Russia - Rafforzamento Nato ai confini

Mosca, 25 settembre 2020 – Recentemente fino a 20-30 chilometri dal confine russo c'è stata una maggiore attività delle forze armate statunitensi e della Nato, ha affermato il capo di Stato Maggiore delle forze armate russe, il generale Valery Gerasimov.
«A questo proposito, la tesi di una maggiore aggressività da parte della Russia, che si sente a ripetizione nella Nato, è falsa», ha detto in una conferenza stampa dopo la fine delle esercitazioni Caucaso-2020.
In particolare, Gerasimov ha ricordato i voli di aerei stranieri e la presenza delle forze navali della Nato nel Mar di Barents, nel Mar Baltico e nel Mar Nero.
Nella giornata di ieri un caccia Su-27 è decollato per seguire un bombardiere B-52H dell'Aviazione statunitense, mentre sorvolava la Polonia e si avvicinava al confine di stato russo, lunedì due MiG-31 hanno scortato un aereo da ricognizione dell'aviazione britannica sul Mare di Barents.
Come notato a sua volta dal vice capo di Stato Maggiore russo, le navi da guerra della Nato si trovano nel Mar Nero per un terzo in più rispetto allo scorso anno. Secondo lui, l'Alleanza Atlantica ha aumentato le attività non solo delle forze navali, ma anche dell'aviazione strategica, nonché delle risorse di ricognizione aerea e marittima.

(Fonte: it.sputniknews.com)

Aereo Aereo spia americano RC-135U intercettato da caccia russo Su-27 (foto d’archivio). @ Foto: U.S. European Command. Da: it.sputniknews.com.