Azerbaigian - L'Ue invita a fermare le ostilità

Baku, 27 settembre 2020 – Anche l'Unione europea ha lanciato il proprio monito ad Armenia e Azerbaigian affinché siano cessate immediatamente le ostilità tra le due parti in campo nella regione del Nagorno-Karabhak.
«Le notizie sulle ostilità dalla zona di conflitto del Nagorno-Karabakh destano grave preoccupazione. L'azione militare deve fermarsi con urgenza per evitare un'ulteriore escalation. Un ritorno immediato ai negoziati, senza precondizioni, è l'unica via da seguire», ha scritto sulla propria pagina Twitter il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.
L'appello dell'Ue arriva dopo che, in mattinata, anche il Ministero degli Esteri russo ha invitato gli attori del conflitto a cessare il fuoco e ad intraprendere i passi necessari per avviare un negoziato.
A sua volta, l'’Organizzazione del Trattato di sicurezza collettiva (Csto) ha fatto sapere di essere pronta a fornire il proprio contributo nella normalizzazione della situazione nella regione del Nagorno-Karabakh.

L'inasprimento della situazione nel Nagorno-Karabakh

Nella mattinata odierna il Ministero della Difesa azero ha annunciato l'inizio di una «controffensiva» nella regione del Nagorno-Karabakh, riferendo di aver distrutto 12 sistemi missilistici Osa delle forze di difesa antiaeree armene.
Poco prima, la portavoce del Ministero della Difesa armeno, Shushán Stepanián, ha scritto su Facebook la notizia di un «attacco aereo e missilistico contro Artsaj [il nome armeno della autoproclamata repubblica del Nagorno-Karabakh, ndr]. La parte armena ha abbattuto due elicotteri e tre droni nemici. Continuano i combattimenti», ha spiegato la portavoce.
In seguito la Stepanián ha aggiunto che «il nemico ha subito delle perdite e ha perso del materiale, in particolare tre carri armati».
Fino ad ora l'Azerbaigian ha confermato soltanto la perdita di un elicottero militare, come riportato dal Ministero della Difesa di Baku e ha informato che sono state registrate diverse vittime a causa di presunti attacchi da parte delle forze armate armene contro le posizioni militari azere nel Nagorno-Karabakh.

Le origini del conflitto

ll conflitto nella regione è scoppiato nel 1988, quando la regione autonoma del Nagorno-Karabakh ha dichiarato l'uscita dalla Repubblica socialista sovietica dell'Azerbaigian.
La situazione è peggiorata nell'aprile 2016. Il Ministero della Difesa azero aveva segnalato tra l'altro attacchi da parte delle forze armate dell'Armenia, mentre il dicastero militare di Yerevan aveva denunciato «azioni offensive» delle forze azere. Il 5 aprile le parti trovarono un accordo per il cessate il fuoco, ma di volta in volta si accusano a vicenda di violazioni della tregua.

(Fonte: it.sputniknews.com)

Il Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. © AP Photo / Virginia Mayo. Da: it.sputniknews.com.