e la risurrezione di nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo: la gente ha la possibilità nella vita di fare affidamento non solo sulle proprie forze naturali ma anche di poter contare sul potere di Dio. Questo non significa escludere l’azione dell’uomo, ma significa anche che il potere umano non può ignorare il potere di Dio. Tutta la storia nel mondo è costituita da una combinazione sorprendente e misteriosa della libertà umana e della presenza di Dio.
Coloro che ignorano questo incorrono in un grave errore. Siamo in grado di trasformare in meglio il mondo e la nostre anime solo quando lo sforzo umano è associato al potere divino. Per questo Cristo è venuto nel mondo.
In questo luogo è particolarmente sentito e vissuto il grande atto del Battesimo del Signore. Quando il Salvatore venne in mezzo alla folla dei peccatori con Giovanni Battista, fece il bagno con loro nelle acque del Giordano, pur non avendo bisogno di essere battezzato. Ma lui era uno di noi, e ha fatto quello che doveva fare nella propria umanità. Questo dimostra ancora una volta il grande mistero dell’Incarnazione, il collegamento del Divino e dell’umano nella persona del Figlio di Dio, nostro Signore e Salvatore, e nella vita successiva della Chiesa”.
Al termine del rito della grande benedizione delle acque, Sua Santità il Patriarca Kirill si è immerso nelle acque del Giordano.
1. Monastero del Battista
Lo stesso giorno il Patriarca ha visitato il monastero greco-ortodosso di San Giovanni Battista nella riserva spirituale-archeologica “Il Battesimo di Gesù Cristo nel Giordano”.
Il terreno su cui si trova il monastero appartiene al Patriarcato di Gerusalemme dal 1700. Da allora per tre volte l’edificio monastico è stato costruito e successivamente distrutto. Nel 2005 è stata avviata la nuova costruzione.
Attraverso l’impegno del metropolita di Filadelfia Benedikt è stata costruita la prima chiesa, successivamente affrescata grazie al sostegno del Patriarcato di Gerusalemme, mentre le cupole dorate e le croci sono state installate grazie ai fondi degli artisti provenienti dalla Russia.
Ad oggi, sono state costruite due cappelle, la casa del vicario, la reception, il refettorio, l’albergo per i pellegrini. Attualmente sono in corso i lavori di costruzione degli alloggi privati.
Nelle vicinanze della riserva si trovano monumenti bizantini, costruiti sul luogo del Battesimo del Signore: i resti di chiese bizantine del V-VI secolo, che indicano il luogo del Battesimo, e le rovine di una cappella nel luogo in cui il Signore si tolse la veste prima della discesa in acqua. Oggi, questi siti si trovano ad una certa distanza dal Giordano in quanto il letto del fiume nei secoli è più volte cambiato.
Sua Santità ha pregato dinanzi all’icona del Santo Profeta e Precursore Giovanni il Battista.
2. Incontro con il Re Abdullah II
L’ultimo giorno della visita del Patriarca in Terra Santa, si è svolto presso il Palazzo reale di Amman l’incontro del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill e di Sua Beatitudine il Patriarca di Gerusalemme e di tutta la Palestina Teofilo III con il Re Abdullah II Bin Al-Hussein.
Erano presenti alla riunione il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion di Volokolamsk, il capo della Missione Ecclesiastica Russa a Gerusalemme, archimandrita Isidor (Minaev), l’ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Federazione Russa in Giordania, A.M. Kalugin.
Il Patriarca Kirill ha ringraziato il Re di Giordania per la particolare attenzione della famiglia reale alle necessità della Chiesa Ortodossa Russa; grazie al loro sostegno e all’aiuto costante è stata resa possibile l’assegnazione di un terreno presso il fiume Giordano, su cui è stata costruita la Casa del pellegrino. Sua Santità ha osservato che l’attuazione di questo progetto è il risultato della collaborazione tra il Regno di Giordania e la Federazione Russa, grazie all’accordo raggiunto sulla questione tra i due Capi di Stato.
Durante l’incontro si è discusso inoltre dello sviluppo dei pellegrinaggi in Terra Santa.
Il Re di Giordania si è detto onorato di incontrare il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill, per il quale nutre grande rispetto. Durante l’incontro, il re Abdullah II Bin Al-Hussein ha anche sottolineato l’importanza della cooperazione con la Chiesa Ortodossa Russa.
Amman - Il Patriarca Kirill incontra il Re Abdullah II Bib Al-Hussein