Messaggio del Patriarca Kirill sugli eventi in Ucraina
Il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha rivolto un appello alla Chiesa ortodossa russa in relazione agli eventi in Ucraina.
Dal 21 novembre 2013, a seguito della sospensione dell'accordo di associazione tra l'Ucraina e l'Unione Europea voluta dal Governo del presidente Yanukovych, migliaia di manifestanti, sostenuti dai principali partiti di opposizione, si sono riuniti in Piazza dell'Indipendenza Kiev per protestare contro il Presidente.
Dopo mesi di scontri, che hanno provocato la morte di oltre cento persone e più di mille feriti, il 22 febbraio Yanukovych è stato deposto dal nuovo parlamento, che non è riconosciuto come legittimo dalla Russia. Secondo il presidente Putin, quanto accaduto a Kiev e in Ucraina non è altro che un colpo di Stato incostituzionale e un sequestro militare del potere. A causa dell'impossibilità del metropolita di Kiev e di tutta l'Ucraina Vladimir a svolgere le funzioni di Primate per motivi di salute,
il Sacro Sinodo della Chiesa ucraina ha eletto come locum tenens della sede metropolitana il metropolita Onufrij di Chernovtsij e Bucovina.
Eminenti arcipastori e pastori, cari fratelli e sorelle - figli della Chiesa ortodossa russa!
Con emozione, dolore e preoccupazione osserviamo gli eventi a Kiev e in altre città ucraine. Kiev è la culla della grande civiltà ortodossa, che riunisce i popoli della Santa Rus’. Kiev è la fonte del nostro Battesimo, del quale abbiamo recentemente celebrato il 1025° anniversario insieme a tutte le Chiese ortodosse locali. Per me Kiev è una città particolarmente cara, è la città che ho visitato di frequente, una città che amo e conosco bene. È insopportabilmente doloroso sentire le notizie di molte vittime in questo luogo santo, di centinaia di feriti, di disordini
in varie regioni dell'Ucraina.
Tutta la nostra Chiesa multinazionale prega ardentemente per la pace in terra di Ucraina, per la cessazione della guerra civile. I nostri fratelli e sorelle in Ucraina stanno vivendo uno dei momenti più drammatici della loro storia. Da ciò che sta accadendo dipenderà il destino del popolo ucraino. Finora, grazie a Dio, è stato evitato lo scenario della guerra civile. Ma un tale scenario potrebbe essere ancora realizzato. Questo avverrà, e Dio non voglia, se le persone si allontaneranno dai Comandamenti dati da Dio e dal patrimonio cristiano dell’Ucraina, se i cittadini ucraini rinunceranno al rispetto della legge per se stessi e per gli altri.
Vorrei ringraziare i vescovi e i sacerdoti ucraini, che attraverso appelli e slogan di ogni tipo, hanno trovato la forza di sollecitare le parti belligeranti alla pace e all’amore fraterno, e coloro che difendono il diritto degli ucraini a vivere in armonia con la loro fede e pietà, la cui origine è il fonte battesimale di Kiev, che ha determinato lo sviluppo civile dei popoli della Santa Rus’.
Con tutto il cuore, in lutto per i morti, con la compassione per le loro famiglie e la vicinanza ai feriti, chiedo ai pastori e ai figli della Chiesa ortodossa russa di offrire preghiere al Signore Gesù Cristo e alla sua Madre Santissima. Preghiamo per il riposo dei fratelli e delle sorelle morti, per la guarigione dei malati e dei feriti, per la cessazione della discordia e della confusione in Ucraina, e che il Signore riveli a tutti noi lo spirito di amore, di pace, di perdono e di amore fraterno in Cristo!
+ Kirill
Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’
Kiev - Monumento al Santo Principe Vladimir, il Battista della Santa Rus'