Nagorno-Karabakh - Esplosioni nella notte

Stepanakert, 7 ottobre 2020 – Una serie di esplosioni sono state udite nella notte a Stepanakert, la capitale dell'autoproclamata Repubblica del Nagorno-Karabakh.
Le deflagrazioni, secondo quanto riferito dal corrispondente di Sputnik, sono state accompagnate dal suono delle sirene di allarme anti-aereo, che hanno risuonato in città ad intervalli regolari per quasi tutto il corso della nottata.
Per occultare la città in caso di eventuali bombardamenti, gli abitanti hanno iniziato a spegnere le illuminazioni nelle proprie case, anche se è da notare il fatto che tutta Stepanakert sia rimasta già priva di elettricità e acqua.
Ieri le autorità del Ministero della Difesa armeno hanno riferito che l'Azerbaigian aveva iniziato una offensiva su vasta scala nella zona meridionale del fronte nel Nagorno-Karabakh.

Escalation nel Nagorno-Karabakh e storia del conflitto

La situazione nella regione contesa del Caucaso meridionale è peggiorata lo scorso 27 settembre, dopo che Armenia e Azerbaigian hanno dato vita a reciproci scontri a fuoco e provocazioni militari lungo la linea di contatto. L'escalation ha spinto entrambi i Paesi a introdurre la legge marziale e la mobilitazione.
Il conflitto nella regione è iniziato nel febbraio del 1988, quando la Regione autonoma del Nagorno-Karabakh proclamò l'indipendenza dalla Repubblica socialista sovietica dell'Azerbaigian. Nell'area è scoppiato un conflitto armato tra il 1992 e il 1994, da allora sono stati avviati negoziati per la normalizzazione del conflitto con la mediazione del gruppo di Minsk dell'Osce, guidato da Russia, Stati Uniti e Francia.
L'Azerbaigian insiste sulla conservazione della propria integrità territoriale mentre l'Armenia protegge gli interessi della Repubblica non riconosciuta del Nagorno-Karabakh, che non è parte del negoziato.

(Fonte: it.sputniknews.com)

Bombardamenti Bombardamenti a Stepanakert. @ Информационный центр «Арцах» (Centro di informazione «Artsakh».