L'infinita schiera delle emozioni
Il prof. Borgna a Chieti
Le emozioni rappresentano la prima forma di comunicazione attraverso il tempo interiore, il tempo vissuto. “I tempi sono tre: presente del passato, presente del presente, presente del futuro. Il primo è la memoria, il secondo è la visione, il terzo è l’attesa”. (S. Agostino - Le Confessioni, libro XI).
“Dagli abissi della nostra interiorità rinascono le articolazioni interne di un tempo che non ha nulla a che fare con il tempo dell’orologio e che ha consentito alla psichiatria di cogliere il senso profondo delle esperienze umane con cui essa ha a che fare, e che sono costituite dall’infinita schiera delle emozioni: delle emozioni squillanti e delle emozioni silenziose, e dolorose: delle emozioni che si fanno passioni e delle emozioni che sono strumento di conoscenza intuitiva: così diversa, certo, dalla conoscenza razionale: come, fra gli altri, la luminosa intelligenza creativa di Giacomo Leopardi ci ha dimostrato: una volta per tutte. Non c’è attesa e non c‘è speranza senza il tempo interiore”. “Sulla scia delle esperienze, che la psichiatria ci consente di fare, quando dilaga in noi una depressione radicale, il presente è risucchiato ininterrottamente dal passato che cresce tumultuoso come un fiume senza lago, o senza il mare, in cui confluire; e il futuro si sbreccia e si frantuma dissolvendosi. Quando invece è la gioia a vivere in noi, benché sia una emozione fragile e impalpabile, il presente si dilata nel passato e nel futuro: in una circolarità senza fine che si accompagna alla soggettiva percezione di un tempo fluido e liquido”. (E. Borgna, L’attesa e la speranza, Feltrinelli ed. 2006).
Si è svolta a Chieti, giovedì 7 maggio, presso l’Anfiteatro della Palazzina delle Scuole di Specializzazione della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università “Gabriele D’Annunzio”, la prima di cinque “Giornate di Studio” organizzate dall’Associazione Psicoanalitica Abruzzese (APA) e l’Istituto di Psicoterapia Psicoanalitica “M. Levi Bianchini – S. De Risio”, in collaborazione con le Cattedre di Psichiatria e Psicologia dell’Ateneo teatino e con il patrocinio dell’Ordine degli Psicologi della Regione Abruzzo e dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Chieti.
Il tema del convegno “Le emozioni in psichiatria” è stato illustrato dal professore Eugenio Borgna, primario emerito dell’Ospedale Maggiore di Novara e libero docente presso l’Università di Milano, che ha sviluppato la sua riflessione parlando del pensiero emozionale. “Secondo Ussel, ogni intuizione deve avere schegge di razionalità, ovvero il colloquio continuo con la ragione”.
La presentazione dell’illustre docente è stata curata dal professore Filippo Maria Ferro, ordinario di Psichiatria a Chieti. Il successivo dibattito è stato moderato dal professore Mario Fulcheri, ordinario di Psicologia Clinica presso lo stesso Ateneo. Presenti il presidente dell’APA, professore Giustino Galliani, e la professoressa Maria Orlando Scati, membro ordinario e didatta dell’APA.
Nella sua presentazione, il professor Ferro si è detto “fortunato” di aver conosciuto una figura così straordinaria ed eminente dell’attuale panorama della Psichiatria. “Egli ha avuto il grande merito di testimoniare la speranza nella prassi clinica, attraverso una immedesimazione umana di rara osservazione, con l’ascolto, lo sguardo, la meditazione. La sua formazione è prettamente fenomenologica”, derivante dagli insegnamenti di Ludwig Binswanger, von Gebsattel, Eugène Minkowski ed Erwin Straus, pionieri della Psichiatria fenomenologica: ovvero dare testimonianza alla speranza, con leopardiana passione. “Noi non viviamo - spiega Borgna - ma speriamo di vivere”.
“Il suo attuale impegno - ha sottolineato Ferro - è rivolto all’analisi della poesia, dell’arte, della musica, della letteratura e della filosofia nell’applicazione clinica. Ogni riga dei suoi libri infatti è impregnata dall’ascolto dei pazienti. Egli abbina al rigore scientifico una densità umana straordinaria” .
Per Eugenio Borgna la malattia mentale è la sfortunata sorella della poesia, che non può essere conosciuta e curata se non con l’aiuto delle pascaliane ragioni del cuore, che ne illuminano il destino. Nietzsche, parlando della grandezza di Wagner, assegna alla musica un primato su tutte le altri arti, pittura compresa, e giunge a dire che “senza la musica la vita sarebbe un errore”.
Borgna è autore di numerosi libri, dove il fascino magnetico della sua parola consente una lettura meditata anche da parte dei non addetti ai lavori. Una delle sue ultime opere è “L’Arcipelago delle Passioni”. Nel testo, l’autore spiega la fenomenologia delle emozioni ed il loro significato psicologico.
Dalla sua lunga esperienza, egli insegna che le emozioni hanno una loro trascendenza, che non ha nulla a che vedere con la Teologia della salvezza. Bisogna saperle interpretare e non farsi schiacciare dalla paura.
L’emozione può essere dolorosa, creativa, sanguinante, ambigua. Attraverso l’amore, l’odio, la simpatia, l’antipatia, il pregiudizio, il dolore, l’angoscia, la paura, la disperazione, la speranza, la gioia, la felicità possiamo oltrepassare i confini del proprio Io ed entrare nel mondo delle relazioni, nel tempo interiore, in silenzioso dialogo. Diceva Kierkegaard: “L’immanenza contraddistingue una forma di dolore straziante”. Citando Husser, Borgna ha spiegato che ci sono due modi di sentire le emozioni: attraverso il corpo fisico, come gli occhi, ad esempio, che Dante Alighieri nel Purgatorio così descrive riferendosi alla sua Beatrice: “Conosco i segni dell’antica fiamma” (XXX, v.48), poiché occorre “unire le ragioni della mente a quelle del cuore così che si riesca a vedere le cose con un solo sguardo e non per progresso di ragionamenti (Pascal). O il sorriso di Giacomo Leopardi, che “aggiunge un filo alla tela brevissima della nostra vita”.
Le emozioni poi si possono percepire attraverso il corpo vivente, che si confronta e si perfeziona con il tempo interiore. Le parole infatti diventano difficili quando non esprimono le emozioni (Cartesio). “E le relazioni oggi sono divorate dall’indifferenza”-, ha detto Borgna. Oggi, nella prassi della Psichiatria sociale si gioca il destino delle relazioni umane!
Nel ricordare il dramma del “Macbeth” di Shakespeare, il relatore ha sottolineato infine che bisogna dare parole al dolore, altrimenti “il vostro cuore si spezzerà”, come accadde nella vita del Carracci, visibile nelle opere pittoriche da lui realizzate nella Galleria di Palazzo Farnese, o in quella di Emily Dickinson, che scrive in una delle sue poesie: “Se io potrò impedire ad un cuore di spezzarsi non avrò vissuto invano - Se allevierò il dolore di una vita o allevierò una pena - O aiuterò un pettirosso caduto a rientrare nel nido - Non avrò vissuto invano”.
______________________________________
Università “G. D’Annunzio” - Chieti
Anfiteatro Palazzina Scuole di Specializzazione ( S.E.B.I. )
25 settembre – ore 15,00
“SUPERVISIONE CLINICA”
Condotta dal
Prof. Salomon RESNIK
Partecipano : Dott.ssa Raffaela ARBAN; Dott.ssa Alessandra BABORE
Salomon Resnik Psichiatra e psicoanalista di origine argentina, ha continuato e completato la sua formazione nell'ambiente della scuola psicoanalitica inglese, che si riconosceva nelle idee di M. Klein. Nel corso degli anni londinesi è venuto in contatto ed ha collaborato con eminenti personalità nel campo culturale - quali H. Ronsefeld, E. Bick, D.W. Winnicot, W.R. Bion e la stessa Klein - e si è interessato alle idee di A. Warburg e di E.H. Gombrich. Attualmente esercita la professione di psicoanalista a Parigi, collaborando con varie università francesi e italiane. Ha fondato a Venezia il Centro Internazionale di Studi Psicodinamici della Personalità (C.I.S.P.P.), dove tiene seminari mensili aperti a psicoterapeuti, psicologi, psichiatri ed educatori che sono interessati alle problematiche dell'infanzia e dell'adolescenza. E' autore di numerosi saggi, pubblicati da riviste specializzate italiane e straniere, e di opere fondamentali, in particolare sulla psicosi. E' membro della Società Internazionale di Psicoanalisi.
Info: Segreteria A.P.A., Via Pescara, n° 8 – 66100 CHIETI. Lunedì – Mercoledì – Giovedì ore 11 – 13; Tel / Fax – 0871 540492 Cell. 340 1470235. Sito web – www.apascuola.it - E-mail – segreteria@apascuola.it
Chieti, Università "G. D'Annunzio" - Il prof. Borgna durante la sua relazione
Chieti - Eugenio Borgna
Il prof. Salomon Resnik