Russia - Khangoshvili dietro la strage di Beslan

Mosca, 10 ottobre 2020 - Mercoledì a Berlino è iniziato il processo contro il cittadino russo Vadim Sokolov, accusato di aver ucciso Khangoshvili nell'agosto 2019. In precedenza il presidente russo Vladimir Putin aveva affermato che Mosca aveva discusso con la Germania l'estradizione di Khangoshvili per il suo coinvolgimento in attività terroristiche, comprese le esplosioni nella metropolitana di Mosca.
«Nel 2004, Khangoshvili ha preso parte alla pianificazione e alla preparazione degli attacchi terroristici a Beslan e alla metropolitana di Mosca tra le stazioni Avtozavodskaya e Paveletskaya nel 2004. Nel 2005 è entrato illegalmente in Georgia con un passaporto falso. Era scappato dalle forze di sicurezza russe nella regione di Akhmeta, in Georgia, da dove riceveva e distribuiva fondi nell'interesse dei gruppi armati illegali dalla Georgia alla Cecenia», ha detto la fonte dell'agenzia.
Gli appelli delle forze di sicurezza russe ai loro colleghi tedeschi per l'estradizione di Khangoshvili sono stati informalmente respinti, mentre una richiesta formale della Procura Generale russa non ha avuto seguito, ha detto Putin. Ha anche notato che quello ucciso a Berlino aveva ricoperto un ruolo attivo nelle ostilità dei separatisti del Caucaso.
Secondo gli investigatori tedeschi, a Sokolov era stato ordinato dagli organi dello Stato russo di liquidare Khangoshvili. La Procura tedesca lo ha accusato di omicidio e detenzione illegale di un'arma semiautomatica. L'anno scorso la Germania ha dichiarato persone non gradite due dipendenti dell'Ambasciata russa a Berlino in relazione all'omicidio di Khangoshvili.

(Fonte: it.sputniknews.com)

Zelimkhan Zelimkhan Khangoshvili. @ Foto: Facebook.