«Sono venuto per portare la pace in Cristo». Prima visita ufficiale del Patriarca di Antiochia e di tutto l'Oriente

Si è svolta dal 25 al 30 gennaio 2014 la prima visita ufficiale di Sua Beatitudine il Patriarca di Antiochia e di tutto l'Oriente Giovanni X alla Chiesa ortodossa russa dopo la sua elezione al soglio patriarcale, il 17 dicembre 2012. Il Patriarcato di Antiochia è al terzo posto nell’ordine dei dittici delle Chiese ortodosse autocefali locali. La sua giurisdizione comprende Siria, Libano, Iraq, Kuwait e altri Paesi del Medio Oriente. La visita di Sua Beatitudine ha avuto come scopo il rafforzamento delle relazioni tradizionalmente amichevoli tra le Chiese ortodosse di Russia e di Antiochia.
La delegazione che ha accompagnato il Primate della Chiesa ortodossa antiochena era composta dal metropolita Basilios di Akkar, dal metropolita Efrem di Tripoli, dal rappresentante del Patriarca di Antiochia presso il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, arcivescovo Nifon di Filippopoli, dall’archimandrita Filippos (Yazeydzhi), dallo ieromonaco Parfenios (Allat), dall’arcidiacono Gerasimos (Kabbas) e da un certo numero di laici ortodossi.
Il 26 gennaio, il Patriarca Giovanni ha celebrato la Divina Liturgia insieme al Patriarca di Mosca e di tutta la Rus Kirill nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca. Entrambi i Primati hanno rivolto un appello congiunto ai partecipanti della Conferenza internazionale sulla Siria «Ginevra-2», che si è tenuta dal 22 al 31 gennaio a Montreux e a Ginevra.
Il 27 gennaio, Sua Beatitudine il Patriarca Giovanni X ha partecipato alla cerimonia di apertura della XXII edizione del forum «Letture di Natale».
Durante la visita a Mosca, il Patriarca di Antiochia ha avuto incontri con Sua Santità il Patriarca Kirill e con i rappresentanti della dirigenza statale della Federazione Russa, ha visitato la Laura della Santa Trinità di San Sergio e le scuole teologiche di Mosca, così come la Rappresentanza della Chiesa di Antiochia a Mosca e l'Ambasciata siriana in Russia.

Presso l'aeroporto «Vnukovo» di Mosca Sua Beatitudine il Patriarca Giovanni X ha incontrato il metropolita Juvenalij di Krutitsij e Kolomna,
il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca (Decr), l'arcivescovo Arsenij di Istra, primo vicario del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ a Mosca, il vescovo Tikhon di Podolsk, presidente del Dipartimento economico e finanziario del Patriarcato di Mosca, il vescovo Panteleimon di Nut-Zuevsky, presidente del Dipartimento sinodale per la carità e il servizio sociale, il vescovo Sava di Voskresenskij, vicario del monastero stavropigiale Novospasskij di Mosca, l'arciprete Nikolaj Balashov, vicepresidente del Decr, l'arciprete Igor Yakymchuk, segretario del Decr per le relazioni inter-ortodosse, l'igumeno Arsenij (Sokolov), rappresentante del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ presso il Patriarca di Antiochia e di tutto l'Oriente, il sacerdote Dimitry Krasnobaj, responsabile del protocollo presso il Decr, il diacono Fyodor Shulga, dipendente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne, e il clero di Mosca.
L’incontro ha visto anche la partecipazione dei rappresentanti delle Chiese ortodosse di Alessandria e di Gerusalemme presso il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, metropolita Athanasios di Kirinia e archimandrita Stefanos Dispirakis, così come dell’ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Repubblica araba siriana presso la Federazione Russa, Riad Haddad.
Il Primate della Chiesa di Antiochia ha raggiunto la residenza patriarcale e sinodale presso il monastero San Daniele di Mosca, dove è stato accolto dal Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' Kirill. I Primati delle due Chiese ortodosse si sono diretti nella chiesa di Tutti i Santi risplendenti in terra russa. Sua Beatitudine il Patriarca Giovanni X ha guidato un breve momento di preghiera, durante il quale Sua Santità il Patriarca Kirill ha pregato presso l'altare.
Al termine del servizio, Sua Santità il Patriarca Kirill ha rivolto parole di benvenuto a Sua Beatitudine il Patriarca Giovanni X: «Beatitudine, amato Fratello nel Signore e concelebrante presso il Trono di Dio! Sono lieto di darVi il benvenuto a Mosca. L’antica Chiesa di Antiochia è alle origini del cristianesimo in tutto il mondo, è nella Vostra Chiesa che i seguaci del Salvatore furono chiamati per la prima volta cristiani. L’idea che milioni di fedeli della Chiesa ortodossa russa hanno della Chiesa di Antiochia è legata a grandi santi come Sant’Ignazio di Antiochia, Sant’Efrem il Siro, San Giovanni Damasceno.
Il primo metropolita di Kiev e di tutta la Rus’ Michele I era originario della terra di Antiochia. L’elezione del Primate della nostra Chiesa alla dignità patriarcale fu approvata in occasione del Concilio di Costantinopoli negli anni 1590 e 1593, e ciò fu dovuto in gran parte al sostegno fornito dal Patriarca di Antiochia Gioacchino. Pertanto, la Rus’ ha sempre avuto un sentimento di amore e di gratitudine per l’antico Patriarcato di Antiochia. Nella città di Mosca, in tempi diversi, hanno compiuto la loro visita i Patriarchi di Antiochia Gioacchino V e Macario III, Gregorio e Alessandro III, Teodosio VI ed Elia IV, così come il Vostro predecessore, Sua Beatitudine il Patriarca di Antiochia e di tutto l’Oriente Ignazio IV.
La visita di Vostra Beatitudine avviene in un momento difficile per la Vostra Chiesa terrena: sulla Vostra terra, associata alle imprese di molti santi e dove si eleva la preghiera dei fedeli della Vostra Chiesa, oggi si sparge il sangue. Sappiamo di tante vittime innocenti, anche tra il Vostro gregge, a causa del terribile conflitto in Siria, e della sofferenza del Vostro popolo, e ciò suscita dolore nei nostri cuori. Mi auguro che durante le nostre conversazioni affronteremo questo argomento, che oggi è molto doloroso per tutta l’Ortodossia, e direi, soprattutto per il popolo russo.
Ecco perché il nostro popolo risponde con gioia alle chiamate per aiutare la Vostra Chiesa. Mi rallegro nel vedere con quanta gioia il nostro popolo aiuta le vittime del conflitto in Siria, il sentimento con cui è coinvolto in questa opera. Il programma della visita di Vostra Beatitudine e della venerabile delegazione in Russia è pieno di iniziative. Questa è la Vostra prima visita, e spero non l’ultima. Avrete modo di conoscere la vita della Chiesa russa, anche se in un tempo abbastanza breve. L’unica cosa che ci dispiace è che la visita avvenga durante l’inverno russo, che per Voi non è abbastanza familiare, ma, d’altra parte, è anche motivo per conoscere le condizioni climatiche estreme in cui vive il nostro popolo. Cercheremo di scaldare Voi con il nostro amore e i nostri sentimenti di affetto. Saluto cordialmente i venerabili vescovi che Vi accompagnano, il clero e i laici devoti, e a nome di tutta la nostra Chiesa cordialmente Vi dico: Benvenuti a Mosca e in Russia».
In risposta, il Primate della Chiesa di Antiochia ha ringraziato Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill per le gentili parole, piene di amore, sostegno e conforto. Sua Beatitudine il Patriarca Giovanni ha sottolineato: «Sono venuto qui in visita di pace. La mia pace è in Cristo, nato a Betlemme, luce dell’Universo per noi inaccessibile. Sono venuto a Voi per portare la pace di Cristo da quella terra in cui è spuntata l’alba del cristianesimo.
Questa terra è legata al Suo nome irreprensibile. Sono arrivato qui da Antiochia portando nel cuore le preghiere di ogni bambino, donna, anziano per Voi. Sono venuto dai luoghi vicino a Sidone e alla Galilea, dove Paolo ha trovato la strada giusta e fu battezzato. Sono venuto a Voi dal paese di Ignazio di Antiochia e dai luoghi limitrofi al monastero di San Simeone Stilita nei pressi di Aleppo, dalle gole di Santa Tecla a Maaloula. Sono venuto a Voi portando l’amore del popolo della nostra Chiesa, la sua fede viva. Sono arrivato oggi, portando nel mio cuore il dolore delle madri, i lamenti dei neonati e il dolore degli anziani a causa di ciò che sta accadendo in Siria e nella regione, fenomeno che è stato chiamato «primavera».
Sono qui per trasmettere l’amore di Antiochia e per ricambiare il vVstro amore e l’affetto dei miei fratelli in Russia. Sono qui insieme a voi, al fine di rivestirmi della Vostra pietà e di unire le mie preghiere alle preghiere dei Vostri figli, chiedendo al Bambino nella Grotta di donare alla Russia, al popolo fedele e allo Stato serenità, prosperità e benessere.
Sono qui in mezzo a Voi per condividere le Vostre esperienze e insieme a Voi condividere le esperienze del popolo della nostra Chiesa di Antiochia, perché tutti noi siamo il Corpo di Cristo.
Quando siete venuto in visita da noi, venerato Fratello, erano già iniziati i disordini nella nostra Patria. Preghiamo il Signore di mantenere la pace nel Vostro paese e di ristabilirla nel nostro, e di darci l’opportunità di accogliervi, quando il paese godrà della pace, affinché possiate incontrare il nostro meraviglioso popolo, che ora vive sotto la croce dolorosa, in attesa del Vangelo della Resurrezione e della ferma speranza dell’aiuto da parte del Signore Risorto.
Nelle nostre città e villaggi, la gente sente il suono delle tante campane che dalla Russia ci sono state inviate alla fine del XIX secolo; i nostri antenati le hanno innalzate come una sfida ai giorni pesanti e difficili. Queste campane oggi continuano a chiamare e sentiamo la dolce melodia delle voci fraterne ortodosse - voci che sono rivolte a tutti nella nostra Patria.
Santità, a nome della Chiesa di Antiochia, del suo Sinodo, di tutto il clero, dei religiosi e di tutti i fedeli Vi trasmetto il nostro amore. Che il Signore Vi mantenga in buona salute. Preghiamo per la Vostra Santa Chiesa e per l’amato popolo russo. Apprezziamo molto l’ottima iniziativa di aiutare il popolo della Siria, con il sostegno politico e gli aiuti umanitari.
Caro fratello! Senza timore possiamo affermare che queste campane suoneranno sempre e chiameranno quelli che sono vicini e quelli che sono lontani, che rimarremo nel nostro Oriente con le nostre speranze e le preghiere dei nostri fratelli, confidando nel Creatore di ogni anima, che sarà benedetto e glorificato per sempre. Amen».
Al termine del servizio, nella Sala del Trono della residenza patriarcale si è tenuto un incontro tra i Primati delle due Chiese ortodosse.

Riunione tra i due Patriarchi
All’incontro hanno partecipato, per la Chiesa di Antiochia, i membri della delegazione che ha accompagnato Sua Beatitudine il Patriarcadi Antiochia e di tutto l’Oriente Giovanni X, mentre la Chiesa ortodossa russa era rappresentata dal metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca (Decr), dal vescovo Sergij di Solnechnogorsk, capo della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca, dal vescovo Panteleimon di Orechovo-Zuevo, presidente del Dipartimento sinodale per le opere di carità e il servizio sociale della Chiesa, dall’archimandrita Aleksij (Polikarpov), vicario del monastero San Daniele di Mosca, dall’arciprete Nikolaj Balashov, vicepresidente del Decr, dall’arciprete Igor Yakymchuk, segretario del Decr per le relazioni inter-ortodosse, dall’igumeno Arsenij (Sokolov), rappresentante del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ presso il Patriarca di Antiochia e di tutto l’Oriente, e dal diacono Feodor Shulga, funzionario del Decr.
Sua Santità il Patriarca Kirill ha dato al Primate della Chiesa di Antiochia il benvenuto presso il monastero San Daniele, centro spirituale della Chiesa ortodossa russa, congratulandosi con Sua Beatitudine Giovanni X per la sua elezione al trono dell’antica Chiesa di Antiochia.
Parlando di argomenti che sarebbero stati affrontati nel corso della riunione, Sua Santità ha detto: «Penso che un punto molto importante da trattare è la riflessione comune sul rafforzamento delle relazioni tra le nostre Chiese». Il Primate della Chiesa russa ha osservato che la storia di queste relazioni è molto ricca, ed i Primati della Chiesa di Antiochia diverse volte in passato hanno visitato la Santa Rus’. Inoltre, Sua Santità ha ricordato alcuni eventi, come la partecipazione del metropolita Antonio del Messico alle celebrazioni del 1025° anniversario del Battesimo della Rus’ e la visita in Russia del vescovo Isacco di Apamea. Recentemente, il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion di Volokolamsk, è stato in Libano per partecipare alle celebrazioni per il 25° anniversario della consacrazione dell’arcivescovo Nifon di Filippopoli, capo della Rappresentanza del Patriarcato di Antiochia presso il trono patriarcale di Mosca.
«Apprezziamo molto e amiamo l’arcivescovo Nifon, - ha aggiunto Sua Santità il Patriarca Kirill. - Da molti anni sta lavorando a Mosca per il bene delle nostre Chiese e, attraverso i suoi sforzi, molte questioni e problemi che riguardano la Chiesa di Antiochia sono conosciute a Mosca e considerate con attenzione».
Sua Santità ha parlato anche della visita del metropolita Hilarion in Messico, dove ha incontrato l’arcivescovo Antonio, metropolita del Messico, del Centro America, del Venezuela e dei Caraibi. «La diaspora araba - i membri della vostra Chiesa - è la comunità ortodossa più numerosa in America Latina, e crediamo che sia molto importante mantenere un rapporto anche con questa parte della Chiesa di Antiochia, poiché anche noi abbiamo le nostre diocesi e parrocchie in America Latina», - ha detto Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill.
«Parlando dei rapporti bilaterali, vorrei dire che, come già sapete, abbiamo recentemente deciso di nominare un nuovo rappresentante della Chiesa ortodossa russa presso il trono patriarcale di Antiochia, l’igumeno Arsenij (Sokolov), che è qui presente e che vorrei presentarvi», - ha detto il Primate della Chiesa ortodossa russa a Sua Beatitudine il Patriarca Giovanni consegnandogli la lettera di notifica.
Come notato da Sua Santità il Patriarca Kirill, l’igumeno Arsenij (Sokolov) si è recentemente recato in Siria per accompagnare un’ennesima missione umanitaria, che è stata anche di grande importanza politica, in quanto comprendeva una folta delegazione di deputati russi. «Voi, certamente, sapete che un punto di svolta molto importante negli sforzi compiuti dalla Chiesa ortodossa russa per sostenere i fratelli bisognosi in Siria è stato l’appello rivolto al presidente Vladimir Putin e ai rappresentanti delle Chiese ortodosse, che hanno visitato Mosca in occasione del 1025° anniversario del Battesimo della Rus’», - ha aggiunto Sua Santità. Egli ha detto che a suo tempo ha anche fatto appello al presidente degli Stati Uniti Barack Obama e ha ricevuto una risposta dal Segretario di Stato John Kerry. «Sono rimasto soddisfatto per il fatto che nella sua risposta si dichiarava che gli Stati Uniti cercano di risolvere il conflitto esistente pacificamente, - ha affermato Sua Santità Vladyka. - Precedentemente, chiesi a Obama di compiere sforzi per conoscere la sorte dei due vescovi rapiti, uno dei quali è Vostro fratello».
«In molte sedi internazionali noi dichiariamo la nostra posizione sulla situazione in Siria, motivata principalmente dalle sofferenze dei cristiani, ma non solo della popolazione cristiana, - ha detto Sua Santità il Patriarca. - Ma soprattutto siamo preoccupati per il fatto che, a seguito del conflitto in corso, i cristiani stanno lasciando questo Paese e in generale il Medio Oriente».
Con riferimento all’assistenza fornita dalla Chiesa russa per lenire le sofferenze della popolazione siriana, il Patriarca ha detto: «Essa non è frutto di donazioni speciali di alcune persone ricche o società, ma i fondi sono stati raccolti tra i parrocchiani comuni. E sono contento che quaranta milioni di rubli sono stati già trasferiti a Voi per gli aiuti umanitari, e ora abbiamo raccolto altri tre milioni di rubli. Ancora una volta voglio dire che si tratta di offerte di persone comuni, molte delle quali non sono ricche, e questa circostanza, penso, sia molto importante. Essa testimonia il fatto che la sofferenza del popolo siriano è vicina al cuore della nostra gente».
Come è noto, la Chiesa ortodossa russa sta lavorando a stretto contatto con la Società Imperiale Ortodossa di Palestina anche per quanto riguarda la consegna degli aiuti umanitari in Siria. Nel Paese sono stati già consegnati otto lotti di aiuti umanitari, e il lavoro in questa direzione continua. Così, ad esempio, abbiamo saputo recentemente che la popolazione siriana è a corto di cibo, medicinali e altri prodotti di prima necessità. Sappiamo anche che la sofferenza delle persone è aggravata dal freddo dell’inverno, che quest’anno ha colpito la Siria e la regione in generale. «Forse Voi avete suggerimenti particolari da fare o richieste speciali per quanto riguarda quello che dovrebbe essere l’aiuto umanitario oggi. Noi li ascolteremo e li prenderemo in considerazione», - ha detto Sua Santità rivolgendosi al Primate della Chiesa di Antiochia.
«Ancora una volta voglio dire che siamo molto preoccupati per la scomparsa di Vostro fratello, il metropolita Paulos di Aleppo, così come del metropolita della Chiesa siro-ortodossa Mar Gregorios Johanna Ibrahim. A questo proposito, da parte nostra, abbiamo adottato una serie di passi, - ha detto, in particolare, Sua Santità il Patriarca Kirill, riferendosi ai suoi appelli al Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon e al primo ministro turco Erdogan.
Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha espresso profonda preoccupazione per la sorte della badessa e delle monache del monastero di Maaloula, così come delle allieve dell’orfanotrofio del monastero. «Noi conosciamo madre Pelagia, che più volte è venuta da noi, ha alloggiato presso il monastero russo di Diveevo e i nostri pellegrini spesso le hanno fatto visita, - ha detto Sua Santità. - Abbiamo fatto una serie di dichiarazioni circa l’occupazione del monastero di Maaloula e il sequestro della badessa e delle sorelle, così come abbiamo avviato una serie di altre richieste presso varie organizzazioni. Sono convinto che dobbiamo continuare questi sforzi, fino a quando non sapremo qualcosa del destino dei due metropoliti rapiti, fino a quando non verranno rilasciate l’igumena Pelagia e le monache».
Sua Beatitudine il Patriarca di Antiochia Giovanni ha presentato al Primate della Chiesa ortodossa russa i membri della delegazione che lo ha accompagnato durante la visita.
«Santità, Vi ringraziamo per le gentili parole che mi avete rivolto, soprattutto per le Vostre congratulazioni per la mia elezione al trono patriarcale, e per averci benedetto per il fatto che insieme con i miei fratelli nel Patriarcato di Antiochia abbiamo continuamente fatto grandi sforzi, abbiamo lavorato giorno e notte, - ha detto il Patriarca Giovanni X. - Credo che la preghiera di oggi e le Vostre gentili parole rivolte a noi ci danno più forza ed energia per il nostro lavoro».
Sua Beatitudine ha sottolineato l’importanza degli sforzi della Chiesa ortodossa russa per assistere il Patriarcato di Antiochia e per la soluzione della situazione nella regione, dicendo: «Vorrei esprimere l’amore e il rispetto per tutto quello che fate per noi... Sono totalmente d’accordo con Voi, Santità, che le relazioni tra le nostre Chiese sono profondamente radicate nella storia. Vi ringraziamo e Vi auguriamo molti anni di vita, e spero che le relazioni tra le nostre due Chiese continueranno a crescere».
Al termine di un lungo colloquio fraterno, durante il quale è stata discussa l’attuale situazione in Medio Oriente, così come varie questioni di cooperazione bilaterale, nonché le questioni di attualità pan-ortodossa, sono stati consegnati i premi della Chiesa ortodossa russa ai membri della delegazione di Antiochia.
A Sua Beatitudine il Patriarca di Antiochia e di tutto l’Oriente Giovanni X è stato conferito l’ordine del Santo Principe Vladimir (I grado).
Il metropolita Basilios di Akkar e il metropolita Efrem di Tripoli sono stati insigniti dell’ordine del Santo Principe Vladimir (II grado), mentre l’arcivescovo Nifon di Filippopoli ha ricevuto l’ordine di Sant’Innocenzo, metropolita di Mosca (II grado).
Gli archimandriti Filippos (Yazeydzhi) e Parfenios (Allat), l’arcidiacono Gerasimos (Kabbas) e l’ex ambasciatore della Repubblica araba siriana nella Federazione Russa Hassan Richer, il vicepresidente dell’Università di Balamand Georgios Nahas, e il responsabile della comunicazione dell’Associazione dei vescovi ortodossi di Francia Carol Saba sono stati insigniti dell’ordine del Santo Principe Vladimir (III grado).
Sua Santità il Patriarca Kirill ha anche presentato agli ospiti un dono commemorativo.
A sua volta, Sua Beatitudine il Patriarca di Antiochia Giovanni X ha donato al Primate della Chiesa ortodossa russa un omophorion ricamato dalle monache siriane.
Il 26 gennaio, Sua Beatitudine il Patriarca di Antiochia e di tutto l’Oriente Giovanni X e Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill hanno rivolto un appello congiunto ai partecipanti della Conferenza internazionale sulla Siria «Ginevra-2», alla quale hanno preso parte rappresentanti delle parti in conflitto e della comunità internazionale.

Divina Liturgia a Mosca
Nella 31ª Domenica dopo la Pentecoste, ottava della festa dell’Epifania, Sua Beatitudine il Patriarca di Antiochia e di tutto l’Oriente Giovanni X e Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill hanno celebrato la Divina Liturgia nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca.
Prima dell’inizio della Liturgia, il Primate della Chiesa di Antiochia ha visitato la residenza di lavoro di Sua Santità il Patriarca al centro di Mosca, dove ha incontrato Sua Santità il Patriarca Kirill. Sua Beatitudine ha venerato l’icona della Madre di Dio di Vladimir nella cappella domestica. Poi i due patriarchi sono arrivati insieme alla Cattedrale di Cristo Salvatore.
La Divina Liturgia nella Cattedrale patriarcale di Cristo Salvatore ha aperto le celebrazioni dedicate al 700° anniversario della nascita di San Sergio di Radonež.
Tra i rappresentanti della Chiesa ortodossa russa, hanno concelebrato con Sua Beatitudine e Sua Santità il metropolita Juvenalij di Krutitsy e Kolomna, il metropolita Vikentij di Tashkent e Uzbekistan, il metropolita Varsonofy di Saransk e Mordovia, cancelliere del Patriarcato di Mosca, il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca (Decr), molti vescovi della Chiesa ortodossa russa, tra cui l’arcivescovo Feognost di Sergiev Posad, vicario della Laura della Santa Trinità di San Sergio, e inoltre l’arciprete Vladimir Divakov, segretario del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ a Mosca, l’arciprete Mikhail Ryazantsev, sacrestano della Cattedrale di Cristo Salvatore, l’arciprete Vsevolod Chaplin, capo del Dipartimento sinodale per i rapporti tra la Chiesa e la società, l’arciprete Nikolaj Balashov, vicepresidente del Decr, numerosi sacerdoti che sono giunti a Mosca per partecipare alla XXII edizione del forum «Letture di Natale».
Hanno concelebrato con i Primati anche il metropolita di Lovech Gavriil (Chiesa ortodossa bulgara) e i membri della delegazione della Chiesa ortodossa antiochena.
Si sono uniti inoltre al servizio i rappresentanti delle Chiese ortodosse locali presso il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’: il metropolita Afanasij di Kirinia (Chiesa ortodossa di Alessandria), il vescovo Anthonij di Moravich (Chiesa ortodossa serba), l’archimandrita Stefan (Dispirakis) (Chiesa ortodossa di Gerusalemme), l’archimandrita Feoktist (Dimitrov) (Chiesa ortodossa bulgara), l’archimandrita Alexander (Pikhach) (Chiesa ortodossa in America).
Erano presenti alla celebrazione l’inviato plenipotenziario del Presidente della Federazione Russa nel Distretto Federale Centrale Aleksandr Beglov, il presidente della commissione del Consiglio della Federazione della Russia per la legislazione costituzionale, giudiziaria e giuridica, per lo sviluppo della società civile Andrej Klishas, l’ambasciatore della Repubblica di Bulgaria nella Federazione Russa Boyko Kotsev, i membri della delegazione della Chiesa antiochena.
Il servizio è stato trasmesso in diretta dalla televisione di Stato siriana.
Al termine della Liturgia è stato tenuto un moleben a San Sergio di Radonež. Prima di iniziare la preghiera, Sua Santità il Patriarca Kirill ha rivolto ai fedeli presenti un breve discorso: «Vostra Eminenza e Grazia! Cari padri, madri badesse, fratelli e sorelle!
Mi congratulo vivamente con tutti voi in questa occasione e per questa speciale Liturgia, celebrata dai Primati delle due Chiese e concelebrata da una serie di prelati nel giorno di apertura delle «Letture di Natale».
Oggi è significativo, inoltre, che con questa celebrazione apriamo l’anno giubilare dedicato al 700° anniversario della nascita del nostro padre Sergio, igumeno di Radonež. E ora, durante la preghiera, rivolgeremo a San Sergio parole che sgorgano dal nostro cuore affinché attraverso la sua potente intercessione Dio protegga tutta la Rus’ storica e lo Stato russo da tutte le disgrazie, dolori, conflitti e scontri interni ed esterni. Che attraverso le sue preghiere sia preservata l’unità nella nostra Chiesa, l’unità della fede ortodossa, che si è radicata nel nostro popolo grazie all’impegno pastorale di San Sergio e alle sue preghiere, che hanno portato frutti abbondanti, dando alla gente l’ispirazione e la forza di vivere la vita in conformità con la legge di Dio.
Le benedizioni di Dio e della Beata Regina del Cielo, attraverso le preghiere di San Sergio, ci proteggano da ogni male. Amen».
Poi sono stati benedetti gli stendardi con l’immagine di San Sergio, realizzati appositamente per la data dell’anniversario. La benedizione degli stendardi riprende una tradizione già esistente nel periodo pre-rivoluzionario.
Al termine della preghiera, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha rivolto a Sua Beatitudine il Patriarca di Antiochia Giovanni X e ai partecipanti alla celebrazione un discorso. In segno di amore fraterno, Sua Santità ha donato al Patriarca Giovanni due medaglioni raffiguranti la Madre di Dio (panaghia) e una croce pettorale.
Il Primate della Chiesa ortodossa di Antiochia ha ringraziato, rivolgendo a sua volta un discorso.

«Letture di Natale»
È stato inaugurato il 27 gennaio a Mosca, presso il Palazzo di Stato del Cremlino, il XXII forum internazionale «Letture di Natale» sul tema: «San Sergio. La Rus’. Passato, presente, futuro».
La cerimonia di apertura e la prima sessione plenaria è stata presieduta dal presidente del forum, Sua Santità il Patriarca Kirill.
Ospite d’onore delle letture, dedicate al 700° anniversario della nascita di San Sergio di Radonež, è stato Sua Beatitudine il Patriarca di Antiochia e di tutto l’Oriente Giovanni X. Dopo aver cantato l’inno allo Spirito Santo «Re Celeste», il Primate della Chiesa ortodossa antiochena ha benedetto l’apertura del forum.
Erano presenti alla presidenza del forum anche il metropolita di Rostov e Novocherkassk Merkurij, presidente del comitato organizzatore delle letture, che è anche presidente del comitato organizzatore per le celebrazioni del 700° anniversario della nascita di San Sergio di Radonež e del Dipartimento sinodale per l’istruzione religiosa e la catechesi, il presidente della Duma di Stato dell’Assemblea Federale della Federazione Russa Serghej Naryshkin, l’inviato plenipotenziario del Presidente della Federazione Russa nel Distretto Federale Centrale Alexandr Beglov, il primo vicepresidente del Consiglio della Federazione A.P. Torshin, il ministro dell’istruzione e della scienza della Federazione Russa D.V. Livanov, il ministro dello sviluppo regionale della Federazione Russa I.N. Slyunyaev, il Segretario di Stato, viceministro degli affari esteri della Federazione Russa G.B. Karasin, il viceministro della cultura della Federazione Russa G.P. Ivliev, il direttore del Servizio federale per il controllo della droga V.P. Ivanov, il capo del Dipartimento per la cooperazione interregionale, le politiche nazionali e le relazioni con le organizzazioni religiose di Mosca Y.V. Artyukh.
All’inaugurazione hanno partecipato i vescovi e il clero della Chiesa ortodossa russa, i rappresentanti delle Chiese ortodosse locali, degli enti pubblici e delle organizzazioni non governative, i membri delle strutture sinodali e gli insegnanti delle scuole religiose, i dipendenti degli istituti di istruzione superiore e istituti di ricerca in Russia e all’estero.
Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha tenuto una relazione.
Aleksandr Beglov ha letto il saluto del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin e ha fatto una presentazione sul tema del forum.
Sua Beatitudine il Patriarca Giovanni X ha rivolto al pubblico un discorso di benvenuto.
Poi ha preso la parola S.E. Naryshkin. Il ministro Livanov ha letto il messaggio di saluto del primo ministro della Federazione Russa D.A. Medvedev e ha fatto una presentazione del forum. A.P. Torshin ha letto il saluto del presidente del Consiglio Federale dell’Assemblea Federale della Federazione Russa V.I. Matvienko. Anche il ministro Slyunyaev ha rivolto un breve discorso ai partecipanti alla conferenza. Il saluto del ministro degli esteri S.V. Lavrov è stato letto da G.B. Karasin. A nome del ministro della cultura V.R. Medin ha parlato G.P. Ivliev. Il saluto del sindaco di Mosca S.S. Sobyanin è stato annunciato da Y.V. Artyukh.
Il presidente del comitato organizzatore delle letture, nonché presidente del Dipartimento sinodale per l'istruzione religiosa e la catechesi, metropolita di Rostov e Novocherkassk Merkurij, ha tenuto la sua relazione.
Poi si è svolta la cerimonia di premiazione dei vincitori del concorso internazionale di arte per bambini «La bellezza della creazione di Dio». I diplomi patriarcali e i doni sono stati presentati dal Patriarca Kirill e dal ministro dell’istruzione e della scienza D.V. Livanov. I vincitori sono: * nelle «materie di base» nella fascia di età fino a 8 anni: Elena Bulat, diocesi di San Pietroburgo; * nelle «materie di base» nella fascia di età tra i 9 e i 12 anni: Serafim Tsarev, di Semenov, nella regione di Nizhny Novgorod, diocesi di Gorodets; * nelle «materie di base», nella fascia di età tra i 13 e i 17 anni: Ekaterina Noskov, di Makushino, nella regione e diocesi di Kurgan; * nella categoria «icona ortodossa»: Marina Miller, diocesi della città di Mosca; * nella categoria «pittura su porcellana»: Maria Chebotarev, diocesi di Kemerovo.
Sua Santità il Patriarca Kirill e D.V. Livanov hanno premiato il vincitore del concorso nazionale nel campo dell’istruzione, della pedagogia, del lavoro con i bambini e i giovani fino all’età di 20 anni «per l’impresa morale dell’insegnamento»: il diploma è stato assegnato ad A.N. Skvortsov, vicedirettore per il lavoro educativo, insegnante dei Fondamenti di cultura ortodossa presso la scuola secondaria № 5 di Taganrog, regione di Rostov, per l’organizzazione dell’istruzione morale all’interno dell’istituzione scolastica.
In considerazione dello zelo pastorale e in connessione con il 50° compleanno, Sua Santità il Patriarca Kirill ha presentato al metropolita Merkurij un diploma patriarcale.

Sua Sua Beatitudine il Patriarca di Antiochia e di tutto l'Oriente Giovanni X


Mosca Mosca - Riunione di lavoro tra le Chiese di Antiochia e Russa


Mosca Mosca - Cerimonia di inaugurazione del forum internazionale «Letture di Natale»