70° anniversario della Grande Vittoria. Con lo sguardo verso Oriente ed Occidente

Data l'importanza storica della vittoria sul fascismo nella Grande Guerra Patriottica e per coordinare le attività degli organi esecutivi federali, dei soggetti della Federazione Russa, degli enti locali e delle associazioni pubbliche nella preparazione e celebrazione del 70° anniversario della fine della Seconda guerra mondiale, è stato firmato dal presidente della Federazione Russa Vladimir Putin il decreto № 417 del 25 aprile 2013 «Sulla preparazione e celebrazione del 70° anniversario della vittoria nella Grande Guerra Patriottica del 1941-1945», che ha segnato ufficialmente l’inizio dei preparativi per le solenni celebrazioni del prossimo 9 maggio a Mosca.
«Consapevoli delle tragiche lezioni del passato, i Paesi BRICS sostengono costantemente la soluzione pacifica dei conflitti internazionali e condannano qualsiasi tentativo di pressione militare e di ingerenza negli affari interni dei Paesi sovrani», - ha detto il capo dello Stato russo nell'assumere la presidenza del gruppo dei BRICS. Pertanto, «la presidenza della Russia si concentrerà proprio per utilizzare nel modo più efficace possibile il potenziale dei cinque Paesi per il rafforzamento della sicurezza e della stabilità mondiale. Ci impegneremo a portare la partnership dei BRICS ad un nuovo livello, più alto. Sono sicuro che questo sia nell'interesse non solo dei popoli dei Paesi BRICS, ma di tutto il mondo», - ha evidenziato Putin.
Il 70° anniversario della fine della Seconda guerra mondiale coincide in modo significativo con l'anniversario della nascita delle Nazioni Unite. Il 21 novembre 2014 sono state adottate dall'Assemblea generale dell'ONU due importanti risoluzioni: «Il 70° anniversario della fine della Seconda guerra mondiale» e «Lotta alla glorificazione del nazismo, del neonazismo e delle altre tendenze suscettibili di alimentare le forme contemporanee del razzismo, della discriminazione razziale, della xenofobia e della connessa intolleranza», presentate dalla Federazione Russa con la dura reazione da parte del rappresentante dell'Unione Europea.
Mosca, naturalmente, ha condannato i tentativi dell'Unione Europea di utilizzare l’anniversario della «Giornata della Vittoria» per attaccare la Russia: «Condanniamo il desiderio dell'UE di utilizzare l’imminente anniversario della ‘Giornata della Vittoria in Europa’ per attaccare la Russia», - ha detto il portavoce del Ministero degli Esteri russo, Aleksandr Lukashevich. - «Chiediamo all'UE di smettere di giocare con i sentimenti, apertamente revanscisti, di alcuni dei suoi Stati membri, utilizzati in modo opportunistico per cercare di rivedere i risultati della Seconda guerra mondiale e le decisioni del Tribunale di Norimberga», - ha evidenziato Lukashevich, esprimendo al riguardo «la nostra indignazione e la nostra ferma opposizione a questa pseudo-legale, arbitraria e blasfema valutazione. Ci dispiace che l'UE abbia di nuovo obbedito ad alcuni dei suoi Stati membri che sono ossessionati dalle aspirazioni anti russe e faccia ricorso ad un’interpretazione assolutamente inaccettabile degli eventi legati alla Seconda guerra mondiale... Questo tentativo di distorcere la verità è un insulto alla memoria di milioni e milioni di soldati sovietici che hanno sacrificato la loro vita per la liberazione dell'Europa, vittime innocenti del regime nazista».
Il portavoce del Ministero degli Esteri ha ricordato che dopo la liberazione, da parte dell'Armata Rossa, dei territori occupati, «numerosi rapporti sulle atrocità e i crimini commessi dalla Germania nazista e dai suoi collaboratori contro i civili dell'Unione Sovietica e dell'Europa dell'Est, sono stati documentati».
Il 9 maggio è un giorno speciale e sacro nella storia della Russia. In tutti questi anni il ricordo delle gesta immortali delle persone che hanno combattuto per l'indipendenza del Paese vive nel cuore di ogni russo. E questa memoria non deve e non può svanire. Ventisette milioni di russi hanno pagato con la vita il prezzo della vittoria. Crudeltà senza precedenti e dolore, perdite irreparabili e distruzione hanno caratterizzato i 1418 giorni e notti della Grande Guerra Patriottica. Nessuno e niente può mettere in discussione la grandezza del popolo russo.
Come ogni anno, la città di Mosca si prepara per la solenne Parata della Vittoria sulla Piazza Rossa... in ricordo anche di quella del 7 novembre 1941, quando, con i nazisti alle porte, la parata per il 24° anniversario della Rivoluzione d’Ottobre divenne una delle più importanti operazioni militari della Grande Guerra Patriottica: molte unità vennero inviate al fronte direttamente dalla Piazza Rossa.
Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha dichiarato che i leader di 26 Stati hanno confermato la loro presenza alla parata, così come i capi dell'Unesco e del Consiglio d'Europa, e che nel 2010, al 65° anniversario della Vittoria, a Mosca erano presenti i leader di 28 Paesi.
Il Ministero della Difesa russo ha informato che alla parata saranno presentati 140 tipi di mezzi, compresi i carri armati e il nuovo autoblindo «T-14 Armata». Alla sfilata delle truppe parteciperanno 15.000 militari, mentre la piazza sarà sorvolata da 140 aerei ed elicotteri.
Il nuovo veicolo blindato «Armata», prodotto dalla società «Uralvagonzavod», è dotato di un sistema di difesa attiva antiproiettile ed antimissile, che intercetta qualsiasi tipo di munizione anticarro. La difesa è situata sul perimetro della torretta, garantendo protezione completa anche all'equipaggio del tank.
Il ministro della Difesa Sergej Shoigu ha fatto presente che il compito assegnato dal Presidente di evitare che qualcuno raggiunga la superiorità militare sulla Russia, sarà messo in pratica. Egli ha osservato che il programma di armamenti sarà attuato in pieno. Nel 2020 la quota di armi e attrezzature moderne sarà del 70-100 percento. Ha inoltre sostenuto la necessità di «concentrare grandi sforzi nel miglioramento della qualità delle forze nucleari strategiche, nell'aumento della capacità di combattimento dell'Esercito e della Marina, e nella creazione di una nuova divisione nelle Forze Armate: le forze aeree e spaziali».
Del resto, «la Russia non può restare indifferente di fronte al dispiegamento del sistema di difesa missilistico degli Stati Uniti ed è costretta a rispondere», - ha reso noto il capo di Stato Maggiore delle Forze Armate russe, generale Valery Gerasimov. «Il sistema di difesa missilistico degli USA è di natura globale, ed elementi del sistema si estendono nella regione asiatico-pacifica. Questo sistema perturba l'equilibrio strategico e la stabilità nel mondo, mina le fondamenta di START-3, in cui si determina l'inestricabile reciprocità delle armi strategiche offensive e difensive», - ha detto.
Tradizionalmente, il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' partecipa alle celebrazioni in onore della Grande Vittoria. Il 6 maggio, Sua Santità il Patriarca Kirill celebrerà la Divina Liturgia nella Chiesa di San Giorgio il Vittorioso, sulla collina Poklonnaya a Mosca. In questo giorno, nel quale la Chiesa ortodossa russa ricorda la memoria di San Giorgio, settant'anni fa si mise fine ai combattimenti. Prima dell'inizio del servizio, sarà portata nel tempio la reliquia della mano destra del santo, portata dal Monte Athos per rendere omaggio a coloro che hanno lottato contro il fascismo. La sacra reliquia rimarrà in Russia dal 24 aprile al 25 giugno 2015. Durante questo periodo visiterà quindici città: Yaroslavl, Mosca, Stavropol, Elista, Volgograd, Belgorod, Krasnodar, regione di Mosca, San Pietroburgo, Smolensk, Tula, ed Ekaterinburg.
L'8 maggio, il Patriarca terrà il rito della grande consacrazione della restaurata Chiesa della Trasfigurazione del Signore presso la Piazza della Trasfigurazione. La consacrazione del tempio alla vigilia del 9 maggio, in memoria delle gloriose gesta del Reggimento Preobraženskij, è rivolta a tutte le grandi vittorie militari russe, benedette dalla Chiesa russa.
Il tema della Grande Vittoria sarà ricordato anche nelle prossime visite del Patriarca: a Ul'janovsk, nella metropolia di Simbirsk, dove fu evacuato il Patriarcato di Mosca, il 20 maggio sarà ricordato il Patriarca Sergio, che fu il primo Primate della Chiesa russa dopo la morte del Patriarca Tikhon († 1925), quando la sede patriarcale rimase vacante per diciotto anni. E alla Fortezza di Brest, il 22 giugno, dove alle 4 del mattino del 1941 ebbe inizio la guerra.

Emblema Emblema della Federazione Russa


Mosca, Mosca, 9 maggio 2015