Armenia - Fine delle ostilitą nel Nagorno-Karabakh

Yerevan, 9 novembre 2020 - Annuncio del primo ministro armeno Nikol Pashinyan: firmato accordo per la cessazione delle ostilitą con il presidente dell'Azerbaigian Aliyev ed il presidente russo Putin.
L'annuncio č arrivato poco dopo la mezzanotte di Mosca: la cessazione delle ostilitą entrerą in vigore dalla una ora locale, le 23 in Italia.
Il primo ministro armeno Nikol Pashinyan ha detto di aver firmato una dichiarazione con i presidenti di Azerbaigian e Russia sulla cessazione delle ostilitą in Nagorno-Karabakh, secondo le sue parole, questa č stata una decisione estremamente difficile per lui.
«Cari cittadini, fratelli e sorelle, per me personalmente e per tutti noi, ho preso una decisione estremamente difficile. Insieme ai Presidenti di Russia e Azerbaigian, ho firmato una dichiarazione per porre fine alla guerra del Karabakh a partire dalle ore 1.00», ha scritto sulla sua pagina Facebook.
Nel testo del messaggio Pashinyan ammette che la decisione č stata presa dopo aver consultato le autoritą militari, non rivela i dettagli dell'accordo e non lo definisce una «vittoria» ma auspica che possa essere l'inizio di una nuova era e di una rinascita nazionale per l'Armenia.

Escalation nel Nagorno-Karabakh

I combattimenti sulla linea di contatto nel Nagorno-Karabakh sono iniziati il 27 settembre. Armenia e Azerbaigian si accusano a vicenda di aver riacceso il conflitto, il governo indipendentista filo-armeno della repubblica non riconosciuta denuncia bombardamenti di artiglieria delle forze azere su centri abitati, compresa la capitale Stepanakert. L'Armenia ha dichiarato la legge marziale e - per la prima volta - la mobilitazione generale, sostenendo che Ankara sostiene attivamente Baku. In Azerbaigian č stata invece introdotta una mobilitazione parziale.
I leader di Russia, Stati Uniti e Francia hanno invitato le parti opposte a porre fine agli scontri e ad impegnarsi ad avviare negoziati senza precondizioni. La Turchia ha dichiarato che fornirą all'Azerbaigian qualsiasi sostegno richiesto sullo sfondo di un altro aggravamento della situazione nel Nagorno-Karabakh.

(Fonte: it.sputniknews.com)

La La cattedrale Kazanchetsots di Shushi, nel Nagorno-Karabakh. @ Foto: Facebook / Արայիկ Հարությունյան Arayik Harutyunyan. Da: it.sputniknews.com.