Consiglio dei Vescovi della Chiesa russa. Via diocesana e missione nella società

All’indomani delle celebrazioni per il VI anniversario di intronizzazione di Sua Santità il Patriarca Kirill, il 2 e 3 febbraio 2015 nella sala dei Concili della Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, sotto la presidenza del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ si è svolto il Consiglio dei Vescovi della Chiesa ortodossa russa.
Alla riunione hanno partecipato 259 dei 342 vescovi della Chiesa ortodossa russa; di essi 215 sono ordinari, 38 vicari e sei emeriti.
Prima dell'inizio dei lavori il Primate della Chiesa russa ha celebrato un rito di intercessione (moleben), che comprendeva la preghiera: «Signore Gesù Cristo, nostro Dio, accetta questa fervente supplica e benedici le buone intenzioni e il lavoro dei metropoliti, degli arcivescovi e dei vescovi, affinché possano in concordia svolgere questi lavori per la Tua gloria».
Al termine della riunione, il Consiglio ha pubblicato un resoconto in sedici punti. In esso i vescovi, dopo aver ringraziato Dio per le grazie concesse alla Chiesa ortodossa russa dopo l’ultimo Consiglio episcopale del 2013, hanno espresso preoccupazione per la situazione in Ucraina e la propria solidarietà a Sua Beatitudine il metropolita Onufrij di Kiev e di tutta l’Ucraina e all’episcopato della Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca.
I vescovi hanno valutato lo stato di attuazione delle decisioni prese dal Consiglio episcopale nel 2013 e nel 2011, riguardanti in particolare l’istruzione teologica dei laici che lavorano per la Chiesa. Ha approvato due importanti documenti. Il primo, «Sulla partecipazione dei fedeli all’Eucarestia», dà orientamenti di fondamentale importanza relativi alla frequenza della partecipazione all’Eucarestia da parte dei fedeli laici, le tradizioni e le norme relative alla preparazione alla comunione, al digiuno e alla confessione. Il secondo riguarda il futuro professionale di coloro che compiono gli studi teologici nelle scuole della Chiesa.
È stato considerato il tema dello sviluppo della vita delle parrocchie in quanto vita di comunità, già trattato dal Sacro Sinodo nella seduta del 25 luglio 2014 e ripreso da Sua Santità il Patriarca Kirill in una lettera enciclica del 9 settembre 2014, dell’impegno dei laici nella vita parrocchiale e diocesana, e infine della missione della Chiesa nella società contemporanea.
I vescovi hanno anche parlato di alcune questioni specifiche relative alla vita monastica e all’accoglienza dei novizi in queste strutture.
Il Consiglio ha espresso la propria preoccupazione per la diffusione di pratiche e culti neo-pagani, come anche per i casi di blasfemia e offesa dei sentimenti religiosi dei credenti delle diverse religioni. Si è considerato il problema del rapporto tra la libertà di espressione creativa e le azioni e espressioni immorali che recano offese al decoro e al buongusto.
Nelle attuali condizioni in cui la fede e la moralità sono spesso messe in discussione, i vescovi hanno sottolineato l’importanza di una collaborazione con le autorità statali e la società civile, per il bene della popolazione.
In considerazione del 70° anniversario della fine della Seconda guerra mondiale, i vescovi hanno esortato il clero e i laici a pregare per quanti hanno sacrificato la vita in difesa del proprio popolo e della Patria.

Cupola Cupola della Cattedrale di Cristo Salvatore


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