Le relazioni di buon vicinato tra Russia e Cina

Il 2 e 3 settembre il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin è stato in visita ufficiale in Cina per partecipare agli eventi dedicati alla celebrazione del 70° anniversario della resa del Giappone nella Seconda guerra mondiale.
In una situazione internazionale instabile, come quella attuale, il rafforzamento delle relazioni di buon vicinato tra i Paesi, in particolare tra Russia e Cina, è molto importante e contribuisce a garantire la pace e la stabilità nel continente eurasiatico e nel mondo.
La Cina ha più volte affermato che come Paese vincitore ha diritto ad avere il giusto posto nell’ordine mondiale contemporaneo.
«I nostri due Paesi sono stati alleati nella lotta contro il nazismo e il militarismo giapponese, subendo il peso dell'aggressione, ma hanno resistito a questa guerra e l'hanno vinta, liberando i popoli schiavizzati, e hanno portato la pace nel pianeta», - ha detto Putin nel corso di un’intervista a Russia Today alla vigilia del suo viaggio. «Gli sforzi di alcuni Paesi di glorificare i criminali di guerra e i loro scagnozzi sono una beffa scandalosa ai processi di Norimberga e di Tokyo», - ha aggiunto il capo dello Stato, che allo stesso tempo ha voluto ringraziare i partner cinesi «per la loro comprensione sulla questione dell'Ucraina» apprezzando «il fermo rifiuto offerto dalla Repubblica popolare cinese all'imposizione delle sanzioni ai danni di Mosca».
Durante la visita Putin ha avuto colloqui con il presidente Xi Jinping. Sono stati firmati oltre venti accordi in diverse aree d'interesse, in particolare nel campo degli investimenti, della finanza e dei trasporti. Dal 2000 al 2013 il volume degli scambi bilaterali tra Russia e Cina è cresciuto più di dieci volte, da 8 miliardi a 89,2 miliardi e nel 2014 ha raggiunto i 95,28 miliardi.
Oltre al vertice tra i due leader mondiali, sono stati tenuti incontri tra i vice primi ministri, i ministri degli Esteri e altri alti funzionari su una vasta gamma di questioni. «La nostra interazione sulla scena mondiale è un fattore importante per il mantenimento della stabilità internazionale e regionale», - ha detto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov.
«Russia e Cina hanno gli stessi approcci ai problemi chiave della modernità, abbiamo sempre sostenuto la formazione di un nuovo ordine mondiale policentrico basato sul diritto internazionale, il rispetto per l’identità dei popoli e il loro diritto a scegliere autonomamente il proprio destino». Una tesi questa sostenuta anche dal presidente cinese Xi Jinping, secondo il quale tutti i Paesi sulla scena mondiale - ricchi e poveri, grandi e piccoli - devono godere degli stessi diritti e sono pari partecipanti nel dialogo internazionale. La Cina ha raggiunto un commercio bilaterale con l'Africa pari a 200 miliardi di dollari.
«Con la Cina coordiniamo le nostre azioni in varie piattaforme multilaterali, tra cui le Nazioni Unite, il "Gruppo dei 20", ai vertici del BRICS e SCO svoltisi con successo a luglio a Ufa, sostenendoci sempre reciprocamente», - ha detto ancora Lavrov. «L’interdipendenza nel contesto della globalizzazione e l’emergere e il rafforzamento di nuovi centri di potere e d’influenza richiedono approcci innovativi per garantire la crescita sostenibile dell’economia mondiale. Solo insieme è possibile affrontare queste sfide. L’Unione economica eurasiatica costituisce un fattore significativo per garantire sviluppo economico sostenibile ai suoi aderenti e siamo disposti a costruire ponti tra Europa e regione Asia-Pacifico».