Sei anni insieme al Patriarca Kirill. Celebrato l'anniversario dell'intronizzazione
«La storia è custode della memoria spirituale e culturale del popolo, la quale, secondo le parole del professore Dimitrij Likhachev, "resiste alla forza devastante del tempo, trascende il tempo stesso". E qui sta il suo grande significato morale, perché l'oblio storico rende l'uomo ingrato, irresponsabile, incapace di eroismo, di sacrificio e di azioni disinteressate»
+ Kirill, Patriarca di Mosca e di tutta la Rus'
Il 1 febbraio 2015, Domenica del pubblicano e del fariseo e sesto anniversario della intronizzazione di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill, nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca è stata celebrata la Divina Liturgia.In questo giorno è festa in Russia.
Con la benedizione del Patriarca Kirill, dopo un lungo restauro è stata portata nella chiesa la grande e celebre icona di Smolensk della Madre di Dio «Odigitria». L’immagine miracolosa sarà esposta alla venerazione dei fedeli nella Cattedrale di Cristo Salvatore fino al 10 febbraio, poi sarà trasferita nella Cattedrale della Dormizione di Smolensk, dove è custodita fin dall’inizio del XVII secolo.
Hanno concelebrato con il Primate della Chiesa ortodossa russa: il metropolita Onufrij di Kiev e di tutta l’Ucraina; il metropolita Juvenalij di Krutitsij e Kolomna, vicario del Patriarca nella diocesi di Mosca; il metropolita Vladimir di Chișinău e di tutta la Moldova; il metropolita Vikentij di Tashkent e Uzbekistan, capo del Distretto metropolitano dell’Asia centrale; il metropolita Varsonofij di San Pietroburgo e Ladoga, cancelliere del Patriarcato di Mosca; il metropolita Pavel di Minsk e Zaslave, esarca patriarcale di tutta la Bielorussia; il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca; il metropolita Hilarion di America orientale e New York, primo Gerarca della Chiesa ortodossa russa fuori della Russia; il metropolita Aleksandr di Riga e di tutta la Lettonia e i gerarchi che sono giunti a Mosca per partecipare al Consiglio dei Vescovi della Chiesa ortodossa russa.
Hanno concelebrato anche i rappresentanti delle Chiese ortodosse locali presso il trono del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’: il metropolita Afanasij di Kirinia (Chiesa ortodossa di Alessandria); il metropolita Niphon di Filippopoli (Chiesa ortodossa di Antiochia); il vescovo Antonij di Moravich (Chiesa ortodossa serba); l’archimandrita Stefan (Dispirakis) (Chiesa ortodossa di Gerusalemme); l’archimandrita Feoktist (Dimitrov) (Chiesa ortodossa bulgara), l’archimandrita Seraphim (Shemyatovsky) (Chiesa ortodossa ceca e slovacca).
Tra i concelebranti c’erano inoltre: l’arciprete Vladimir Divakov, segretario del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ a Mosca; l’arciprete Mikhail Rjazantsev, sacrestano della Cattedrale di Cristo Salvatore; l’archimandrita Aleksej (Polikarpov), vicario del monastero stavropigiale di San Daniele di Mosca; l’archimandrita Tikhon (Shevkunov), segretario esecutivo del Consiglio Patriarcale per la Cultura e vicario del monastero stavropigiale della Presentazione; l’arciprete Vsevolod Chaplin, presidente del Dipartimento sinodale per i rapporti tra la Chiesa e la società; l’arciprete Dmitrij Smirnov, presidente della Commissione patriarcale per la famiglia, la tutela della maternità e dell’infanzia; l’arciprete Aleksandr Ganaba, segretario della diocesi della regione di Mosca; l’arciprete Nikolaj Balashov, vice presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne; l’archimandrita Filaret (Bulekov), vice-presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne; l’archimandrita Vakhtang (Liparteliani) (Chiesa ortodossa georgiana), pastore della Chiesa del grande martire San Giorgio nel quartiere georgiano a Mosca; i vicari dei monasteri stavropigiali, il clero di Mosca.
Al servizio hanno preso parte: l’inviato plenipotenziario del Presidente della Federazione Russa nel Distretto Federale Centrale Aleksandr Beglov, il ministro della Cultura della Federazione Russa Vladimir Medinskij, il ministro dei Trasporti Maksim Sokolov, il presidente del Comitato della Duma di Stato per gli affari della CSI, l’integrazione eurasiatica e le relazioni con i connazionali residenti all’estero Leonid Slutsky, il presidente dell’Assemblea legislativa della città di Mosca Aleksej Shaposhnikov, il presidente del Dipartimento sinodale per l’informazione Vladimir Legojda, il responsabile della casa di produzione «Sofrino» Evgenij Parkhaev, le priore dei monasteri femminili, il clero di Mosca e della regione di Mosca, i membri delle istituzioni sinodali della Chiesa, i rappresentanti dei consigli parrocchiali, gli insegnanti e gli studenti delle scuole religiose.
Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha indossato per il servizio liturgico i paramenti della intronizzazione. Durante le litanie sono state elevate preghiere speciali per Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill.
I canti della Divina Liturgia sono stati eseguiti dai cori della Cattedrale di Cristo Salvatore (diretto da Ilja Tolkachev) e del Monastero Sretensky (diretto da Nikon Zhila). Il culto è stato trasmesso dal canale televisivo «Unione».
Durante il Piccolo Ingresso, Sua Santità ha elevato al rango di metropoliti il vescovo Pavel di Khanty-Mansijsk e Surgut, in relazione alla nomina a capo della metropolia di Khanty-Mansijsk, e il vescovo di Chita e Trans-Baikal Vladimir, in relazione alla nomina a capo della metropolia di Trans-Baikal.
Dopo le litanie, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha pregato per la pace in Ucraina.
Nel corso della Liturgia Sua Santità il Patriarca Kirill ha ordinato sacerdote il diacono Andrej Dyachenko, chierico della Chiesa metropolitana di Sant’Andrej Rublev in Ramenki, responsabile del settore informazioni analitiche del Dipartimento sinodale per i rapporti con le Forze Armate e le Forze dell’Ordine.
Il discorso prima della Comunione è stato tenuto dall’arciprete Dmitrij Babev, rettore della Chiesa della Dormizione della Madre di Dio nell'antico villaggio di Koshino, a Mosca.
Al termine della Liturgia è stata eseguita una preghiera di ringraziamento (moleben). Il testo è stato letto dal metropolita Juvenalij di Krutitsy e Kolomna. Poi Sua Beatitudine il metropolita Onufrij ha letto il messaggio di congratulazioni per Sua Santità il Patriarca a nome dei membri del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa e ha presentato in dono a Sua Santità un’icona del Salvatore.
L’inviato plenipotenziario del Presidente della Federazione Russa nel Distretto Federale Centrale, Aleksandr Beglov, si è congratulato con Sua Santità a nome del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin.
Rivolgendosi al Patriarca e ai fedeli riuniti nel tempio, il ministro della Cultura della Federazione Russa, Vladimir Medinskij, ha parlato del restauro dell’icona della Madre di Dio di Smolensk. L’icona Odigitria della Madre di Dio di Smolensk ha accompagnato l’esercito russo durante la guerra del 1812. Prima della battaglia di Borodino, per ordine del generale Kutuzov l’icona miracolosa è stata portata sul campo di battaglia, dove alla presenza del generale e di tutto l’esercito è stato tenuto un servizio di preghiera in ginocchio.
Secondo Vladimir Medinskij, gli studi effettuati durante il restauro hanno dimostrato che l’icona è stata creata a cavallo dei secoli XVI-XVII. «Con molta certezza è proprio l’icona che è stata portata a Smolensk nel 1602 e ha preso parte a tutta la storia del nostro Paese», ha detto il ministro della Cultura.
Il Primate della Chiesa ortodossa russa si è rivolto ai fedeli con la parola primaziale. Poi ha conferito diverse onorificenze della Chiesa.
- In considerazione del suo assiduo lavoro missionario e in connessione con il 75° anniversario del suo compleanno, del 30° anniversario della sua consacrazione episcopale e del 50° anniversario dell’ordinazione al diaconato, il metropolita Vladimir di Omsk e Tauride è stato insignito dell’ordine di Sant’Innocenzo, metropolita di Mosca e di Kolomna, I grado.
- In considerazione del suo assiduo lavoro missionario e in connessione con il 40° anniversario dell’ordinazione diaconale, l’arcivescovo Simon di Bruxelles e Belgio è stato insignito dell’ordine di Sant’Innocenzo, metropolita di Mosca e Kolomna, II grado.
Hanno ricevuto panagie Patriarcali:
- il metropolita Panteleimon di Yaroslavl e Rostov per il suo intenso lavoro pastorale e in connessione con il quarantacinquesimo anniversario dell’ordinazione al diaconato;
- il metropolita Longin di Saratov e Vol’sk per il suo intenso ministero pastorale;
- l’arcivescovo di San Francisco e America occidentale Kirill per il suo intenso lavoro pastorale e in connessione con il 60° compleanno;
- l’arcivescovo Serafim di Sendai (Giappone) per il suo intenso servizio pastorale e in connessione con il quindicesimo anniversario della sua ordinazione al ministero episcopale.
Dopo la Liturgia si è svolto il pasto fraterno nella trapeza. Sua Santità Vladyka ha accolto i vescovi della Chiesa ortodossa russa, i ministri del Governo della Federazione Russa, i deputati della Duma di Stato della Federazione Russa, i rappresentanti delle Chiese ortodosse locali.
Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha rivolto a tutti i presenti parole di gratitudine.
Sua Santità il Patriarca Kirill ha anche osservato il significato speciale dell'Ortodossia per i popoli del Mondo russo. «La nostra fede, il nostro sistema di valori ci aiuta a non andare fuori strada. Hanno timore quelli che ci vorrebbero vedere persi, che perdiamo la nostra strada, la direzione giusta. Ma questo non accadrà fino a quando vi è la Chiesa ortodossa universale, e fintanto che c’è la Chiesa ortodossa russa essa avrà una grande responsabilità per la condizione spirituale di tutto ciò che oggi chiamiamo il Mondo russo», - ha detto il Primate.
Poi, nella sala San Sergio della Cattedrale di Cristo Salvatore, Sua Santità il Patriarca Kirill ha ricevuto le congratulazioni dei vescovi e dei rappresentanti delle istituzioni sinodali, dei vicari dei monasteri stavropigiali e del clero.
Gli auguri al Patriarca sono arrivati, come sempre, anche dal presidente della Federazione Russa Vladimir Putin. Il Capo si Stato ha incontrato Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill presso il Cremlino. Il Presidente si è congratulato con il Primate della Chiesa ortodossa russa per il sesto anniversario della Sua intronizzazione e ha augurato a Sua Santità tutto il meglio, presentando in dono una litografia con l’immagine di Smolensk, «la città che Voi amate», - ha detto Putin, dove Sua Santità il Patriarca Kirill ha servito per venticinque anni come arcivescovo e poi come metropolita prima di essere eletto al soglio patriarcale.
«Dove io vivo, - ha detto il Primate - ho un angolo speciale riservato a Smolensk... Grazie».
Il primo ministro Dmitrij Medvedev, da parte sua, ha augurato a Sua Santità la forza spirituale e il successo nella Sua opera di formazione, notando che allo stato attuale è impossibile sopravvalutare l'importanza della Chiesa per il popolo, per il suo arricchimento morale, per la salvaguardia della pace e dell'armonia.
Dmitrij Medvedev ha anche detto che la Chiesa ha un’importante missione sociale, l’attuazione di grandi progetti finalizzati alla conservazione e allo sviluppo delle tradizioni storiche, culturali e spirituali del Paese. Nel ricevere il Primo Ministro presso le camere patriarcali della Cattedrale di Cristo Salvatore, Sua Santità ha detto: «Dio ci aiuti a lavorare insieme per rafforzare la salute morale delle persone. Questo è il fondamento del successo dello sviluppo economico, sociale e politico, il fondamento di tutte le persone. - Vorrei ringraziarVi per la collaborazione, contrassegnata dal Vostro coinvolgimento personale nel dialogo con la Chiesa ortodossa russa».
Nel fare gli auguri al Primate della Chiesa ortodossa russa, il sindaco di Mosca, Sergej Sobyanin, in particolare ha detto: «Vostra Santità, di cuore mi congratulo a nome dei moscoviti per la Vostra intronizzazione. Si tratta di un evento importante per tutti noi. Voi avete fatto molto in sei anni, sono state costruite molte nuove chiese, molti vecchi edifici sono stati restaurati, rinnovati».
Sobyanin ha sottolineato il ruolo di Sua Santità il Patriarca nel rafforzare l'unità spirituale del popolo. «La cosa più importante che state facendo, - che certamente ci dà fiducia nel futuro, - è il consolidamento della società, che è molto importante per il Paese e per Mosca in questi nostri tempi difficili».
In risposta, Sua Santità il Patriarca Kirill ha ringraziato Sergej Sobyanin per il Suo aiuto nella costruzione dei templi della capitale. «A proposito dei risultati ottenuti a Mosca, vorrei ringraziarLa perché ora il dialogo e la cooperazione in questa direzione vengono svolti più attivamente», - ha detto Sua Santità Vladyka.
Alla vigilia del sesto anniversario della intronizzazione di Sua Santità Patriarca Kirill, è stato dato un ricevimento nella sala San Sergio della Cattedrale di Cristo Salvatore.
Prima dell’inizio del ricevimento, molti ospiti si sono congratulati personalmente con il Primate della Chiesa ortodossa russa.
Sua Santità ha accolto il presidente del Consiglio Federale della Federazione Russa, Valentina Matvienko, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, il ministro della Cultura Vladimir Medinskij, il procuratore generale russo Yurij Chajka, il presidente delle «Ferrovie Russe» Vladimir Yakunin, il presidente della Commissione elettorale centrale russa, Vladimir Churov, il primo vice presidente della Duma di Stato, Aleksandr Zhukov, il vice presidente della Duma di Stato della Federazione Russa, Sergej Zheleznjak, il capo dell’Ufficio del Governo della Federazione Russa, Sergej Prikhodko, gli assistenti del Presidente della Federazione Russa: Igor Shchëgolev, Igor Levitin e Vladimir Kozhin, gli Artisti del Popolo dell'URSS Aleksandra Pakhmutova, Iosif Kobzon e Ilija Glazunov, l’Artista del Popolo della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa Nikita Mikhalkov, il presidente dell'Unione degli Scrittori della Russia, Valerij Ganichev, il presidente del Festival cinematografico «Golden Knight», Artista del Popolo della Russia, Nikolaj Burlyaev.
Si sono congratulati con il Patriarca i rappresentanti dell'Amministrazione presidenziale e del Governo della Federazione Russa, i plenipotenziari presidenziali nei distretti federali, i capi delle regioni russe, gli ambasciatori di diversi Stati della CSI e di Paesi stranieri, i rappresentanti di organizzazioni pubbliche, del mondo scientifico, della cultura e delle arti, filantropi, atleti, dirigenti dei media e giornalisti che seguono le attività di Sua Santità.
Tra i leader religiosi che hanno salutato il Primate della Chiesa ortodossa russa c’erano i rappresentanti della Chiesa ortodossa dei Vecchi Credenti, della Chiesa cattolica romana e di altre confessioni cristiane, dei musulmani e delle comunità e associazioni ebraiche.
Alla serata di gala presso la Cattedrale di Cristo Salvatore hanno partecipato i membri permanenti del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa, i rappresentanti delle Chiese ortodosse locali, i membri del Consiglio Supremo della Chiesa, i gerarchi della Chiesa ortodossa russa, i dirigenti e i dipendenti delle istituzioni sinodali della Chiesa ortodossa russa, i dipendenti del Patriarcato di Mosca.
A nome del Santo Sinodo e di tutti i presenti il metropolita Juvenalij di Krutitsy e Kolomna ha rivolto gli auguri a Sua Santità il Patriarca sottolineando che la dedizione e il servizio di Sua Santità sono un esempio per tutti i gerarchi della Chiesa ortodossa russa e ha augurato al Primate «l’abbondante aiuto di Dio nel ministero primaziale per molti anni».
Da parte sua, il ministro degli Esteri Sergey Lavrov ha detto: «Vostra Santità, mi consenta, a nome dei rappresentanti delle istituzioni laiche, di rivolgere le più vive congratulazioni per l’anniversario di oggi. Voi vi siete interessato di ciò che accade in Russia e della nostra politica estera molto prima di sei anni fa, durante le Vostre mansioni precedenti. E mi ricordo molto bene che Voi formulaste un nuovo concetto, praticamente la necessità di rafforzare i principi morali nelle relazioni internazionali.
Oggi, questa tesi diventa ancora più rilevante. La mancanza di moralità, di spiritualità, il non voler ricordare le proprie radici religiose a motivo di una falsa correttezza politica, sono la causa di molte crisi, tra cui la crisi in Ucraina. Non a caso i principi morali del cristianesimo, in questo caso l’Ortodossia, sono direttamente minacciati e attaccati, vengono bruciate le chiese del Patriarcato di Mosca in Ucraina.
Ispirati dai Vostri suggerimenti, facciamo del nostro meglio per attuare le iniziative del nostro Presidente di portare la pace sulla base dei principi cristiani, sull’inammissibilità di condannarli all’oblio. Sono convinto che solo in questo modo possiamo ottenere risultati.
Grazie mille per quello che fate per il Mondo russo, per il nostro Paese, per rafforzare la nostra posizione internazionale, la nostra autorità morale in campo internazionale».
Il saluto del presidente della Duma di Stato, Sergej Naryshkin, è stato letto dal vice presidente della Duma, Sergej Zheleznjak.
Sua Santità il Patriarca Kirill ha rivolto parole di ringraziamento ai partecipanti al ricevimento e ha detto in particolare: «Vostra Eminenza e Grazia! Cari Sergej Viktorovič e Sergej Vladimirovič, alti rappresentanti del Governo, rappresentanti del corpo diplomatico, della nostra società, fratelli e sorelle, signore e signori!
Ringrazio di cuore tutti voi per il fatto che, nonostante la vostra agenda sia piena di impegni, avete trovato il modo di venire qui in questo giorno, affinché possiamo condividere questi momenti. L’anniversario della intronizzazione è sempre una pietra miliare. Si è indotti a pensare al passato, a ciò che è stato fatto e a quello che non è stato fatto, a ciò che ancora rimane da fare. E come si sa, è molto difficile stare dietro a questo cambiamento incredibilmente dinamico della situazione storica. Ogni giorno porta qualcosa di nuovo.
La Chiesa è per sua natura conservatrice, è stata progettata per mantenere certe tradizioni, e questo richiede impegno da parte dei ministri della Chiesa. La velocità eccessiva non caratterizza il clero russo. Ma oggi la situazione esterna ha una forte pressione, così la Chiesa deve cambiare il suo modo di pensare, e soprattutto il suo atteggiamento verso la realtà circostante. Questo non significa che la Chiesa si trova su una qualche posizione riformista, ma significa che molto seriamente la Chiesa deve valutare quello che sta accadendo fuori e determinare la sua posizione sulle questioni più importanti del nostro tempo. Questo accade perché esiste collaborazione e cooperazione tra la Chiesa e la società in generale. Pertanto, se si verificano cambiamenti nella vita della Chiesa, questo accade attraverso la nostra comune partecipazione.
Ma l’impatto più forte, anche per quanto riguarda la leadership della Chiesa, viene dal nostro popolo. E quando, in piedi nel tempio, ci rivolgiamo al popolo, vediamo facce nuove, ci rendiamo conto che la Chiesa è il luogo dove vengono persone di età, istruzione, cultura e nazionalità diverse. Questa realtà di oggi interpella la leadership della Chiesa e tutti coloro che sono chiamati a servire la Chiesa.
Pertanto, ringrazio per le gentili parole che sono state dette su di me. In primo luogo, sono grato a tutti coloro che hanno preso la parola, perché con queste persone interagiamo e collaboriamo quasi tutti i giorni. Vorrei anche esprimere la mia gratitudine a tutti voi, e attraverso voi a tutto il nostro popolo.
Dio non voglia che questa interazione tra la Chiesa, la società e lo Stato non porti a migliorare il risultato di questa interazione e la formazione di nuove idee, nuovi punti di vista sulla vita e sui problemi esistenti. Ma soprattutto, che tutto questo si accompagni alla conservazione nella nostra vita nazionale di quei grandi valori che sono venuti a noi dal passato e che sono valori non perché hanno molti anni, ma perché sono eterni ed immutabili».
Particolare delle Cattedrali di San Basilio e Cristo Salvatore a Mosca
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