Nel bimillenario di Derbent... crocevia di civiltà
S ua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha incontrato il 21 febbraio, nella residenza patriarcale e sinodale presso il monastero San Daniele di Mosca, il capo della Repubblica del Daghestan, Ramazan Abdulatipov. All'incontro ha partecipato anche il vescovo Varlaam di Machačkala e Grozny.
Nell’accogliere Abdulatipov, il Primate della Chiesa ortodossa russa, in particolare, ha detto: «Sono lieto di vedervi. Ricordo la collaborazione con Voi tanti anni fa, in un momento difficile per la nostra Patria. Oggi con gioia Vi accolgo come Presidente del Daghestan. Da quando siete stato eletto a questo alto servizio, noi osserviamo cambiamenti positivi nel Paese. Le Vostre dichiarazioni infondono speranza per uno sviluppo completo dell’antica terra del Daghestan. Noi crediamo che i cambiamenti nel Paese possano avere un impatto significativo sulla situazione generale nel Caucaso del Nord».
«Siamo consapevoli che c'è molto da fare per ripristinare l'ordine nel Paese, per rafforzare le relazioni internazionali e, soprattutto, per sradicare il terrorismo, - ha detto Sua Santità il Patriarca. - Desideravo avere questo incontro con Voi, dal momento che ho una speciale responsabilità per la vita spirituale del popolo ortodosso; per questo mi piacerebbe discutere anche della posizione dell'Ortodossia nel Daghestan».
A sua volta Ramazan Abdulatipov ha ringraziato il Patriarca per l’incontro. «Per me questo è molto importante in quanto conosco
il ruolo che la Chiesa ortodossa russa ha giocato nella formazione dello Stato russo, - ha detto il Presidente della Repubblica del Daghestan. - La Chiesa ortodossa russa è sempre stata con il popolo, ha rafforzato e ha mantenuto la statualità russa, e Voi siete molto degno per continuare questo lavoro. Pertanto, le diverse nazionalità del Daghestan e le diverse religioni nutrono per Voi il massimo rispetto, ascoltano i Vostri discorsi, che considerano molto preziosi per trovare una via d'uscita dalla difficile situazione, - le Vostre parole sono molto importanti».
Durante l'incontro è stata discussa l’ulteriore cooperazione tra la Chiesa ortodossa e le autorità secolari del Daghestan, in connessione con la creazione della diocesi di Makhačkala.
Il Presidente del Daghestan ha poi presentato a Sua Santità l'immagine di un’antica chiesa cristiana, situata nella fortezza di Naryn-Kala a Derbent, durante l'epoca della dinastia Sasanide, che diede alla città questo nome come porta del Caucaso verso il Medio Oriente, crocevia di civiltà. «Il cristianesimo in Daghestan ha radici profonde», - ha detto Abdulatipov, aggiungendo che l’antico tempio, completamente ricoperto di terra, sarà restaurato in occasione della celebrazione del bimillenario di Derbent.
«Questo tempio del IV secolo è uno dei più antichi e forse il più antico nel territorio della Russia di oggi, - ha detto il Patriarca. È importante che siano condotte ricerche archeologiche. Sono interessato a questo posto e vorrei incoraggiare i Vostri sforzi, perché stiamo parlando di un monumento storico di importanza mondiale».
Mosca - Il capo del Daghestan mostra l'immagine di una chiesa del IV secolo