Russia - Dichiarazione del Santo Sinodo

Mosca, 17 luglio 2020 - Il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa, riunitosi il 16-17 luglio, ha rilasciato una dichiarazione in relazione alla decisione delle autorità turche di rivedere lo status della Chiesa di Santa Sofia.
I membri del Sinodo hanno espresso profondo rammarico «in relazione alla decisione del governo turco di privare la Chiesa di Santa Sofia dello status di museo e trasferirla nell'uso liturgico della comunità musulmana».

«Questa decisione è stata presa senza tener conto delle petizioni e della posizione espressa chiaramente dai Primati e dai gerarchi delle Chiese ortodosse locali, dai rappresentanti di Stati stranieri, da numerose organizzazioni internazionali pubbliche e per i diritti umani, da chierici di varie confessioni e tradizioni religiose. Fa male ai sentimenti religiosi di milioni di cristiani in tutto il mondo, il che può portare a un'interruzione dell'equilibrio interreligioso e della comprensione reciproca tra cristiani e musulmani non solo nella stessa Turchia, ma anche in altri luoghi», - si afferma nel documento.

«In un momento in cui il cristianesimo è una religione perseguitata in molti luoghi del pianeta, quando l'esodo dei cristiani dal Medio Oriente continua, questa decisione delle autorità turche è particolarmente dolorosa. La Chiesa di Santa Sofia fu costruita in onore di Cristo Salvatore, nelle menti di milioni di cristiani continua ad essere un tempio. Per la stessa Chiesa ortodossa, questo tempio ha uno speciale significato storico e spirituale», - viene sottolineato nel testo della dichiarazione.

Nel documento si rileva inoltre che la revisione dello status di Hagia Sophia avvenne in un momento in cui le Chiese ortodosse erano divise a causa delle azioni non canoniche del Patriarcato di Costantinopoli in Ucraina: «Rivolgendoci alle Chiese locali fraterne, notiamo con particolare tristezza che il mondo ortodosso oggi sta affrontando un evento così cupo per la Santa Chiesa ortodossa, che è una diretta conseguenza della legalizzazione anti-canonica dello scisma in Ucraina e che ha indebolito la nostra capacità di affrontare congiuntamente nuove minacce spirituali e sfide della civiltà. Ora, in un'era di crescente cristianofobia e della crescente pressione della società secolare sulla Chiesa, l'unità è necessaria anche più di prima».

In queste condizioni, la Chiesa ortodossa russa ha nuovamente invitato «le Chiese locali fraterne a lavorare insieme, in uno spirito di pace e amore per Cristo, a cercare una via d'uscita dalla crisi».

I membri del Santo Sinodo hanno espresso la speranza che le autorità della Repubblica di Turchia «faranno gli sforzi necessari per preservare gli inestimabili mosaici cristiani, che sono miracolosamente sopravvissuti, e garantire l'accesso ai pellegrini cristiani».

In conclusione, gli autori del documento, esprimendo la speranza per l'ulteriore conservazione e rafforzamento del rispetto e della comprensione reciproci tra i credenti di varie religioni del mondo, hanno fatto appello alla comunità internazionale a fornire tutta l'assistenza possibile per preservare lo status speciale della Chiesa di Santa Sofia, che è di grande importanza per tutti i cristiani.

(Fonte: Patriarhiya.ru)

Chiesa Chiesa di Santa Sofia a Istanbul.