Per l'Unità dei Popoli Ortodossi. Conferimento del premio in memoria di Alessio II
ll premio annuale della Fondazione Internazionale per l’Unità dei Popoli Ortodossi (MFEPN), dedicato alla memoria di Sua Santità il Patriarca Alessio II, promotore della fondazione, è giunto quest’anno alla sua XIV edizione.
La cerimonia di conferimento del premio per l’anno 2013 è stata presieduta da Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' Kirill nella Sala dei Concili della Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, l’11 marzo 2014, nel giorno della dichiarazione dell’indipendenza della Crimea e all’indomani della Sinassi dei Primati e dei rappresentanti delle Chiese
ortodosse locali, riuniti ad Istanbul per l’indizione del Concilio Panortodosso.
Il premio è stato assegnato al Presidente della Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina Milorad Dodik, all’organizzazione internazionale ucraina «Festa del Battesimo della Rus’», nella persona del presidente del consiglio di amministrazione Oleg Krivoshij, e alla Fraternità della gioventù ortodossa in Polonia, rappresentata dal suo presidente Marta Talpinskaja, con la seguente motivazione: «Per il lavoro straordinario nel rafforzare l’unità dei popoli ortodossi. Per l’adozione e la promozione dei valori cristiani nella società».
Prima della cerimonia, nelle camere patriarcali della Cattedrale di Cristo Salvatore, Sua Santità il Patriarca Kirill ha incontrato il presidente della Repubblica Srpska Milorad Dodik. Poi il Primate della Chiesa ortodossa russa ha parlato con tutti i vincitori del premio.
Incontro con Milorad Dodik
Erano presenti il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion di Volokolamsk, il rappresentante della Chiesa ortodossa serba presso il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, vescovo Antonij di Moravich, il vicepresidente del Dipartimento per le relazioni esterne, arciprete Nikolaj Balashov, il capo della Rappresentanza della Repubblica Srpska a Mosca, Dushko Petrovič, il direttore del IV Dipartimento Europeo del Ministero degli Esteri della Federazione Russa, Andrej Maslov, il presidente della Fondazione Internazionale per l'Unità dei Popoli Ortodossi, Valerij Alekseev.
Sua Santità il Patriarca ha accolto l'illustre ospite dicendo: «Sono molto lieto per l’assegnazione del premio di quest'anno. Conosciamo la Vostra posizione nella vita: Voi siete una persona ortodossa e, in qualità di Presidente della Republika Srpska, prestate grande attenzione al restauro delle chiese e al sostegno della Chiesa ortodossa. Noi sappiamo come Voi vi prendete cura del popolo serbo, che risiede nel territorio dello Stato, parte del quale è la Repubblica Srpska, come onestamente e fino in fondo difendete gli interessi del popolo ortodosso».
Sua Santità Vladyka ha detto che la Repubblica Srpska è la parte più prospera della Bosnia ed Erzegovina. «Questo sta ad indicare che il popolo serbo è laborioso e di talento, è in grado di lavorare anche in un ambiente difficile per garantire tutto il necessario per la propria vita», - ha aggiunto Sua Santità.
Il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha condiviso i ricordi della sua visita in questa terra durante i tempi difficili della guerra: «Ricordo il mio incontro con l'allora leader della Repubblica Srpska, ricordo con quale grande difficoltà siamo riusciti a raggiungere Sarajevo. Abbiamo visto con i nostri occhi tutto ciò che ha portato la guerra in questa terra, e siamo contenti che oggi nella Repubblica Srpska c’è la prosperità e la pace. Dio benedica questa terra anche per il futuro».
Da parte sua, il presidente della Repubblica Srpska ha ringraziato per l'aggiudicazione del prestigioso premio internazionale.
«Siamo molto grati per il sostegno che date al popolo serbo e alla Repubblica Srpska. Il popolo russo e lo Stato russo sono un grande amico e alleato del popolo serbo, così è stato nella storia, così è ora», - ha detto Milorad Dodik.
Egli ha sottolineato l'importanza dell’unità spirituale dei popoli russi e serbi, nel senso che essi sperimentano la rinascita spirituale dopo decenni di ateismo di Stato. Dodik ha ricordato il martirio e la confessione che hanno sofferto le Chiese ortodosse di Russia e Serbia.
«La Chiesa ortodossa serba è molto importante per l'identità nazionale del popolo serbo e della Repubblica Srpska», - ha detto l’ospite. Egli ha testimoniato il rispetto e il sostegno alla Chiesa da parte delle autorità della Repubblica Srpska e ha portato a Sua Santità il Patriarca Kirill i saluti e la riconoscenza dei vescovi del Patriarcato serbo, che svolgono il proprio ministero nel territorio della Repubblica: il vescovo di Banja-Luka Efrem e il vescovo di Zakholmsk ed Erzegovina Grigorij.
Durante l'incontro Sua Santità Vladyka ha presentato a Milorad Dodik l’icona della Madre di Dio di Kazan’. A sua volta, il Presidente della Repubblica Srpska, con parole di gratitudine per il sostegno al popolo serbo, ha donato al Primate della Chiesa ortodossa russa l’icona della Regina del Cielo «Tre Mani».
Riunione con i vincitori del premio
«Mancano pochi minuti all’inizio della cerimonia di consegna dei diplomi ai vincitori del premio della Fondazione Internazionale per l'Unità dei Popoli Ortodossi, - ha detto Sua Santità, accogliendo i vincitori. - Il Fondo Internazionale per l'Unità dei Popoli Ortodossi lavora attivamente per la scelta di candidati meritevoli, c'è anche una procedura specifica per la loro selezione. Sono molto lieto che quest'anno il premio sarà assegnato a coloro che ora sono riuniti qui intorno al tavolo».
All'incontro erano presenti anche l’abate del monastero della Santa Protezione di Golosiivs'ka a Kiev, padre spirituale dell’Organizzazione «Festa del Battesimo della Rus’», archimandrita Isaak (Andronik), e il capo della Rappresentanza della Repubblica Srpska a Mosca, Dushko Perovič.
«Sappiamo tutti che il Presidente della Repubblica Srpska in Bosnia Erzegovina, Milorad Dodik, dedica molta cura e attenzione al rafforzamento dell’Ortodossia in questo territorio, - ha proseguito Sua Santità Vladyka. - Sappiamo anche che il signor Presidente opera in condizioni difficili: le relazioni tra la parte musulmana e la parte ortodossa serba sono difficili, ci sono molti problemi nella struttura statale della Bosnia-Erzegovina. Tutto questo non crea condizioni pienamente favorevoli per la crescita. Allo stesso tempo vediamo come si sviluppa oggi la Repubblica Srpska, compreso anche l’aspetto economico, rispetto a tutte le altre aree della Bosnia-Erzegovina. Ed è importante evidenziare che la crescita economica e culturale si accompagna non solo alla normalizzazione della vita della Chiesa, ma anche al suo intenso sviluppo». Sua Santità il Patriarca Kirill ha elogiato il lavoro di Marta Tsalpinskaja, che è presidente della Fraternità della gioventù ortodossa in Polonia. «Quando sono stato sul Monte Grabarka, dove c’è il grande monastero ortodosso, ho visto con i miei occhi quanto lavori bene la gioventù ortodossa in Polonia, come è perfettamente auto-organizzata e come operi senza alcuna sollecitazione. Essa ha la sua propria energia, la propria passione, che consente di radunare un gran numero di giovani», - ha detto il Primate della Chiesa ortodossa russa. Egli ha ricordato che la Fraternità della gioventù ortodossa in Polonia partecipa all'organizzazione dei pellegrinaggi per decine di migliaia di persone, è impegnata nel lavoro missionario, fornisce il servizio sociale, compie azioni di carità e, soprattutto, contribuisce al consolidamento della gioventù ortodossa in un ambiente dove l’Ortodossia non è la religione prevalente. «La formazione ortodossa tra i giovani è molto importante, - ha sottolineato il Patriarca, e ricordando gli incontri con Marta Tsalpinskaja e i giovani, «sono sempre stato consapevole del fatto che la Fraternità della gioventù ortodossa in Polonia meriti tutto il sostegno, - ha aggiunto Sua Santità Kirill. Pertanto, è stato deciso di premiare la rappre-sentante di questa luminosa testimonianza della gioventù ortodossa della Polonia».
Parlando dell'attività del capo dell'organizzazione pubblica internazionale «Festa del Battesimo della Rus’» Oleg Krivoshij, Sua Santità il Patriarca Kirill ha detto: «È un grande musicista, un cantante popolare, interprete di canzoni contemporanee. Ai suoi concerti si riuniscono decine di migliaia di persone.
Ma soprattutto, lui sostiene fermamente l'idea dell’unità spirituale della Russia e dell'Ucraina, difendendo l'unità della nostra Chiesa. Sappiamo che ora ha dinanzi a sé un problema molto grande, quindi ora più che mai è importante che per tutto ciò che è sacro, per tutto ciò che è nel cuore della gente ortodossa in terra ucraina, lui possa aiutare a capire che l'Ortodossia in Ucraina e nella moderna Federazione Russa è l’Ortodossia della Santa Rus’, della Rus’ storica. Sotto l'influenza di fattori storici, la realtà della Chiesa subisce vari tipi di corrosione, distruzione, cambiamenti. In Russia e in Ucraina siamo passati attraverso i difficili decenni del XX secolo. Prego che oggi nessun cambiamento politico sia in grado di distruggere l’unico fondamento comune della nostra Chiesa ortodossa».
Sua Santità ha ricordato le opere di Oleg Krivoshij relative all'organizzazione di processioni religiose su larga scala, ai concerti dedicati soprattutto alla festa del Battesimo della Rus’, che è una festa comune per i popoli della Rus’ storica. Il premio è stato assegnato per la celebrazione di due anniversari: il 1020° e il 1025° anniversario dell'adozione del cristianesimo, il primo nel 2008, il secondo nel 2013. «Possa Dio aiutarti a continuare la santa causa di preservare l'unità dell'Ortodossia, rafforzando i legami spirituali tra la Russia e l’Ucraina», - ha detto il Primate della Chiesa russa.
Al termine dell'incontro, Sua Santità il Patriarca Kirill, i vincitori dei premi e gli altri partecipanti alla riunione si sono diretti nella Sala dei Concili della Chiesa, dove Sua Santità Vladyka ha benedetto l'inizio della cerimonia di premiazione della Fondazione Internazionale per l'Unità dei Popoli Ortodossi.
Cerimonia di premiazione
Hanno partecipato alla XIV edizione del premio della Fondazione Internazionale per l’Unità dei Popoli Ortodossi il cancelliere del Patriarcato di Mosca, metropolita Varsonofij di Saransk e Mordovia, il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion di Volokolamsk, il presidente del Consiglio editoriale della Chiesa ortodossa russa, metropolita Kliment di Kaluga, il primo vicario del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ a Mosca, metropolita Arsenij di Istra, il presidente del comitato per l’istruzione della Chiesa ortodossa russa, arcivescovo Evgenij di Vereja, il rappresentante del Patriarca di Serbia presso il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, vescovo Antonij di Moravich, il capo della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca, vescovo Sergij di Solnechnogorsk, il presidente del Dipartimento sinodale per le relazioni tra la Chiesa e la società, arciprete Vsevolod Chaplin, il vicepresidente del Decr, arciprete Nikolaj Balashov, l’abate del monastero della Santa Protezione di Golosiivs’ka, padre spirituale dell’organizzazione «Festa del Battesimo della Rus’», archimandrita Isaak (Andronik), così come il viceministro degli esteri della Federazione Russa Mikhail Bogdanov, il presidente del Comitato per le regole e l’organizzazione della Duma di Stato della Federazione Russa, Sergej Popov, il presidente del Duma della città di Mosca, Vladimir Platonov, il presidente del Partito Socialista della Repubblica della Moldavia, Igor Dodon, il capo della Rappresentanza della Repubblica Srpska a Mosca, Dushko Perovič, il regista serbo Emir Kusturica, vincitore del premio della Fondazione per il 2009, il presidente della Fondazione Internazionale per l’Unità dei Popoli Ortodossi, Valerij Alekseev, ambasciatori e rappresentanti diplomatici di un certo numero di Stati e altri ospiti.
Dopo la proiezione del film documentario sulle attività della Fondazione Internazionale per l’Unità dei Popoli Ortodossi, il presidente Valerij Alekseev ha tenuto brevi osservazioni introduttive, quindi ha invitato Sua Santità il Patriarca a salire sul palco e a dare inizio alla cerimonia. Il Primate della Chiesa russa ha rivolto ai vincitori e ai partecipanti alla cerimonia un discorso di benvenuto.
Sua Santità il Patriarca Kirill e Valerij Alekseev hanno consegnato i diplomi e le targhe commemorative ai vincitori per l’anno 2013 - il presidente della Repubblica Srpska, Milorad Dodik, il presidente della Fraternità della gioventù ortodossa in Polonia, Marta Tsalpinskaja, il presidente del consiglio di amministrazione dell’organizzazione internazionale «Festa del Battesimo della Rus’», Oleg Krivoshij. La premiazione è stata accompagnata dalla presentazione di ciascun vincitore.
«Sono qui soprattutto come Presidente della Repubblica Srpska, di un popolo che nutre un sentimento di vero amore per la Russia, - ha detto in particolare Milorad Dodik. Il nostro popolo ha sofferto enormi sacrifici per rimanere ortodosso, per questo a volte sorge spontanea la domanda terribile: non è troppo alto il prezzo? In questo mo-mento, la gioia che provo mi dice che tutti i sacrifici e gli sforzi non sono stati vani».
«Il nostro Dio è il Dio della libertà, la nostra fede in Dio ci ha reso popoli amanti della libertà. Se mi chiedeste ora, quando il mondo è inghiottito da una crisi in tutte le sue manifestazioni, qual è per noi, popoli ortodossi, il significato e lo scopo della vita, non avrei alcuna esitazione a rispondere che è la libertà. Ma ciò non significa che non ci preoccupiamo del lavoro e dell’ordine, della pace e della prosperità. Questo alto riconoscimento mi fa sperare che insieme - in pace e in armonia, nella lotta per la prosperità e il benessere del nostro popolo - preserveremo sia la libertà che la dignità, che sono così importanti per noi», - ha detto il presidente della Repubblica Srpska.
Esprimendo il suo compiacimento per il fatto che le attività della Fraternità della gioventù ortodossa in Polonia abbiano ricevuto un così alto premio, il presidente dell’organizzazione Marta Tsalpinskaja ha detto: «Questo è particolarmente importante perché la nostra Chiesa è piccola e non ci sono molti giovani; eppure noi cerchiamo di agire di cuore, con entusiasmo». Sottolineando che la Fraternità è stata creata dai giovani ed è da loro amministrata, Marta Tsalpinskaja ha testimoniato: «I giovani non sono il futuro della Chiesa ma il suo presente».
Nel suo discorso dopo aver ricevuto il premio, il capo dell’organizzazione pubblica internazionale «Festa del Battesimo della Rus’», Oleg Krivoshij, residente a Kiev - il fonte battesimale dei popoli della Rus’ storica e la Madre delle città russe - ha condiviso i suoi pensieri e i suoi sentimenti sull’importanza dell’unità spirituale.
«La storia dello Stato russo è la storia di tutta la Santa Rus’, e tutto ciò che è accaduto e sta accadendo nella nostra Patria è sempre dipeso dallo stato morale, che prevale in ciascuno di noi e in tutti noi insieme, - ha sottolineato.
Già i primi cronisti nella Rus’ scrivevano che le lotte interne e l’indebolimento della fede inevitabilmente causano l’ira di Dio sulla Patria e questo è accaduto quando la Rus’ cadde per diversi secoli sotto un giogo pesante. Solo il risveglio spirituale iniziato con San Sergio di Radonež e i suoi discepoli ha liberato il nostro popolo dalla schiavitù. In tutti i secoli della nostra storia, il Periodo dei Disordini, le guerre, gli orrori e le privazioni, il giogo straniero e poi la grande vittoria del popolo russo su di esso, hanno dimostrato che il Creatore ha posto alla base della storia la legge morale, e ogni crimine contro Dio, così come ogni deviazione da Lui, inevitabilmente vengono puniti, ma con il pentimento e la vita con Lui, Dio dà una nuova alba».
Riferendosi alla difficile situazione che attraversa l’Ucraina, Oleg Krivoshij ha detto tra l’altro: «In questi giorni di Quaresima, nel tempio principale della capitale del Mondo Russo noi guardiamo al futuro con timore e trepidazione e anticipiamo le parole: “Cristo è risorto!”, con speranza e fede noi preghiamo il Signore per il perdono e la salvezza di ciascuno di noi».
L'annuale cerimonia di premiazione si è conclusa con un concerto di artisti e gruppi russi, che si sono esibiti con capolavori della musica spirituale e popolare russa, con opere di musica classica russa e straniera.
Ogni anno il premio della Fondazione Internazionale per l'Unità dei Popoli Ortodossi viene conferito a Capi di Stato, del Governo e dei Parlamenti, ai Patriarchi delle Chiese ortodosse e ad eminenti personaggi pubblici per il loro contributo alla causa del rafforzamento delle relazioni politiche ed economiche tra gli Stati che si sono formati nel solco delle tradizioni cristiane orientali. Da quando esiste questo prestigioso premio, esso è stato assegnato a più di cinquanta persone. Nel 2012 l'onorificenza è stata conferita al capo dell’Autorità Nazionale Palestinese Machmūd Abbas «per l’eccezionale attività di rafforzamento dell’unità dei popoli ortodossi. Per l’affermazione e la promozione dei valori cristiani nella vita della società».
Pur essendo musulmano di tendenza sunnita, Machmūd Abbas è stato definito una sorta di custode dell’Ortodossia nella terra santa del Medio Oriente. Ed è così.
Appuntamento al prossimo anno!
Il presidente della Fondazione Internazionale per l'Unità dei Popoli Ortodossi Valerij Alekseev
Mosca - Il presidente Dodik dona a Sua Santità l'icona della Madre di Dio «Tre Mani».
Mosca - Conferimento del premio al presidente Milorad Dodik
Mosca - XIV edizione del premio della Fondazione Internazionale per l'Unità dei Popoli Ortodossi. Intervento di Oleg Krivoshij