La Cattedrale russa di San Nicola a Teheran
Nel giorno in cui si commemora il trasferimento delle reliquie di san Nicola il Taumaturgo dalla città di Myra, in Asia Minore, a Bari, nella parrocchia russa di Teheran è stato celebrato il 70° anniversario della fondazione della Cattedrale dedicata al santo taumaturgo.
Il 2015 è un anno importante per la Repubblica sciita non solo perché si commemora il 70° anniversario della fine della Seconda guerra mondiale. A Vienna, infatti, l’Iran e il gruppo dei mediatori internazionali (Russia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Cina e Germania) hanno firmato l’accordo per il programma nucleare iraniano, e questo ha un grande impatto sulle relazioni russo-iraniane.
Il 22 maggio, con la benedizione di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill, la Divina Liturgia nella Cattedrale di San Nicola è stata celebrata dall'arcivescovo Aleksandr di Baku e Azerbaigijan. Hanno concelebrato l’archimandrita Aleksandr (Zarkeshev), rettore del tempio, e il clero della diocesi di Baku: l’igumeno Mitrofan (Bezotosny) e il diacono Varfolomej (Sotnikov).
Al culto erano presenti l’incaricato per gli affari della Russia in Iran, Aleksej Vladimirovich Judentsev, e l'ambasciatore della Repubblica di Bielorussia in Iran, Viktor Vasilevich Rybak, nonché i pellegrini della Chiesa russa di San Filippo Apostolo negli Emirati Arabi Uniti.
Dopo la proclamazione di «molti anni», l’arcivescovo di Baku e Azerbaijan Aleksandr si è congratulato con il rettore, con lo starosta e con i parrocchiani per l’anniversario, sottolineando che quest'anno ricorrono i vent’anni del ritorno della parrocchia in seno alla Chiesa Madre e la nomina di padre Aleksandr (Zarkeshev) a rettore della chiesa di Teheran.
La prima parrocchia russa in terra di Persia è stata fondata alla fine del XVI secolo dal monaco Niceforo. All’inizio del XX secolo in Iran operava la missione spirituale russa, e nel 1917 c’erano circa cinquanta chiese russe. Nei tre anni successivi, tutto ciò che era stato creato nel corso degli ultimi tre secoli è stato perso. Dopo la chiusura da parte dei diplomatici sovietici nel 1921 delle due chiese dell’Ambasciata, la comunità ortodossa russa organizzò la Cappella di San Nicola, dove ha servito l’ultimo missionario della missione ecclesiastica russa in Urmia, archimandrita Vitaly (Sergiey). Nel 1941, nella capitale dell'Iran è arrivato lo ieromonaco (in seguito archimandrita) Vladimir (Malyshev). Grazie ai suoi sforzi sono stati raccolti i fondi per acquistare il terreno di fronte all'Ambasciata americana. Il 21 agosto 1944 è stata benedetta la prima pietra del tempio. Il 9 aprile 1945 è stato eseguito il rito della grande consacrazione della Cattedrale di San Nicola, che allora era sotto l'amministrazione della Chiesa ortodossa russa all'estero. Nella parrocchia ha servito il clero russo fino agli inizi degli anni '80, quando il tempio è rimasto senza sacerdote ed è stato progressivamente abbandonato. Nei primi mesi del 1995, la comunità parrocchiale ha presentato al Patriarca Alessio II la richiesta di fare ritorno nella Chiesa Madre. Il 22 febbraio 1995, il Sacro Sinodo ha accolto la richiesta e ha nominato lo ieromonaco Aleksandr (Zarkeshev) rettore della Cattedrale. Nello stesso anno, su iniziativa dell’allora presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Kirill di Smolensk e Kaliningrad, oggi Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, è stata istituita, in accordo con l’ayatollah Muhammad Ali Tashiri, la Commissione mista russo-iraniana per il dialogo tra la Chiesa ortodossa e l’Islam. Il prossimo incontro si terrà a Mosca nel 2016.
Secondo il ministro degli Esteri Javad Zarif «l'Iran pone grande importanza alle relazioni con la Russia». Il Primate della Chiesa Russa è molto conosciuto e amato in Iran ed è stato invitato a visitare l'Iran e ad incontrare il leader supremo, l' l'Ayatollah Seyyed Ali Khamenei.
Cattedrale di San Nicola