Verso un unico spazio economico umanitario
«L’esperienza di lavoro e l'eredità della Comunità Economica Eurasiatica devono essere presi in considerazione nella nuova Unione Economica Eurasiatica».
Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin durante l'ultima riunione della Comunità Economica Eurasiatica a Minsk, il 10 ottobre. I leader di questa Comunità hanno firmato il protocollo per l'abolizione dell'organizzazione internazionale, in cui rientravano la Russia, la Bielorussia, il Kazakistan, il Kirghizistan e il Tagikistan. Al posto di questa associazione dall'1 gennaio 2015 entrerà in vigore l'Unione Economica Eurasiatica.
Inoltre, è stato firmato il trattato di adesione dell'Armenia all'Unione Economica Eurasiatica ed è stata adottata la bozza contenente la road map per l'adesione del Kirghizistan.
«Niente del ricco patrimonio della Comunità Economica Eurasiatica dovrebbe essere perso. Proseguirà l'attuazione degli accordi e di altri documenti sottoscritti all'interno della comunità», - ha detto Putin.
Con l’ingresso dell’Armenia l’Unione Economica Eurasiatica sale al quinto posto tra le associazioni economiche regionali con il PIL complessivo più grande. Nell’area post-sovietica sarà l’unione economica più grande in assoluto, con oltre 190 milioni di abitanti. Per quanto riguarda l’estensione geografica, pari a 20,5 milioni di km2, non ha rivali.
Gli Stati dell'UEE hanno quasi l’8% di tutti i giacimenti mondiali di petrolio, il 22% di quelli di gas e carbone, e sono leader assoluti per le risorse di uranio, diamanti, metalli del gruppo del platino, oro, argento e altri metalli rari.
Attualmente sono stati già elaborati accordi sull’area di libero scambio tra l'Unione Economica e Vietnam, Israele, India ed Egitto.
Tutti i membri dell’UEE si impegnano a garantire la libera circolazione di merci, servizi, capitali e manodopera, e ad attenersi alla politica concordata nei settori chiave, e cioè commercio, energia, industria, agricoltura e trasporti.
I leader dei Paesi dell'Unione Economica Eurasiatica hanno anche discusso le misure volte a proteggere il mercato comune alla luce dell'accordo di associazione UE-Ucraina.
Secondo il capo di Stato russo, è necessario convincere i partner a rinunciare all'idea di contrapposizione tra l'integrazione europea ed eurasiatica, a beneficio di entrambi i progetti.
Il Presidente russo ha rivelato che diversi Paesi e organizzazioni regionali hanno mostrato interesse per l'Unione Economica Eurasiatica.
Il nuovo ambiente creerà le condizioni per l’ulteriore sviluppo delle regioni orientali della Russia e per un nuovo livello di relazioni con i Paesi dell’Asia e del Pacifico. La Russia ha lavorato in questo senso nel corso della riunione dell'APEC a Pechino e al forum del G20.
Altresì, l'idea di creare uno spazio economico unico umanitario da Lisbona a Vladivostok è uno dei temi più importanti che la Federazione Russa porterà in seno all’OSCE in occasione del Consiglio dei ministri a Basilea, la città fondata dai celti sulle rive del Reno.
La Russia sta per assumere la presidenza dei BRICS e della SCO. Le due organizzazioni terranno i loro summit a Ufa, nella regione della Baschiria, la città fondata da Ivan il Terribile nel 1574. Le due organizzazioni rappresentano i Paesi di tutti i continenti che condividono un approccio comune per quanto riguarda il futuro dell'economia mondiale, della finanza e della politica.
Intanto, il Presidente della Federazione Russa ha invitato i capi dell'Unione Economica Eurasiatica al vertice in programma a dicembre a Mosca, in attesa del 2015.
Minsk - Riunione della Comunità Economica Eurasiatica