Siria - Unirsi per resistere contro le sanzioni

Damasco, 27 settembre 2020 – Il ministro degli Esteri siriano Walid Muallem ha invitato tutti i Paesi colpiti dalle sanzioni a unirsi e ad intraprendere un'azione politica ed economica congiunta per resistere alle misure restrittive.
«Le misure coercitive unilaterali imposte da alcuni Paesi violano chiaramente il diritto internazionale. Le esenzioni umanitarie che invocano ripetutamente non esistono sul campo», ha dichiarato il ministro degli Esteri della Siria, Walid Muallem, all'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
«Chiediamo a tutti i Paesi colpiti e a coloro che rifiutano tali misure di serrare i ranghi contro le sanzioni e alleviare il loro impatto sui nostri popoli. Ciò dovrebbe avvenire attraverso la cooperazione, il coordinamento e mezzi politici, economici e commerciali concreti», ha esortato Muallem.
Il capo della diplomazia siriana ha detto anche che le risoluzioni pertinenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sono lontane dal trovare una reale applicazione.
«Le agende politiche continuano a prevalere sulle agende umanitarie», ha proseguito Muallem. «Mentre la pandemia Covid-19 imperversa in tutto il mondo, le misure coercitive unilaterali imposte al popolo siriano e ad altri popoli vengono rinnovate invece di essere revocate», ha aggiunto, evidenziando come le sanzioni vengano imposte anche «sotto falsi pretesti».

Presenza statunitense e turca in Siria

Muallem ha accusato la Turchia di essere lo sponsor principale del terrorismo regionale, affermando che la Siria non risparmierà alcuno sforzo per porre fine alla presenza illegittima delle forze turche e statunitensi sul suolo siriano.
«C'è chi investe, sostiene e alimenta il terrorismo spostando i terroristi da una regione all'altra e da un paese all'altro, tutti al servizio dei loro programmi sospetti. Naturalmente, quando si tratta di sponsor e finanziatori del terrorismo, l'attuale regime turco regna sovrano», afferma il ministro siriano puntando il dito su Ankara, considerato «uno dei principali sponsor del terrore in Siria e nella regione».
Il regime turco «ha facilitato il passaggio di decine di migliaia di terroristi stranieri in Siria - prosegue - e continua a fornire tutte le forme di sostegno al Fronte Al Nusra, affiliato a gruppi terroristici che hanno massacrato i siriani».
Il ministro degli Esteri siriano ha sottolineato che le consegne di attrezzature mediche alla Siria sono bloccate e la lotta interna per combattere il terrorismo in Siria è ostacolata. «I giacimenti petroliferi vengono saccheggiati», ha detto Muallem, aggiungendo che l'accesso a cibo, riscaldamento, gas ed elettricità è bloccato per i siriani.
«La continua presenza illegittima di forze americane e turche sul suolo siriano soddisfa tutte le condizioni legali di un'occupazione. La Repubblica araba siriana non risparmierà alcuno sforzo per porre fine a questa occupazione con tutti i mezzi possibili secondo il diritto internazionale. Le azioni di queste forze intraprese direttamente o attraverso i loro agenti terroristici, le milizie secessioniste o altre entità illegittime sono nulle, senza effetto legale. Sono una flagrante violazione della sovranità, indipendenza e integrità territoriale della Siria», ha detto Muallem, aggiungendo che la Siria condanna tutti i crimini della coalizione globale, compreso il «prelievo di petrolio».
Il ministro degli Esteri ha affermato che le misure coercitive unilaterali imposte al popolo siriano «sono un tentativo disumano di soffocare i siriani, proprio come George Floyd e altri sono stati crudelmente soffocati negli Stati Uniti».

(Fonte: it.sputniknews.com)

Il Il ministro degli Esteri siriano Walid Muallem. © Sputnik. Iliya Pitalev.