«Nessun confine potrà mai dividere la nostra storia». Lukashenko incontra i Primati e i gerarchi delle Chiese ortodosse

Il Presidente della Bielorussia Aleksandr Lukashenko ha incontrato i Primati e i membri delle delegazioni delle Chiese ortodosse locali, arrivati a Minsk per celebrare il 1025° anniversario del Battesimo della Rus’. L’incontro si è tenuto il 29 luglio, nella Sala Bianca della Cattedrale di Tutti i Santi, costruita in memoria dei cittadini della Bielorussa vittime delle rivoluzioni, delle guerre e delle repressioni. Il giorno prima, è stata portata nella chiesa la croce di Sant’Andrea, dove è rimasta fino al 2 agosto.
Hanno preso parte alla riunione Sua Beatitudine Teodoro II, Patriarca di Alessandria e di tutta l’Africa, Sua Beatitudine Teofilo III, Patriarca della Città Santa di Gerusalemme e di tutta la Palestina, Sua Santità Kirill, Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill, Sua Santità Ireneo, Patriarca della Serbia, Sua Beatitudine Crisostomo II, Arcivescovo di Nuova Giustiniana e di tutta Cipro, Sua Beatitudine Savva, Metropolita di Varsavia e di tutta la Polonia, Sua Beatitudine Ticone, Metropolita di tutta l’America e il Canada, i gerarchi delle Chiese ortodosse locali, che sono stati invitati alla celebrazione, così come i membri del Sacro Sinodo della Chiesa ortodossa russa, il metropolita Filaret di Minsk e Slutsk, esarca patriarcale di tutta la Bielorussia, il metropolita Juvenalij di Krutitsij e Kolomna, il metropolita Vladimir di Chişinău e di tutta la Moldavia, il metropolita Aleksandr di Astana e Kazakistan, capo della circoscrizione metropolitana del Kazakistan, il metropolita Vikentij di Tashkent e Uzbekistan, capo della circoscrizione metropolitana dell’Asia Centrale, il metropolita Varsonofij di Saransk e Mordovia, cancelliere del Patriarcato di Mosca, il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca.
Il Presidente Lukashenko ha salutato gli ospiti giunti in terra di Bielorussia, sottolineando che la solenne concelebrazione dei capi e dei rappresentanti di tutte le Chiese ortodosse locali è stato uno degli eventi più significativi della vita del Paese e ha dimostrato l’enorme ruolo della spiritualità ortodossa nella vita della Bielorussia.
Il Presidente della Repubblica bielorussa ha osservato il ruolo particolare della Chiesa ortodossa russa nel mantenimento della pace e dell’armonia nella società e ha sottolineato l’importanza dei legami spirituali che uniscono le persone attraverso le frontiere. «La stessa fede, che è alla base della cultura slava, ci unisce e ci rende solidali l’un l’altro. Nessun confine è in grado di dividere l’unità profonda che deriva dalla nostra storia», - ha detto il Capo dello Stato.
«La scelta spirituale compiuta più di dieci secoli fa, oggi acquista un significato particolare, - ha dichiarato Lukashenko. E la nostra nazione bielorussa conserva tutt’oggi la fede ortodossa».
Il Presidente bielorusso ha preso atto con soddisfazione che tra l’autorità spirituale e secolare nel Paese si è stabilita una fruttuosa collaborazione, e ha espresso la speranza che al ritorno a casa, i Primati delle Chiese ortodosse «porteranno ai loro popoli la buona notizia della Russia Bianca, del rafforzamento della statualità e della sua spiritualità». Ha assicurato ai partecipanti alla riunione che la Bielorussia rimarrà sempre «la casa dove l’Ortodossia si svilupperà».
Sua Santità il Patriarca Kirill ha ringraziato il Presidente Lukashenko per le gentili parole rivolte alla Chiesa ortodossa. Sua Santità ha inoltre preso atto con apprezzamento dell’alto livello dei festeggiamenti in onore del 1025° anniversario del Battesimo della Rus’, che si sono svolti sul territorio della Bielorussia.
Il Primate della Chiesa russa ha detto che nei venticinque anni trascorsi dopo la celebrazione del 1000° anniversario del Battesimo della Rus’, ci sono stati molti eventi significativi che hanno interessato non solo la vita dei popoli dei Paesi slavi ma anche la vita della Chiesa. E oggi possiamo testimoniare
che la fede ortodossa è una forza spirituale, è il fondamento della vita della nazione.
Come ricordato dal Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill, il principe Vladimir ha compiuto la svolta storica di accogliere il cristianesimo. «... Nell’anima del principe Vladimir ci fu un vero e proprio colpo di stato, il vero cambiamento che lo ha trasformato come persona e, di conseguenza, ha cambiato l’intera Rus’ di Kiev».
«Il principe Vladimir è un esempio lampante di come una persona investita di autorità pubblica, responsabile per la nazione, correndo un grande rischio, ha raggiunto gli obiettivi che hanno determinato lo sviluppo del suo popolo e di tutti i popoli eredi della Santa Rus’» - ha detto il Patriarca Kirill.
Sua Santità Vladyka ha anche notato molti cambiamenti positivi che hanno avuto luogo in Bielorussia negli ultimi anni e il cambiamento in meglio nella vita delle persone. «Una volta in tutta la Bielorussia erano rimaste attive solo due chiese, tutta la vita religiosa era stata distrutta. Ma a poco a poco essa è rinata, soprattutto negli ultimi venticinque anni», - ha testimoniato Sua Santità, ringraziando il metropolita Filaret di Minsk e Slutsk, i vescovi, il clero, i religiosi e tutti i cristiani ortodossi della Bielorussia per questi buoni cambiamenti.
Rivolgendosi al Presidente della Bielorussia, il Patriarca Kirill ha detto: «Voi avete detto giustamente che il fondamento che è stato posto milleventicinque anni fa è comune a tutti i popoli, eredi del principe Vladimir e della Rus’ di Kiev. Questo fondamento comune è la cosa più importante che deve essere fatta valere in quanto è alla base della nostra cooperazione, perché i valori morali e spirituali duraturi sono la base sulla quale l’uomo non perde mai, ma vince perché è divenuto più forte. E siamo sicuri che se questo fondamento crescerà in futuro, nessun terremoto potrà distruggerlo. Questa costruzione resisterà alla prova del tempo».
Sottolineando i grandi cambiamenti che hanno avuto luogo in Bielorussia, Sua Santità il Patriarca Kirill ha ringraziato A.G. Lukashenko, la Chiesa ortodossa bielorussa e tutti coloro che stanno lavorando insieme per il bene del Paese.
Il Patriarca Kirill ha detto al Presidente della Bielorussia della bolla firmata dai capi delle Chiese ortodosse e deposta sul sito della chiesa più antica di Minsk, per commemorare la Liturgia nell’anno del Battesimo della Rus’. «Attraverso il contatto con questo luogo, attraverso questa bolla, firmata dai Primati delle Chiese ancora in vita, è come se unissimo il tempo. Il popolo bielorusso fu battezzato subito dopo il Battesimo di Kiev - dopo pochi anni da questo evento,
a Polotsk furono celebrati i battesimi e si sviluppò la vita ortodossa», - ha testimoniato Sua Santità. Egli ha espresso la speranza che la bolla, deposta nel terreno, ispiri l’un l’altro a compiere nuove opere e a ricostruire l’antica chiesa ortodossa.
Per commemorare il 1025° anniversario del Battesimo della Rus’, Sua Santità il Patriarca ha donato al Presidente della Bielorussia una scultura del santo principe Vladimir.
Sua Beatitudine Teodoro II ha ringraziato il Presidente della Bielorussia per la calorosa accoglienza. Nel suo intervento, Sua Beatitudine, in particolare, ha testimoniato che la visita dei Primati, in occasione del 1025° anniversario del Battesimo della Rus’, è la testimonianza vivente dell’unità, dei rapporti cordiali e della comprensione reciproca tra le Chiese ortodosse.
Al termine della riunione, il Presidente Lukashenko, il Patriarca Kirill e il Metropolita Filaret di Minsk e Slutsk hanno emesso il francobollo commemorativo per il 1025° anniversario del Battesimo della Rus’.
Dal 12 settembre al 9 dicembre 2013, nelle sale del Museo nazionale d’arte della Bielorussia, si terrà nella capitale bielorussa la mostra «Il mondo dell’Oriente ortodosso», con oltre sessanta icone del XVII-XX secolo.

Il Il Presidente della Bielorussia Aleksandr Lukashenko.


Minsk Minsk - Riunione nella Sala Bianca della Cattedrale di Tutti i Santi.


Minsk Minsk - I partecipanti all'incontro dinanzi alla chiesa di Tutti i Santi.