Concerto sulla Piazza Rossa. «Ecco il racconto degli anni passati»
Un grande concerto si è tenuto a Mosca sulla Piazza Rossa il 25 luglio 2013, per commemorare il 1025° anniversario del Battesimo della Rus’. L’evento musicale ha avuto come titolo «Santa Rus’, salva la fede ortodossa!».
Al concerto hanno preso parte Sua Beatitudine Teodoro II, Patriarca di Alessandria e di tutta l’Africa, Sua Beatitudine Teofilo III, Patriarca della Città Santa di Gerusalemme e di tutta la Palestina, Sua Santità Kirill, Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, Sua Santità e Beatitudine Elia II, Catholicos-Patriarca di tutta la Georgia, Sua Santità Ireneo, Patriarca della Serbia, Sua Santità Neofita, Patriarca della Bulgaria, Sua Beatitudine Crisostomo II, Arcivescovo di Nuova Giustiniana e di tutta Cipro, Sua Beatitudine Savva, Metropolita di Varsavia e di tutta la Polonia, Sua Beatitudine Ticone, Metropolita di tutta l’America e il Canada, il Metropolita Emmanuel di Gallia - del Patriarcato di Costantinopoli, il Metropolita Antonios del Messico, America Centrale, Caraibi e Venezuela - del Patriarcato di Antiochia, il Metropolita Iosef di America occidentale - del Patriarcato rumeno, il Metropolita Prokopios di Filippos, Neapolis e Fasos - della Chiesa ortodossa greca, il Metropolita Ioannos di Korchin - della Chiesa ortodossa albanese, l’Arcivescovo Rostislav di Prešov - della Chiesa ortodossa ceca e slovacca, il Metropolita di Krutitsij e Kolomna Juvenalij, il cancelliere del Patriarcato di Mosca, Metropolita di Saransk e Mordovia Varsonofij, il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, Metropolita Hilarion di Volokolamsk, il segretario esecutivo del consiglio patriarcale per la cultura, archimandrita Tikhon (Shevkunov), il presidente del Dipartimento sinodale per la Chiesa e la società, arciprete Vsevolod Chaplin,
il capo dell’Ufficio del Presidente della Federazione Russa per la politica interna O.V. Morozov, il ministro della cultura della Federazione Russa V.R. Medina, il presidente del Dipartimento sinodale per l’informazione V.R. Legojda, il presidente delle «Ferrovie Russe» e del consiglio di fondazione del Fondo di Sant’Andrea V.I. Yakunin, le delegazioni delle Chiese ortodosse locali, i vescovi e il clero della Chiesa ortodossa russa.
Prima di dare inizio al concerto è stato eseguito l’inno russo, quindi è stato presentato il prologo teatrale «Ecco il racconto degli anni passati». Sullo schermo sono state proiettate le immagini delle icone di Cristo Salvatore, della granduchessa Olga e del santo principe Vladimir, nonché degli affreschi storici e dei dipinti che raccontano il Battesimo della Rus’.
Al termine del prologo, sono stati invitati a salire sul palco Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill e il capo dell’Ufficio del Presidente della Federazione Russa per la politica interna O.V. Morozov.
Sua Santità il Patriarca Kirill ha salutato il numeroso pubblico e ha detto: «Con grande gioia accolgo tutti voi oggi sulla Piazza Rossa, nel giorno in cui il nostro Paese e i Paesi fratelli di Ucraina e Bielorussia celebrano il 1025° anniversario del Battesimo della Rus’.
Che cos’è questo evento? Qual è il suo significato? Per noi, persone del XXI secolo, è difficile immaginare cosa sia accaduto allora - com’è difficile anche solo immaginare l’aspetto delle persone, la loro cultura, la loro vita e le loro abitudini. Ma perché noi sappiamo che è stato un grande evento? Lo sappiamo indirettamente - attraverso la Storia della nostra nazione, attraverso tutte le cose che sono successe a noi.
Milleventicinque anni fa sono state gettate le basi della vita spirituale e culturale della nostra nazione. I nostri antenati hanno accolto la fede cristiana e con essa il sistema dei valori morali, la cui forza è tale che nessuna vicissitudine storica è stata in grado di distruggerla. È stata posta una solida base su cui si è sviluppato il corpo unico della Rus’. E mentre viviamo in Paesi diversi, il fondamento spirituale rimane comune e unisce i cittadini della Russia, così come tutti i nostri fraterni popoli slavi.
Siamo spiritualmente e culturalmente uniti perché abbiamo una base comune. Nel corso della storia ci sono stati tentativi di indebolire questo fondamento e persino di distruggerlo. Forze enormi hanno lavorato per far accadere questo. Ma non ha funzionato! E oggi a Mosca e in altri Paesi le persone ricordano con gratitudine l’evento di milleventicinque anni fa e capiscono l’importanza di questo anniversario per il nostro tempo. Noi siamo un unico popolo, siamo solidali tra noi, proprio perché milleventicinque anni fa sono state gettate le basi della nostra comunità.
Credo che questo fondamento non sarà mai distrutto. Ma dipenderà da tutti voi, dal nostro popolo, che deve avere la capacità di proteggere ciò che ci è caro, di costruire la propria vita su questo fondamento, la cui forza è stata tramandata per secoli. E se sarà così, la Russia sarà forte e prospera, l’Ucraina sarà forte e prospera, la Bielorussia sarà forte e prospera, e tutti insieme saremo una grande famiglia spirituale, saremo legati da grandi vincoli.
Celebrando il 1025° anniversario del Battesimo della Rus’ non solo guardiamo al passato ma anche al futuro. La comprensione della Storia è un fattore che è in grado di determinare il nostro futuro. E oggi, ieri, e tutti i giorni prego e prego affinché il Signore rivolga la Sua misericordia sulla Rus’ storica, sui Paesi che la compongono, sul popolo russo. E credo che la grazia di Dio ci aiuterà a costruire una vita prospera.
Complimenti a tutti voi, miei cari!».
Poi, il capo dell’Ufficio per la politica interna del Presidente della Federazione Russa O. Morozov ha letto il messaggio del Presidente Vladimir Putin: «Mi congratulo cordialmente con tutti voi per il 1025° anniversario del Battesimo della Rus’.
L’adozione del cristianesimo è stato un punto di svolta per il destino del nostro Paese, rendendolo parte integrante della civiltà cristiana, ha contribuito alla sua trasformazione in una grande potenza mondiale. L’Ortodossia ha dato alla Rus’ un forte impulso allo sviluppo, alla cultura, all’istruzione e alla formazione. Essa ha risvegliato un’enorme forza e la creatività, ha ispirato nelle opere e ha sostenuto nelle prove. E la Chiesa ortodossa russa è sempre stata con il suo popolo.
Oggi, nel suo ministero responsabile, aiuta milioni di persone a trovare la fede nella bontà, nella misericordia, nell’immutabile verità della dottrina cristiana. Il suo lavoro poliedrico, la cura costante per il miglioramento morale e l’adozione dei valori tradizionali, la posizione responsabile su molte questioni urgenti del nostro tempo sono importanti per la Russia. Un instancabile impegno pastorale è l’unità del popolo.
Noto anche lo speciale ruolo creativo del Patriarcato di Mosca nel rafforzare la cooperazione internazionale per lo sviluppo del dialogo costruttivo con le Chiese ortodosse locali.
Auguro a Voi, Vostra Santità, ai cari partecipanti e agli ospiti intervenuti alla celebrazione del 1025° anniversario del Battesimo della Rus’ la pace, la prosperità e tutto il meglio».
Durante il concerto sono stati eseguiti i canti «O terra russa», «Quanti di noi, non russi in Russia» (canti popolari della Federazione Russa), «Ai confini del mondo» (circa il lavoro missionario della Chiesa ortodossa russa in Siberia) e il «Trionfo dell’Ortodossia».
Il concerto si è concluso con l’esecuzione dell’inno dedicato al primo zar della dinastia dei Romanov di Mikhail Glinka: «Slav’sja, slav’sja, naš russkij Car», «Gloria, gloria al nostro zar russo», «Bože, Bože, ljubi Carja, Bože proslav Carja», «Signore, Signore, ama lo zar, Signore, dà gloria allo zar», divenuto quasi un inno nazionale.
Lo spettacolo di fuochi pirotecnici ha concluso la solenne manifestazione.
La Piazza Rossa (in russo: Krasnaja ploščad’) è la piazza principale di Mosca. È adiacente al muro orientale del Cremlino, sede istituzionale del Presidente della Federazione Russa. La piazza separa il Cremlino da uno storico quartiere di mercanti, conosciuto come Kitaj-gorod. Dato che le principali vie di Mosca nascono da qui e vanno in ogni direzione, divenendo poi autostrade una volta fuori dalla città, la Piazza Rossa è considerata la piazza centrale di Mosca e di tutta la Russia.
Il nome «Piazza Rossa» deriva dall’aggettivo russo krasnaja, femminile di krasnji, «bello», che significa sia «rossa» sia, in passato, «bella»: l’aggettivo fu originariamente applicato con il significato di «bella» solo alla Cattedrale di San Basilio, e successivamente esteso alla piazza in cui essa sorgeva. Si ritiene che la piazza abbia acquisito il suo nome attuale nel XVII secolo.
Piazza Rossa di Mosca e di tutta la Russia.
Mosca - Il palco allestito per il concerto. Sullo sfondo, la Cattedrale di San Basilio.
Mosca - Il concerto «Santa Rus’, salva la fede ortodossa!».