Azerbaigian - Introdotta legge marziale

Baku, 27 settembre 2020 - Il Parlamento dell'Azerbaigian ha deciso di introdurre la legge marziale in alcune città e regioni del Paese a seguito dell'escalation sulla linea di contatto nella regione contesa con l'Armenia del Nagorno-Karabakh, segnala il corrispondente di Sputnik.
In precedenza, una fonte di Sputnik nel Parlamento azero aveva affermato che l'organo legislativo aveva convocato una riunione straordinaria per la situazione di crisi nella regione contesa del Nagorno-Karabakh. In seguito sono state confermate le indiscrezioni sulla convocazione straordinaria del Parlamento.
La delibera del Parlamento deve essere approvata dal capo di Stato entro 48 ore. L'annuncio del coprifuoco è invece compito del Ministero degli Interni dell'Azerbaigian.
Il presidente azero Ilham Aliyev non ha perso tempo ed ha firmato la mozione approvata dal Parlamento sull'introduzione dello stato di guerra in alcune regioni e città del Paese.
Inoltre l'amministrazione presidenziale ha riferito che il Capo di Stato ha introdotto il coprifuoco nel Paese per 9 ore tra la sera e l'alba, dalle 21 alle 6 dell'orario locale (in Italia dalle 19 alle 4 - ndr).
In precedenza, durante i colloqui telefonici il capo della diplomazia russa Sergey Lavrov aveva sostenuto la necessità di una tregua immediata tra le parti in conflitto insieme al ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu.
Anche l'Unione europea per bocca del presidente del Consiglio d'Europa Charles Michel ha chiesto che le parti in conflitto nella regione contesa del Caucaso meridionale pongano fine alle ostilità e ritornino al dialogo senza precondizioni.

Escalation nel Nagorno-Karabakh

Nella mattinata odierna il Ministero della Difesa azero ha annunciato l'inizio di una «controffensiva» nella regione del Nagorno-Karabakh, riferendo di aver distrutto 12 sistemi missilistici Osa delle forze di difesa antiaeree armene.
Poco prima, la portavoce del Ministero della Difesa armeno, Shushán Stepanián, ha scritto su Facebook la notizia di un «attacco aereo e missilistico contro Artsaj [il nome armeno dell’autoproclamata repubblica del Nagorno-Karabakh, ndr]. La parte armena ha abbattuto due elicotteri e tre droni nemici. Continuano i combattimenti», ha spiegato la portavoce.
In seguito la Stepanián ha aggiunto che «il nemico ha subito delle perdite e ha perso del materiale, in particolare tre carri armati», con il governo di Yerevan che ha proclamato lo stato di guerra e indetto la mobilitazione generale.
Fino ad ora l'Azerbaigian ha confermato soltanto la perdita di un elicottero militare, come riportato dal Ministero della Difesa di Baku e ha informato che sono state registrate diverse vittime a causa di presunti attacchi da parte delle forze armate armene contro le posizioni militari azere nel Nagorno-Karabakh.

Le origini del conflitto

Il conflitto nella regione è scoppiato nel 1988, quando la regione autonoma del Nagorno-Karabakh ha dichiarato l'uscita dalla Repubblica socialista sovietica dell'Azerbaigian.
La situazione è peggiorata nell'aprile 2016. Il Ministero della Difesa azero aveva segnalato tra l'altro attacchi da parte delle forze armate dell'Armenia, mentre il dicastero militare di Yerevan aveva denunciato «azioni offensive» delle forze azere. Il 5 aprile le parti trovarono un accordo per il cessate il fuoco, ma di volta in volta si accusano a vicenda di violazioni della tregua.

(Fonte: it.sputniknews.com)

Esercito Esercito dell'Azerbaigian. © Sputnik. Vladimir Astapkovich.