Prima visita di Teofilo III in Russia - Sulle orme dei predecessori dell'antica Chiesa di Gerusalemme

Si è svolta dal 23 al 31 maggio 2013 la visita di Sua Beatitudine il Patriarca di Gerusalemme e di tutta la Palestina Teofilo III alla Chiesa ortodossa russa.
Il Patriarca della Città Santa di Gerusalemme è stato accompagnato dalla delegazione ufficiale del Patriarcato di Gerusalemme, composta dal metropolita di Nazareth Kyriakos, dal segretario generale del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa di Gerusalemme, arcivescovo di Konstantinia Aristarkh, dal vicario patriarcale a Betlemme, arcivescovo di Giordania Feofilakt, dal rappresentante di Sua Beatitudine il Patriarca di Gerusalemme e di tutta la Palestina presso il trono patriarcale a Mosca, archimandrita Stefan (Dispirakis), dall’igumeno del monastero di Ramallah, archimandrita Galaktion (Avar), dallo ierodiacono Afanasij (Femistokleos).
All’aeroporto «Vnukovo - 3» della capitale russa, Sua Beatitudine il Patriarca Teofilo ha incontrato il metropolita di Krutitsij e Kolomna Juvenalij, il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca (Decr), metropolita Hilarion di Volokolamsk, il rappresentante della Chiesa ortodossa di Alessandria presso il trono patriarcale di Mosca, metropolita di Kirinia Afanasij, il primo vicario di Sua Santità il Patriarca a Mosca, arcivescovo di Istra Arsenij, il responsabile della Gestione delle istituzioni estere del Patriarcato di Mosca, arcivescovo di Egorievsk Mark, il vescovo di Krasnogorsk Irinarkh, il vescovo di Dmitrov Feofilakt, il presidente del Dipartimento economico e finanziario del Patriarcato di Mosca, vescovo Tikhon di Podolsk, il vescovo di Voskresenskij Sava, il capo della missione ecclesiastica russa a Gerusalemme, archimandrita Isidor (Minaev), il vicepresidente del Decr, arciprete Nikolaj Balashov, il segretario del Decr per le relazioni interortodosse, arciprete Igor Yakymchuk, l’ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Repubblica di Grecia in Russia, Danae Magdalini Koumanakou, l’ambasciatore straordinario e plenipotenziario dello Stato di Israele in Russia, Dorit Golender, l’ambasciatore straordinario e plenipotenziario dello Stato di Palestina in Russia, Fayed Mustafa, il clero di Mosca.
Questa è la prima visita ufficiale di Teofilo III dopo la sua elezione nel 2005.

Al suo arrivo a Mosca, Sua Beatitudine il Patriarca della Città Santa di Gerusalemme e di tutta la Palestina Teofilo III si è recato alla residenza patriarcale e sinodale della Chiesa ortodossa russa presso il monastero San Daniele di Mosca, dove è stato accolto da Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill. I due Primati si sono diretti nella chiesa di Tutti i Santi risplendenti in Terra Russa, dove è stata tenuta una preghiera di ringraziamento (moleben).
Hanno preso parte al momento di preghiera il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca (Decr), metropolita Hilarion di Volokolamsk, il capo della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca, vescovo Sergij di Solnechnogorsk, il presidente del Dipartimento economico e finanziario del Patriarcato di Mosca, vescovo Tikhon di Podolsk, il segretario del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ nella città di Mosca, arciprete Vladimir Divakov, il vicario del monastero San Daniele di Mosca, archimandrita Aleksij (Polikarpov), il capo della missione ecclesiastica russa a Gerusalemme, archimandrita Isidor (Minaev), il vicepresidente del Decr, arciprete Nikolaj Balashov, il segretario del Decr per le relazioni interortodosse, arciprete Igor Yakymchuk, l’assistente del presidente del Decr, arcidiacono Vladimir Nazarkin.
Al termine del servizio, Sua Santità il Patriarca Kirill ha rivolto parole di benvenuto a Sua Beatitudine il Patriarca Teofilo. «Con grande gioia accogliamo oggi presso la residenza ufficiale del Patriarca e del Sacro Sinodo della Chiesa ortodossa russa Vostra Beatitudine e l’alto seguito che Vi accompagna. La nostra gioia è maggiore per il fatto che la Vostra prima visita ufficiale alla Chiesa ortodossa russa si svolge nei giorni di Pasqua. La Resurrezione è la principale speranza del mondo e della Chiesa di Cristo. La razza umana e la Chiesa di Cristo stanno attraversando molte circostanze gravi. Non c’è quasi nessun posto al mondo in cui oggi non si sparge il sangue, in cui le persone non sperimentano la cattiveria umana, l’ingiustizia. Molte persone stanno soffrendo la perdita di speranza e la disperazione. In mezzo a questa crisi, la Chiesa annuncia la Parola, testimonia la Risurrezione del Figlio di Dio e Figlio dell’uomo. Proclama che «Cristo è risorto! Veramente è risorto!». Affermiamo la nostra fede e la nostra speranza nella resurrezione generale e nel restauro di tutto ciò che è degradato dalla presenza del peccato umano.
La nostra gioia oggi deriva dal fatto che il Patriarca della Città Santa di Gerusalemme, il capo della Chiesa di Gerusalemme - la madre di tutte le Chiese - visita la Chiesa ortodossa russa. Noi accogliamo con amore Vostra Beatitudine e abbiamo atteso questo felice incontro. Durante la Vostra visita alla Chiesa ortodossa russa avrete la possibilità di visitare Mosca, la Laura della Trinità di San Sergio, San Pietroburgo - la seconda capitale del Sinodo, il monastero di Valaam. Potrete fare conoscenza con la vita moderna della nostra Chiesa.
Sono particolarmente lieto che la Vostra visita avviene in occasione di una festa importante per la Chiesa e lo Stato - la Giornata della lingua e della cultura slava, che secondo il calendario della Chiesa coincide con il giorno di commemorazione dei santi Cirillo e Metodio.
Avremo la possibilità di celebrare insieme la Divina Liturgia. Chiederemo al Signore che la Vostra prima visita ufficiale alla Chiesa russa si svolga in modo pacifico e contribuisca all’ulteriore rafforzamento delle relazioni.
Voi, Vostra Beatitudine, svolgete una missione molto speciale nell’Ortodossia universale. Voi siete il custode dei luoghi santi e su questa terra non c’è nulla di più sacro per tutti i cristiani, e specialmente per gli ortodossi, del rispetto verso la Terra Santa e dei suoi santuari. Sappiamo che fare questo richiede grande saggezza e coraggio. Di questo ho preso atto durante la mia visita alla Chiesa di Gerusalemme. Ho visto e sentito il ruolo speciale del Patriarcato di Gerusalemme nella Chiesa universale per la custodia dei santuari, per difendere l’Ortodossia e allo stesso tempo rimanere fedeli.
Quindi, con amore sincero e con grande rispetto, accogliamo Voi e la Vostra delegazione presso la Chiesa ortodossa russa. Lasciate che la Vostra visita nella Santa Rus’ Vi dia la forza spirituale e contribuisca alla soluzione di problemi complessi con cui avete a che fare nella Vostra Chiesa e in Palestina. Benedetto colui che viene nel nome del Signore!».
Da parte sua, il Primate della Chiesa ortodossa di Gerusalemme ha detto: «Dal profondo del cuore rendiamo grazie al nostro Dio misericordioso perché solo pochi mesi fa abbiamo avuto l’onore di ricevere Vostra amata Santità durante la Vostra visita di pace in Terra Santa e al nostro antico Patriarcato di Gerusalemme». Sua Beatitudine Vladyka ha testimoniato che questa visita sarà ricordata perché volta a «rafforzare e consolidare i rapporti esistenti sin dai tempi antichi tra la Chiesa di Sion e la Chiesa ortodossa russa».

Colloquio tra i due Patriarchi
Lo stesso giorno, nella sala del Trono della residenza patriarcale e sinodale, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha avuto un colloquio di lavoro con Sua Beatitudine il Patriarca di Gerusalemme Teofilo III.
Oltre alla delegazione ufficiale della Chiesa di Gerusalemme, all’incontro hanno preso parte il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca (Decr), metropolita Hilarion di Volokolamsk, il capo della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca, vescovo Sergij di Solnechnogorsk, il presidente del Dipartimento economico e finanziario del Patriarcato di Mosca, vescovo Tikhon di Podolsk, il capo della missione ecclesiastica russa a Gerusalemme, archimandrita Isidor (Minaev), il vicepresidente del Decr, arciprete Nikolaj Balashov, il segretario del Decr per le relazioni inter-ortodosse, arciprete Igor Yakymchuk.
Sua Santità il Patriarca Kirill ha sottolineato il particolare rapporto della Chiesa Russa con il Patriarcato di Gerusalemme: «Noi onoriamo la Chiesa di Gerusalemme come la madre di tutte le Chiese cristiane».
Ricordando che la prima missione della Chiesa di Gerusalemme è «mantenere i santuari e i luoghi sacri in comunione con migliaia e migliaia di pellegrini», il Primate della Chiesa ortodossa russa ha condiviso i ricordi della sua prima visita in Terra Santa e i cambiamenti che si sono verificati da allora: «Purtroppo, per molti decenni il nostro popolo è stato lontano dalla Terra Santa, e ciò ha avuto conseguenze anche nella vita spirituale dei fedeli della Chiesa russa. In molti testi liturgici si fa menzione della Città Santa di Gerusalemme, e grazie a varie pubblicazioni pre-rivoluzionarie se ne sapeva qualcosa, ma non c’era nessun contatto vivo con Gerusalemme. Ora, quando la Terra Santa è visitata da centinaia di migliaia di pellegrini della Chiesa ortodossa russa, finalmente abbiamo la possibilità di riscoprire la gioia della comunione con i luoghi santi. Pellegrini provenienti da Russia, Ucraina, Bielorussia, Moldavia e altri Paesi, che si trovano sotto la cura canonica della Chiesa ortodossa russa, visitano la città santa di Gerusalemme. Ciò costituisce un grande segno di cambiamento positivo della nostra situazione e riflette il continuo amore dei cristiani ortodossi per la Città Santa. Siamo consapevoli che l’aumento dei nostri pellegrini rappresenta nello stesso tempo una sfida per il Patriarcato di Gerusalemme, sfida a cui voi rispondete con amore e cura pastorale».
Riferendosi alla situazione in Medio Oriente, Sua Santità Kirill ha espresso la sua preoccupazione per gli sviluppi nella regione. «Preghiamo per la pace in Terra Santa e in generale nella regione del Medio Oriente. Siamo consapevoli che il Patriarcato di Gerusalemme celebra quotidianamente nei luoghi santi, rivolgendo le proprie preghiere al Signore del mondo affinché siano superati i conflitti e le guerre in questa parte del mondo», ha detto Sua Santità il Patriarca Kirill, sottolineando il ruolo svolto dalla Chiesa di Gerusalemme per il mantenimento della pace, e ha assicurato a Sua Beatitudine il Patriarca Teofilo il suo pieno sostegno nel suo difficile ministero.
«La progressiva riduzione dei cristiani in Terra Santa e in Medio Oriente non dovrebbe preoccupare solo noi e voi. Credo che tutti i cristiani nel mondo dovrebbero essere preoccupali di questo, - ha aggiunto Sua Santità Vladyka. - È possibile constatare con amarezza che a seguito della guerra civile in Egitto, Libia, Siria, i cristiani stanno lasciando questi Paesi. In Iraq, dopo la caduta di Saddam Hussein, la situazione dei cristiani è diventata catastrofica. E noi siamo rammaricati che la tragedia dei cristiani in Iraq ha avuto scarso effetto sui media internazionali e nell’agenda di coloro che sono responsabili anche della situazione in questo Paese. Una situazione molto pericolosa e difficile, come sapete, è avvenuta in Egitto dopo gli eventi del 2011».
Allo stesso tempo il Patriarca Kirill ha sottolineato la difficile situazione che c’è in Siria, dove si sta verificando la distruzione del cristianesimo. «Recentemente, abbiamo inviato in collaborazione con la Società Imperiale Ortodossa di Palestina una missione umanitaria. Le persone che hanno accompagnato la missione ci hanno raccontato i mostruosi crimini che si commettono in questo Paese contro i cristiani innocenti», - ha detto.
Nel ricordare che i due vescovi rapiti sono ancora tenuti prigionieri, Sua Santità ha aggiunto: «La Chiesa russa più volte ha fatto dichiarazioni su questa situazione, stiamo facendo sforzi per garantire che i due vescovi siano rilasciati in buona salute e senza rischi per la loro vita».
Come è stato sottolineato nel corso della riunione, nel maggio del 2011 il Sacro Sinodo della Chiesa ortodossa russa ha fatto una dichiarazione per quanto riguarda la situazione dei cristiani in Medio Oriente, - ha detto al Patriarca di Gerusalemme il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion di Volokolamsk. Nel novembre dello stesso anno si è tenuta a Mosca una riunione dei capi e dei rappresentanti di alcune Chiese ortodosse, che nel loro comunicato finale hanno anche espresso preoccupazione per la situazione dei cristiani in Medio Oriente.
«Ma noi sappiamo che la discriminazione dei cristiani avviene anche in altre parti del mondo. In un certo numero di Paesi, tra cui l’Africa, i cristiani sono in costante pericolo di morte», - ha detto Sua Santità.
Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha rilevato che la nozione di cristianofobia è ormai conosciuta in tutto il mondo e tale fenomeno è relativo non solo ai Paesi in conflitto o poveri: spesso anche nei Paesi apparentemente benestanti, le persone che apertamente professano la loro fede sono vittime di pressioni morali e psicologiche. Sua Santità ha ricordato fatti ben noti, come il divieto per i dipendenti di diverse istituzioni e organizzazioni del Regno Unito di portare la croce al collo o il tentativo di bandire il crocifisso dalle scuole in Italia. «Penso che il fenomeno della cristianofobia sia uno dei problemi contemporanei più acuti, tanto più quando l’oppressione delle convinzioni religiose avviene in Paesi che si dichiarano rispettosi dei diritti e delle libertà delle persone», ha detto Sua Santità il Patriarca Kirill.
Durante la conversazione con il Patriarca di Gerusalemme, Sua Santità ha anche testimoniato l’importanza della missione ecclesiastica russa a Gerusalemme e della rappresentanza della Chiesa di Gerusalemme a Mosca, come un fattore per l’ulteriore sviluppo delle buone relazioni tra le due Chiese.
Dopo aver manifestato la propria gioia per l’incontro con Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill, il Primate della Chiesa di Gerusalemme ha espresso solidarietà alle parole di Sua Santità, sottolineando che «i governanti di vari Paesi in realtà hanno confinato i cristiani ai margini della vita sociale. La nostra fede ortodossa rappresenta per il mondo una sfida, in quanto non costituisce un fenomeno astratto... La risurrezione di Cristo per noi è un fatto reale. Non è esagerato dire che stiamo vivendo tempi di apostasia».
Nell’affrontare il tema del pellegrinaggio in Terra Santa, il Patriarca di Gerusalemme e di tutta la Palestina Teofilo III ha detto: «Cerchiamo di rispondere alle richieste dei pellegrini che vengono da noi, in particolare, dall’Ucraina, dalla Russia, dalla Moldavia e dalla Bielorussia. Noi chiamiamo la Russia la terra dei martiri per la Chiesa di Cristo. Infatti, coloro che conoscono un pò la storia contemporanea di questo Paese, sanno che questa terra è macchiata dal sangue dei fedeli di Cristo, della Chiesa di Cristo. Questo vale anche per la nostra Chiesa, perché il Medio Oriente è la madre della fede cristiana e di tutte le Chiese, in particolare della nostra fede ortodossa».
Parlando della crisi che sta ora affrontando il Medio Oriente, Teofilo III ha detto che i cristiani sono l’obiettivo degli estremisti. Il Primate della Chiesa ortodossa di Gerusalemme ha espresso la convinzione che i cristiani hanno una missione in questa regione, mantenere viva ed efficace la testimonianza di Cristo.
Sua Beatitudine ha apprezzato il sostegno della Chiesa ortodossa russa per i cristiani del Medio Oriente, le iniziative intraprese per placare la situazione «affinché i cristiani locali non abbandonino le loro case e continuino ad essere fedeli al proprio Paese».
«La mancanza dei cristiani in Medio Oriente rischia di avere sviluppi inaspettati», ha detto Sua Beatitudine esprimendo la propria convinzione che la presenza dei cristiani in questi Paesi costituisce l’unico modo per frenare il fanatismo, compreso quello religioso. Il Patriarca di Gerusalemme ha anche espresso rammarico per il fatto che i media mondiali sottovalutino il ruolo svolto dalla Chiesa ortodossa in Medio Oriente.
Parlando della situazione in Siria, Teofilo III l’ha definita pressoché incontrollabile: «Nessuno sa mai che cosa potrà accadere il giorno dopo». A questo proposito, ha detto che la questione della sicurezza dei gerarchi cristiani rapiti in Siria è davvero inquietante.
Durante l’incontro sono stati discussi temi di importanza per l’intero mondo ortodosso.

Nel giorno dei Santi Cirillo e Metodio
Il 24 maggio, festa dei santi Cirillo e Metodio, maestri degli Slavi, onomastico del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill, e Giornata della lingua e della cultura slava, il Patriarca di Gerusalemme e di tutta la Palestina Teofilo III e il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill hanno celebrato la Divina Liturgia nella Cattedrale Patriarcale della Dormizione del Cremlino di Mosca.
Prima dell’inizio del servizio i vescovi e il clero della Chiesa di Gerusalemme e della Chiesa ortodossa russa hanno incontrato i rispettivi Primati presso la residenza del Patriarca Kirill nel centro di Mosca. I Primati hanno pregato nel tempio dell’icona della Madre di Dio di Vladimir.
Durante la Liturgia hanno concelebrato con i due Primati numerosi vescovi e sacerdoti della Chiesa ortodossa russa, nonché i membri della delegazione della Chiesa di Gerusalemme. Erano presenti anche i rappresentanti delle Chiese ortodosse locali presso il Trono di Mosca: l’arcivescovo Nifon di Filippopoli, della Chiesa ortodossa di Antiochia, l’archimandrita Feoktist (Dimitrov), della Chiesa ortodossa bulgara, l’arciprete Aleksej Yushchenko, della Chiesa ortodossa di Cechia e Slovacchia, così come l’archimandrita Vakhtang (Liparteliani), chierico della Chiesa ortodossa georgiana, e i ministri della chiesa di San Giorgio il Vittorioso a Mosca.
Hanno pregato durante la Liturgia il plenipotenziario del Presidente della Federazione Russa nel Distretto Federale Centrale A.D. Beglov, il presidente del Comitato della Duma di Stato dell’Assemblea Federale della Federazione Russa per la Comunità degli Stati Indipendenti e le relazioni con i connazionali L.E. Slutsky, il presidente del Dipartimento sinodale per la Chiesa e la società, arciprete Vsevolod Chaplin, l’igumeno del monastero della Santa Trinità sull’isola di Creta, archimandrita Panaretos (Psarevtis), del Patriarcato di Costantinopoli, il vicedirettore del Dipartimento amministrativo del Patriarcato di Mosca, archimandrita Sava (Tutunov), il capo dell’impresa artistica «Sofrino» della Chiesa ortodossa russa E.A. Parkhaev, le madri superiori del monasteri stavropigiali.
I canti sono stati eseguiti dal coro del monastero Sretensky di Mosca, diretto da N.S. Zhula.
Sono state elevate speciali preghiere per la salute di Sua Santità il Patriarca Kirill; poi il metropolita di Krutitsij e Kolomna Juvenalij ha tenuto «la preghiera di ringraziamento nel giorno della festa in onore di Sua Santità il Patriarca».
Al termine della Divina Liturgia, Sua Santità Kirill e Sua Beatitudine Teofilo hanno guidato la processione dalla Cattedrale della Dormizione al monumento dei santi Cirillo e Metodio, dove è stato tenuto un servizio di preghiera.
La solenne processione è uscita dalla porta del Salvatore del Cremlino. Dinanzi alla Cattedrale di San Basilio, sulla Piazza Rossa,
è stata raggiunta da un’altra processione delle parrocchie di Mosca, proveniente dalla chiesa dell’Epifania in Elokhovo.
Nelle sue osservazioni, il Patriarca Teofilo ha ricordato che in Terra Santa sono venerati i Santi Costantino ed Elena, che hanno contribuito al rafforzamento della Chiesa di Gerusalemme. «Se non fosse stato per il loro contributo, noi non avremmo conosciuto i santuari della Terra Santa. Non avremmo avuto il Santo Sepolcro, che è fonte di luce, di vita, di speranza, la prova della Risurrezione di nostro Signore Gesù Cristo. È per questo motivo che i Santi Costantino ed Elena sono chiamati uguali agli apostoli - ha detto il Patriarca Teofilo. - I successori ed eredi dei Santi Costantino ed Elena sono Cirillo e Metodio, la cui memoria è celebrata in questo giorno. Anzi, sono veramente uguali agli apostoli e santi, perché, grazie alla loro opera apostolica, noi ora stiamo vedendo i frutti spirituali della loro semina».
Sua Beatitudine ha detto, inoltre, che questa festa è di grande importanza storica per la Chiesa russa e la Chiesa di Gerusalemme,
come per tutta la Chiesa ortodossa.
«Con la grazia dei santi isoapostoli Cirillo e Metodio e su invito di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, oggi siamo onorati di essere in Russia e di testimoniare la prodezza dei santi Cirillo e Metodio nella terra bagnata dal sangue dei martiri per la fede in Cristo», - ha detto il Primate della Chiesa di Gerusalemme.
«Vostra Santità! A nome del Sacro Sinodo del Patriarcato di Gerusalemme, a nome di tutto il nostro gregge, Vi auguriamo di essere un degno successore dei santi Cirillo e Metodio e che la grazia dello Spirito Santo vi dia la forza nel Vostro ministero. Dio Vi aiuti dal Santo Sepolcro. Cristo è risorto!», ha augurato il Patriarca di Gerusalemme al Primate della Chiesa ortodossa russa.

L’ordine di San Vladimir a Teofilo III
Nel giorno della memoria dei santi isoapostoli Cirillo e Metodio, il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha conferito a Sua Beatitudine il Patriarca Teofilo III l’ordine del Santo Principe Vladimir, I grado, nella sala del Trono della Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca.
La più alta onorificenza della Chiesa ortodossa russa è stata assegnata anche ai membri della delegazione della Chiesa di Gerusalemme.
«Recentemente, abbiamo effettuato la riforma del sistema di assegnazione della maggior parte dei premi della Chiesa. Voi siete i primi a ricevere questo ordine nel rispetto delle tradizioni della Rus’ prima della rivoluzione. Oggi i premi sono le riproduzioni fedeli degli ordini dell’Impero Russo, realizzati con lo stesso metallo che veniva usato durante il regno del monarca, e hanno lo stesso disegno. Essi esprimono il nostro profondo amore per Voi, il riconoscimento delle Vostre opere, sia di Vostra Beatitudine che dei venerabili confratelli», - ha detto, in particolare, il Patriarca Kirill.
Nel ringraziare, Sua Beatitudine il Patriarca Teofilo ha dichiarato: «Vostra Santità, i premi ricevuti oggi dalle vostre mani li custodiremo come un sigillo dei nostri rapporti».
Poi il Patriarca di Gerusalemme ha incontrato nella Cattedrale di Cristo Salvatore il primo ministro della Federazione Russa Dmitrij Medvedev.

Il monumento al Patriarca Ermogene
Il 25 maggio, nel primo centenario della glorificazione del santo martire Ermogene, Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ (1606-1612), si è tenuta al Giardino di Alessandro, vicino alle mura del Cremlino, la cerimonia di inaugurazione del monumento al santo martire, cui hanno partecipato il Patriarca Teofilo III e il Patriarca Kirill.
Sull’area di fronte al monumento, i Primati della Chiesa di Gerusalemme e della Chiesa ortodossa russa hanno incontrato il capo dell’Amministrazione del Presidente della Federazione Russa Sergej Ivanov e l’amministratore delegato del Presidente della Federazione Russa Vladimir Kozhin.
Sua Beatitudine il Patriarca Teofilo, Sua Santità il Patriarca Kirill, Sergej Ivanov e Vladimir Kozhin si sono avvicinati al monumento e tutti insieme hanno tirato la corda per sollevare il telo dal monumento.
Il Primate della Chiesa russa ha benedetto il monumento. Sono state tenute preghiere per tutti coloro che hanno lavorato alla costruzione di questo monumento in onore e in memoria del martire Ermogene, che ha sacrificato la sua vita per la fede ortodossa e la Patria durante il Periodo dei Disordini. Nel marzo 1611, i polacchi lo arrestarono, imprigionandolo nei sotterranei del monastero Čudov, nel Cremlino di Mosca. Venne privato del cibo fin quando morì il 17 febbraio 1612. Fu canonizzato il 12 maggio 1913.
Al termine della cerimonia, Sua Santità il Patriarca Kirill ha rivolto ai presenti un breve discorso sull’importanza della figura del Patriarca Ermogene nella storia della Santa Rus’.
Sergej Ivanov ha letto il messaggio del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin: «Saluto i partecipanti alla cerimonia di inaugurazione del monumento al Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Ermogene.
Il Patriarca Ermogene è una delle figure più grandi, più luminose della storia russa, un vero patriota e asceta. La sua parola di pastore, la fede indomita, hanno in gran parte determinato il destino del Paese in un’epoca drammatica, quella del Periodo dei Disordini. Nei tempi più difficili per la Russia, egli si è rivoltò alla sua nazione con un fervente appello all’unità, a raccogliere le forze per respingere il nemico e proteggere la terra russa. Il suo esempio personale, il coraggio e la sua forza d’animo hanno ispirato tutti ad agire.
Il suo appello è stato ascoltato ed è stato radunato il popolo per liberare Mosca e tutta la Rus’ dagli invasori, per riprendere e rafforzare il potere. La vittoria nel Periodo dei Disordini è stata raggiunta non solo con la forza delle armi, ma anche con la forza dello spirito, la forza dell’unità e con il grande amore per la Patria.
L’evento di oggi è altamente simbolico. La costruzione del monumento al Patriarca Ermogene è un esempio della collabora-
zione creativa e costruttiva tra Stato, società e Chiesa ortodossa russa.
Voglio esprimere la mia profonda gratitudine al Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill per il suo enorme contributo a questa nobile causa, per la sua sincera preoccupazione a salvare la nostra comune memoria storica, il nostro ricco patrimonio culturale e spirituale.
Sono convinto che per poter andare avanti con successo, abbiamo bisogno di rafforzare il legame con il passato, fare riferimento più spesso alle nostre radici, mantenere vivi i nomi dei nostri eroi nazionali e rimanere fedeli ai valori morali, che ci sono stati lasciati in eredità».
Il Patriarca Ermogene fu il secondo Patriarca della Chiesa ortodossa russa (1606-1612) dopo l’istituzione del Patriarcato di Mosca nel 1589 e il suo ingresso nella Pentarchia. La sua figura è legata anche al ritrovamento dell’icona della Madre di Dio di Kazan’ nel 1579, quando era vescovo di Kazan’.

Visita a Sergiev Posad
Il 26 maggio, il Patriarca di Gerusalemme e di tutta la Palestina ha visitato la Laura della Santa Trinità di San Sergio e l’azienda artistica «Sofrino» della Chiesa ortodossa russa.
Alle porte del monastero Sua Beatitudine ha incontrato il vicario della Laura, arcivescovo Feognost di Sergiev Posad, e il decano del monastero, archimandrita Pavel (Krivonogov), insieme alla fraternità monastica.
Il Patriarca ha visitato la Cattedrale della Santa Trinità, dove ha venerato le reliquie di San Sergio e i santuari presenti nella Camera Serapione. Poi il Primate della Chiesa di Gerusalemme è andato alla chiesa del refettorio, dove ha preso parte alla Divina Liturgia. Presso l’altare, il Patriarca ha incontrato il rettore delle Scuole teologiche di Mosca, l’arcivescovo Evgenij di Vereya, presidente del comitato per l’istruzione della Chiesa ortodossa russa.
La delegazione della Chiesa di Gerusalemme, che accompagnava il Patriarca, ha deposto una corona di fiori al monumento al Patriarca Pimen (1971-1990) nei pressi dell’azienda «Sofrino» e ha cantato «Eterna memoria» al defunto Primate della Chiesa russa.

Anniversario di San Pietroburgo
Il 27 maggio 2013 segna il 310° anniversario della fondazione della Città sulla Neva, la Capitale del Nord della Russia.
I Primati della Chiesa di Gerusalemme e della Chiesa ortodossa russa si sono diretti verso l’edificio storico del Santo Sinodo e del Senato. All’ingresso dell’edificio, che ospita la biblioteca presidenziale Boris Eltsin, Sua Beatitudine il Patriarca Teofilo e Sua Santità il Patriarca Kirill hanno incontrato il direttore generale della biblioteca A.P. Vershinin.
Nella chiesa dei Santi Padri dei Sette Concili Ecumenici, i Primati hanno tenuto una solenne preghiera, durante la quale il coro della chiesa, diretto dal diacono Nikolaj Botkin, ha eseguito i canti in slavo ecclesiastico e in greco.
Al termine del servizio, Sua Santità il Patriarca Kirill ha detto in particolare: « Vorrei dare un caloroso benvenuto a tutti voi in questo luogo storico della capitale del Nord della Russia.
Siamo nel tempio dei Santi Padri dei Sette Concili Ecumenici. Questo tempio storico ha ospitato il Sacro Sinodo e il governo dell’Impero russo. Dopo l’istituzione del Sinodo dei Vescovi nel 1721, in questo tempio sono avvenute le nomine dei vescovi. Si può dire che questo tempio è stata la fonte di tutti i vescovi della Chiesa ortodossa russa per quasi duecento anni.
Dopo la rivoluzione, il Sinodo è stato eliminato e l’edificio è stato espropriato. Per molto tempo ha ospitato l’Archivio di Stato. Prima della rivoluzione, in questo edificio c’erano solo il Santo Sinodo e il Senato dell’Impero russo.
Diversi anni fa, il presidente russo Vladimir Putin ha avviato il restauro di tutto questo vasto complesso, in modo da ospitare varie istituzioni. C’è stato un accurato restauro del palazzo, sono stati scoperti dipinti e sono stati restaurati gli interni. Oggi l’edificio, nel centro della Capitale del Nord, ospita la Corte Costituzionale della Federazione Russa, il Sacro Sinodo della Chiesa ortodossa russa e la Biblioteca di Boris Eltsin - il primo presidente della Federazione Russa.
Guardiamo a questo edificio con particolare emozione, perché qui sono state prese decisioni vitali per la Chiesa in tutto il periodo sinodale. E siamo particolarmente lieti che questo edificio oggi ospita il Sacro Sinodo della Chiesa ortodossa russa. Questo fatto ha determinato che la capitale del Nord della Russia fosse anche la capitale del Sinodo.
Sono molto lieto che il Vostro pellegrinaggio alla Palmira del Nord, a San Pietroburgo, inizia da questo luogo santo. Benedetto colui che viene nel nome del Signore!».
Sua Beatitudine il Patriarca di Gerusalemme ha ringraziato il Patriarca Kirill e ha dichiarato: «Noi, ministri del Santo Sepolcro, siamo arrivati da Gerusalemme. Il Santo Sepolcro è il luogo dove ha avuto origine la Vita del Capo della vita e della morte. I nemici del Signore hanno fatto ripetuti tentativi per distruggere la memoria di questo luogo santo. Come sapete, ad un certo punto, sono state messe le statue degli antichi dei dell’Olimpo. Oggi il luogo dove un tempo sorgevano queste statue è fonte di vita, di grazia e di benedizione. Il vivificante Santo Sepolcro non è confinato entro le mura di Gerusalemme, ma si estende a tutto l’universo, dove sono stati gettati i semi della fede e dove sono stati eretti altari in nome di Dio. Allo stesso modo, il tempio dove siamo ora è il sepolcro vuoto del Signore, che molti hanno umiliato e cercato di distruggere».
Secondo Sua Beatitudine, dalle persecuzioni che la Chiesa ha subìto nella città santa di Gerusalemme, come anche la Chiesa russa, «dal sangue dei martiri versato per amore di Cristo sono nate chiese e anche edifici come questo».
«Oggi noi siamo in questo luogo sacro e siamo partecipi della storia e della missione pastorale della Chiesa ortodossa russa!», - ha testimoniato Sua Beatitudine il Patriarca Teofilo.

Grande consacrazione a Kronstadt
Nel giorno della memoria del santo principe Dimitrij di Uglič e Mosca, il 28 maggio Sua
Beatitudine il Patriarca di Gerusalemme e di tutta la Palestina Teofilo III e Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill hanno visitato la città di Kronstadt, dove hanno tenuto il rito della grande consacrazione della Cattedrale di San Nicola al termine del restauro, e hanno celebrato la Divina Liturgia nella chiesa appena consacrata.
Al mattino, Sua Beatitudine il Patriarca Teofilo è arrivato al monastero stavropigiale di San Giovanni sul fiume Karpovka - la residenza ufficiale del Primate della Chiesa russa durante le sue visite a San Pietroburgo.
Nella chiesa inferiore, dove c’è la tomba di san Giovanni di Kronstadt, consacrata in onore del profeta Elia e della santa regina Teodora, Sua Beatitudine il Patriarca Teofilo e Sua Santità il Patriarca Kirill hanno pregato e venerato le preziose reliquie di San Giovanni di Kronstadt.
Poi, i Primati della Chiesa di Gerusalemme e della Chiesa ortodossa russa sono andati a Kronstadt, dove nella piazza dell’Ancora, di fronte alla chiesa principale della Marina Russa - la Cattedrale del Mare di Kronstadt - sono stati accolti dai soldati schierati in fila, tra cui i marinai di tutte e quattro le flotte e la flottiglia del Mar Caspio, con le loro bandiere militari.
Alla porta occidentale della Cattedrale, i Primati hanno incontrato il plenipotenziario del Presidente della Federazione Russa nel Distretto Federale Centrale Alexander Beglov, il plenipotenziario del Presidente della Federazione Russa nel Distretto Federale nord-occidentale Vladimir Bulavin, il governatore di San Pietroburgo Georgij Poltavchenko, il comandante in capo della Marina militare della Federazione Russa, ammiraglio Viktor Čirkov.
Sua Beatitudine il Patriarca Teofilo e Sua Santità il Patriarca Kirill hanno tenuto il rito della grande consacrazione della Cattedrale del Mare e hanno celebrato la Divina Liturgia.
Hanno concelebrato con Sua Beatitudine e Sua Santità il metropolita di San Pietroburgo e Ladoga Vladimir, il metropolita di Krutitsij e Kolomna Juvenalij, il metropolita di Astana e Kazakistan Alexander, il metropolita di Saransk e Mordovia Varsonofij, cancelliere del Patriarcato di Mosca, il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, il vescovo Amvrosij di Peterhof, rettore delle Scuole teologiche di San Pietroburgo, il vescovo di Vyborg e Priozersk Ignatij, presidente del Dipartimento sinodale per la gioventù, il vescovo di Carskoe Selo Markell, il vescovo Sergij di Solnechnogorsk, capo della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca, il vescovo Tikhon di Podolsk, presidente del Dipartimento economico e finanziario del Patriarcato di Mosca, il vescovo di Kronstadt Nazarij, vicario del monastero della Santa Trinità di Alexander Nevskij, il vescovo di Tikhvin e Lod Pole Mstislav, il vescovo di Gatchina e Luga Mitrofan, l’archimandrita Isidor (Minaev), capo della missione ecclesiastica russa a Gerusalemme, l’arciprete Alexander Ageikin, rettore della cattedrale dell’Epifania a Mosca, l’arciprete Pavel Krasnotsvetov, rettore della Cattedrale di Kazan a San Pietroburgo, l’arciprete Sviatoslav Miller, rettore della Cattedrale del Mare di Kronstadt, l’arciprete Bogdan Soyko, rettore della Cattedrale del Mare di San Nicola e dell’Epifania a San Pietroburgo, il clero della diocesi di San Pietroburgo.
Tra i concelebranti c’erano i membri della delegazione ufficiale della Chiesa di Gerusalemme.
Hanno pregato presso l’altare i rappresentanti della Chiesa ortodossa di Grecia - il segretario generale della metropolia di Salonicco, igumeno del monastero di Santa Teodora a Salonicco, archimandrita David (Tziumakos), e il rettore della chiesa di San Demetrio di Salonicco, archimandrita Jakob (Athanasiou).
Al servizio hanno partecipato il ministro della cultura della Federazione Russa Vladimir Medina, il plenipotenziario del Presidente della Federazione Russa nel Distretto Federale Centrale Aleksandr Beglov, il plenipotenziario del Presidente della Federazione Russa nel Distretto Federale nord-occidentale Viktor Bulavin, il governatore di San Pietroburgo Georgij Poltavchenko, il governatore della regione di Leningrado Aleksandr Drozdenko, il comandante in capo della Marina militare della Federazione Russa, ammiraglio Viktor Čirkov, i comandanti della Flotta: del Pacifico - viceammiraglio S.I. Avakyants, del Baltico - viceammiraglio V.P. Kravchuk, del Mar Nero - viceammiraglio A.V. Vitko, della Flottiglia del Caspio - viceammiraglio S.G. Alekminsky, nonché il presidente del Consiglio di fondazione del programma «Cultura spirituale e morale delle giovani generazioni in Russia» Svetlana Medvedeva, i membri del Consiglio di amministrazione della Cattedrale di Kronstadt, i membri della Commissione per la decorazione artistica della Cattedrale, i restauratori, gli artisti, i costruttori, che hanno partecipato alla rinascita del santuario di Kronstadt.
Durante il servizio ha cantato il coro della Cattedrale di Sant’Isacco di San Pietroburgo, diretto da Lev Dunaev.
La solenne celebrazione è stata trasmessa sui canali televisivi della città di San Pietroburgo e sui monitor installati all’interno del tempio e sulla Piazza dell’Ancora.
Al termine della Liturgia, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill si è rivolto ai presenti con la parola Primaziale.
Il Primate della Chiesa russa ha salutato il Patriarca Teofilo e lo ha ringraziato «per il servizio sacrificale alla Chiesa ortodossa nella Città Santa, per la cura dei pellegrini della Santa Rus’ in Palestina, per l’amore alla Chiesa russa e al nostro popolo», e in memoria della Liturgia ha presentato a Sua Beatitudine l’icona della Madre di Dio di San Teodoro - una copia dell’immagine storica della Fedorovskaya, dinanzi alla quale il principe Mikhail Fëdorovič Romanov venne convocato al trono di Mosca il 14 marzo 1613 nel monastero Ipatiev di Kostroma.
Come dono alla Cattedrale, Sua Santità ha presentato l’icona della Resurrezione di Lazzaro e una cazzuola, appartenuta a San Giovanni di Kronstadt quando ha compiuto il rito della posa della prima pietra della Cattedrale del Mare di Kronstadt il 1 (14) settembre 1902. A nome dei benefattori, sono stati trasferiti alla Cattedrale un frammento delle reliquie di San Nicola di Myra e l’olio benedetto dalla città di Bari, una copia delle lampade che si trovano nella cripta della Basilica di San Nicola a Bari, un frammento delle reliquie dei Dodici Apostoli, e una particella della Santa Croce. A tutti i partecipanti alla Liturgia sono state distribuite piccole icone di San Nicola il Taumaturgo con la benedizione del Patriarca.
Sua Beatitudine il Patriarca Teofilo ha donato alla Cattedrale una Croce in madreperla, benedetta alla fonte sempre viva del Santo Sepolcro. Poi ha detto: «Con la benedizione del Buon Dio, in questi giorni siamo impegnati nella visita di pace alla fraterna Chiesa autocefala ortodossa russa, abbiamo avuto l’onore dell’ospitalità di Vostra amata Santità e dei vostri dipendenti. Inoltre, abbiamo sperimentato la gioia, la festa e il conforto fraterno della Divina Liturgia nella Cattedrale Patriarcale della Dormizione, con la partecipazione di numerosi vescovi nel giorno della festa degli illuminatori degli Slavi - i Santi Cirillo e Metodio. In questo giorno, Voi avete festeggiato anche il Vostro onomastico.
I doni di grazia e di amore del nostro Dio continuano a riversarsi incessantemente su di noi oggi in occasione della visita in questa storica e bella città di Kronstadt.
Questa città è stata onorata della presenza e dell’opera di San Giovanni, detto di Kronstadt. Questo santo è percepito dalla coscienza del popolo della Chiesa ortodossa come il più grande rappresentante del clero parrocchiale russo e fine predicatore, le sue parole hanno trasmesso amore a migliaia di fedeli. Egli ha fornito assistenza a migliaia di persone rifiutate dalla società, ha scritto libri basati sulla sua esperienza personale, è stato un interprete originale della Liturgia, del digiuno, è stato catechista, insegnante, ha insistito sulla necessità della comunione frequente. San Giovanni è stato fautore della Preghiera di Gesù, è stato colui che ha ricevuto da Dio il dono dei miracoli, e, di conseguenza, per l’intercessione presso il Trono di Dio, gli abitanti di questa città ricevono tutto il Suo aiuto.
In occasione di questo evento storico e gradito a Dio, qual è la consacrazione del tempio in questa città, dedicato alla memoria del nostro Santo Padre Nicola, arcivescovo e Taumaturgo di Myra, e della nostra comunione in Cristo presso l’altare, noi auguriamo a Vostra Santità, così come all’amato fratello in Cristo, il metropolita di San Pietroburgo e Ladoga Vladimir, agli arcipastori, al clero e al devoto popolo russo, la grazia del Cristo risorto e del suo vivificante Santo Sepolcro per intercessione della Santissima Madre di Dio e di tutti i santi, così come di San Giovanni di Kronstadt e di altri, come il nostro Santo Padre Nicola, Taumaturgo di Myra, ed esprimiamo la nostra gratitudine per i doni di amore fraterno e di ospitalità che in questi giorni abbiamo generosamente ricevuto da Vostra Santità.
Vostra Santità, amato fratello nel Signore e concelebrante, a nome mio e dei membri della nostra delegazione, della Confraternita del Santo Sepolcro, così come del nostro gregge che vive in Palestina, vogliamo ringraziare Dio ed esprimere la meraviglia e l’entusiasmo per l’evento di oggi. Siamo stati partecipi del Corpo e del Sangue del Signore nostro Gesù Cristo, ma anche testimoni di una fede forte e viva del popolo russo. Quindi abbiamo tutto il diritto e la ragione, vedendo la grandezza della fede manifestata oggi, di esclamare: «Cristo è risorto!».
Vogliamo assicurarVi che tornando nella Città Santa di Gerusalemme, porteremo con noi questa bella icona della Madre di Dio, che
è la Madre della Chiesa, in modo che l’icona ci ricorda che la Madre di Dio è la Madre di tutti noi e ci unisce tra noi.
Vorrei anche assicurarVi che tornando in Patria, diventeremo precursori di quello che abbiamo visto e sentito durante il nostro
pellegrinaggio in Russia, come la visita in questo tempio sacro della città.
Cristo risorto dai morti, nostro vero Dio, attraverso le preghiere della Purissima Madre di Dio, da noi tutti venerata in modo particolare, di San Nicola, Taumaturgo di Myra, e di altri santi come il nostro padre Giovanni di Kronstadt, Vi conceda la forza fisica e spirituale per poter continuare per tanti anni ancora il Vostro ministero pastorale».
In considerazione dell’attenzione per l’opera di restauro della Cattedrale di Kronstadt, Sua Santità il Patriarca Kirill ha conferito i premi della Chiesa ad un certo numero di benefattori e fiduciari. Aleksandr Beglov è stato insignito dell’ordine di San Sergio di Radonež, I grado.
Il Patriarca ha anche ricordato «le persone di San Pietroburgo che hanno preso parte al finanziamento del restauro della chiesa».
Poi, nella Piazza dell’Ancora si è svolta la solenne parata delle truppe della Marina militare della Federazione Russa: la guardia d’onore del distretto militare occidentale, gli studenti delle classi superiori degli ufficiali della Marina militare, la flotta del Pacifico, del Mare del Nord, del Mar Baltico, del Mar Nero e la flottiglia del Mar Caspio, i cadetti del Corpo Navale di Kronstadt e gli allievi della Scuola Navale «Pavel Nakhimov». La parata è stata guidata dal viceammiraglio L.V. Sukhanov.

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Sua Sua Beatitudine il Patriarca Teofilo III


Mosca Mosca - Colloquio di lavoro tra Sua Beatitudine Teofilo III e Sua Santità Kirill


Mosca Mosca - Servizio di preghiera dinanzi al monumento dei Santi Cirillo e Metodio


Ordine Ordine di San Vladimir


Mosca Mosca - Monumento al martire Ermogene


San San Pietroburgo - Sua Santità Kirill e Sua Beatitudine Teofilo III nella sala del Sinodo


Kronstadt Kronstadt - Cattedrale di San Nicola


Kronstadt Kronstadt - Parata della Marina militare