Una terra di comete e... di conflitti. Editoriale di Fernanda Santobuono

Perché si fa la guerra al terrore ma nello stesso tempo si va a braccetto con i capi terroristi? Perché si entra nello scontro di civiltà per difendere la libertà e nello stesso tempo si è alleati strategici del principale sponsor dell’oscurantismo di cui è accusato l’altro campo?
Molti dicono che dopo tutto, l’Arabia Saudita è un Paese sovrano e ha il diritto di avere una propria politica estera. Anche diversa da quella dei suoi alleati. Ma la verità è che le monarchie del Golfo possono permettersi di avere le politiche che hanno perché hanno le spalle coperte.
Tutti ricordano come Saddam Hussein impiegò 24 ore per ridurre in polvere l’esercito del Kuwait. Ed è proprio per la fine che fece Saddam Hussein che oggi l’Arabia Saudita e il Qatar possono permettersi di mettere le mani nella politica interna della Libia, della Tunisia, dell’Egitto, dello Yemen e soprattutto della Siria. Avendo le spalle coperte dalla pesante presenza militare della Nato e di Israele nella regione, i Paesi del Golfo, in primis l’Arabia Saudita, possono pesare con l’iniezione di soldi, droga, armi e mercenari nelle politiche interne di vari Paesi del mondo. In tutto questo la sovranità di una nazione non c’entra nulla. C’entra un piano comune di gestione della regione e del mondo. Una gestione sotto il segno degli affari sporchi e della guerra infinita, fine a se stessa. Semplicemente perché i signori della guerra da una parte e dall’altra ne traggono ampiamente beneficio. Perché le famiglie ricche alla testa di più della metà delle risorse di questo pianeta non hanno né nazionalità, né colore, né religione, e quando uccidono - o fanno uccidere da un terrorista o da un soldato - non è per religione, non è per civiltà, ma l’unico valore che difendono è quello dei loro conti nei paradisi fiscali.
Da un’indagine condotta dalla Federazione Russa è stato possibile accertare che sottogruppi dello Stato islamico (Isis) vengono finanziati da personaggi di quaranta Paesi del mondo, dei quali alcuni fanno parte del G20!
Inoltre, da immagini satellitari e da foto scattate da aerei è stata documentata l’esistenza di un enorme traffico illegale di petrolio e prodotti petroliferi da parte dell'Isis, che il presidente Vladimir Putin ha descritto come «colonne di veicoli lunghe decine di chilometri, che da un'altezza di circa cinquemila metri svaniscono all'orizzonte. Sembra un vero e proprio sistema di oleodotti...». Alla luce del sole!
Eppure, all’inizio della storia umana, in questa terra di comete e... di conflitti venivano realizzati gioielli dalla cosiddetta «origine cosmica». Il ferro utilizzato per la loro minuziosa e raffinata creazione era contenuto nei meteoriti caduti sulla terra. Ma c'è di più.
Un frammento di diamante ritrovato in Egitto, e chiamato Ipazia in onore della prima matematica, astronoma e filosofa della storia, Ipazia di Alessandria, è il primo esemplare conosciuto di una cometa caduta sulla Terra milioni di anni fa e mai ritrovato. Come risultato della sua esplosione all’ingresso dell’atmosfera terrestre si venne a formare una quantità enorme di vetro di silice giallo-verde, che giace ancora disperso su seimila chilometri quadrati di deserto del Sahara. Queste polveri di tanto in tanto raggiungono l’Europa durante le piogge rosse, come nella famosa «pioggia di sangue» del 1901.
Un magnifico esemplare di questo vetro, lucidato da antichi gioiellieri, si trova nella spilla di Tutankhamon sotto forma di scarabeo.
È proprio della bellezza spirituale di questa terra e di questo cielo che il gran principe Vladimir, il Battista della Rus’, si innamorò quando nel 988 scelse per sé e per il suo popolo la fede ortodossa, rifiutando il credo cattolico romano, che sin dall’inizio della sua storia si era macchiato di orrendi delitti, come quello di Ipazia di Alessandria nel 415. Una figura di spicco dell’epoca alessandrina, vissuta negli anni della conquistata libertà religiosa dopo l'Editto di Costantino, ma non della libertà di pensiero, in un periodo in cui si andava diffondendo la dottrina nestoriana, che negava la natura divina di Cristo e il titolo di Madre di Dio di Maria. La «nuova dottrina» fu condannata nel 431 dal Concilio di Efeso in quanto il Verbo si fece carne e nella sua umanità nacque da Maria, patì, ed è risorto.
Nonostante l'impegno profuso dal vescovo Cirillo di Alessandria, che si ritiene essere il mandante dell'omicidio di Ipazia, sia il Concilio di Efeso che quello di Calcedonia nel 451 non riuscirono ad impedire le prime divisioni all’interno della Chiesa, con la nascita della Chiesa assira d’Oriente e della Chiesa monofisita.
Non è casuale che nel 2015 si celebrino insieme il millesimo anniversario della morte del santo principe Vladimir († 1015) e i milleseicento anni dall’efferato delitto della filosofa e astronoma alessandrina. Entrambi questi anniversari hanno un conto aperto con la civiltà occidentale. Il primo, per le sofferenze subite dalla Russia nel corso dei secoli a seguito della scelta di civiltà compiuta dal gran principe, che è alla base dell’unità dello Stato russo, della Santa Rus’ e della multietnica e multimilionaria Chiesa ortodossa russa, di cui l'icona della Madre di Dio di Kazan' rappresenta il simbolo della sua unità; il secondo, per essere rimasto un delitto impunito nonostante le innegabili responsabilità del vescovo Cirillo, in una città multietnica e multireligiosa, costellata da sinagoghe, templi a divinità greche ed egizie, e chiese cristiane, in un contesto di diffusione del cristianesimo pieno di luci e ombre.
Se in Occidente Galileo Galilei fu il protagonista di una svolta epocale nell’idea di scienza, Ipazia fu l’esponente di una tradizione millenaria che venne schiacciata dal nuovo che avanzava, il cristianesimo. A differenza di quella greco-romana e di quella egizia, la religione cattolica non accettò una donna con le prerogative di Ipazia, libera di sé, non subordinata a partiti o fazioni, presente e parlante in luoghi pubblici, sapiente maestra dotata di una parola autorevole, capo della Scuola di Alessandria. Di lei tutto è stato distrutto, compresi i suoi resti.
Già, Cristo è risorto. È veramente risorto!
Sarà proprio la scienza a scoprire se dalla «materia oscura» presente nell'Universo derivi la forza della resurrezione e l'origine della vita.
Sono trascorsi oltre cinquant'anni dal lancio nello spazio del primo satellite artificiale sovietico Sputnik 1, il 4 ottobre 1957. In questo arco di tempo molte conquiste spaziali sarebbero state raggiunte se l’umanità intera non avesse dovuto affrontare il «male oscuro» dell’Europa, la Germania nazista del Führer Adolf Hitler.
Nell’anno del 70° anniversario della Grande Vittoria contro questo «male oscuro» e della nascita delle Nazioni Unite, si avverte la necessità di fare chiarezza fra tutti i Paesi del mondo, grandi e piccoli, ricchi e poveri, vicini e lontani, su due questioni del XX secolo rimaste insolute, se non altro per il rispetto che portiamo verso i ventisette milioni di cittadini russi morti per difendere la Patria e l’Europa durante la Seconda guerra mondiale, per i cinquanta milioni di profughi, tra cui decine di milioni di russi, che hanno cambiato la geografia umana della Terra, e per una questione di onestà intellettuale: conoscere la verità sulla fine di Adolf Hitler, il Paese in cui è stato accolto, e sul falso «sbarco sulla Luna» del secolo scorso.
L'Accademia Russa delle Scienze ha accusato la Nasa di aver copiato gli studi degli scienziati sovietici di decine di anni fa. La scoperta della scomparsa dell'acqua e dell'atmosfera del Pianeta Rosso non appartiene agli Stati Uniti.
Dal 2016 al 2020 la Russia ha in programma di condurre una serie di esperimenti con voli simulati su Luna, Marte e altri pianeti. Il modulo Terra usato in precedenza nel progetto Mars-500, sarà riallestito con un nuovo blocco di realtà virtuale con più funzionalità. Inoltre, un segmento del modulo verrà designato per la realizzazione di un contenitore con un campo magnetico ribassato, particolarmente importante per simulare il volo spaziale. Fra cinque anni una sonda robotica sbarcherà al polo Sud della Luna per trovare ghiaccio d’acqua e nel 2029 i cosmonauti russi faranno lo sbarco sulla Luna e poi dalla Luna verso un'orbita lunare.
Per un Paese che può disporre di tutti i mezzi di informazione che vuole, non è tanto difficile ingannare il mondo intero per raggiungere i propri scopi. Nel 2003, ad esempio, durante la seconda guerra del Golfo, l’America utilizzò delle immagini dal satellite opportunamente ritoccate per dimostrare l’esistenza di armi chimiche in Iraq per farsi autorizzare dall’Onu il via libera per i bombardamenti.
Così sta accadendo oggi in Medio Oriente, dove dietro ad una presunta lotta al terrorismo della coalizione, guidata dagli Usa, si nasconde il finanziamento dei terroristi, in vista di una futura spartizione di questa antica terra di comete e... di conflitti.
La lotta al terrorismo richiede l'impegno di tutti i Paesi del mondo. Va fatta in conformità con le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, sulla base del diritto internazionale, del rispetto della sovranità degli Stati, del dialogo e del consenso degli Stati interessati.
Quello di cui hanno maggiormente bisogno i Paesi del Medio Oriente e del Nord Africa, in primis la Siria, è la sospensione dei finanziamenti allo Stato islamico e del flusso dei combattenti, organizzato da Turchia, Israele, Giordania, Qatar, Arabia Saudita, e altri Paesi.
Per il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov l'era del dominio occidentale in campo economico, finanziario e politico sta ormai volgendo al termine. Secondo il ministro, i Paesi occidentali stanno cercando di mantenere artificialmente tale dominio attraverso mezzi quali l'imposizione di sanzioni e l'impiego della forza militare, in violazione delle norme internazionali e della Carta della Nazioni Unite. «Ciò non fa che aggiungere ulteriore caos alla situazione internazionale», ha osservato.

Fernanda Fernanda Santobuono


Icona Icona della Madre di Dio di Kazan' (XIX sec.)


Astrolabio Astrolabio di Ipazia di Alessandria