Russia - Accordo sul Karabakh non è in discussione

Mosca, 21 novembre 2020 - I tentativi di mettere in discussione la dichiarazione dei leader di Russia, Armenia e Azerbaigian del 9 novembre sul Nagorno-Karabakh sono inaccettabili, ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov a margine della sua visita in Armenia.
«L'attenzione principale è stata dedicata ai compiti relativi a garantire una chiara e completa attuazione della dichiarazione congiunta dei leader di Russia, Armenia e Azerbaigian del 9 novembre sulla cessazione delle ostilità nel Nagorno-Karabakh e sull'attuazione dell'operazione di mantenimento della pace e sulla realizzazione di azioni umanitarie a sostegno della popolazione civile... è stato sottolineato all'unanimità che i tentativi di mettere in discussione questa affermazione non solo all'interno del Paese, ma anche all'estero sono inaccettabili», ha detto il capo della diplomazia russa.
Secondo Lavrov, durante i colloqui le parti hanno confermato la loro determinazione a fare di tutto perché questa dichiarazione continui a rimanere valida e funzionante.
Il premier e il presidente dell'Armenia hanno dichiarato il loro pieno impegno per l'attuazione della dichiarazione trilaterale sul Nagorno-Karabakh, ha aggiunto Lavrov.
«La leadership armena ha sottolineato che questa dichiarazione ha contribuito a risolvere gravi problemi, ha contribuito a salvare vite umane. E sono pienamente impegnati a garantire che questo accordo sia rispettato in futuro».
In precedenza Sergej Lavrov ha incontrato il presidente e il ministro degli Esteri dell'Armenia.
Questa mattina è arrivato in Armenia anche il ministro della Difesa russo Sergej Shojgu per incontrare il premier Nikol Pashinyan.

Tregua nel Nagorno-Karabakh con mediazione russa

In precedenza i leader di Russia, Armenia e Azerbaigian hanno adottato una dichiarazione congiunta sul cessate il fuoco nel Nagorno-Karabakh. Secondo quanto affermato dal presidente russo Vladimir Putin, da martedì 10 novembre è iniziato un cessate il fuoco totale nel Nagorno-Karabakh, l'Azerbaigian e l'Armenia hanno promesso di arrestarsi sulle posizioni occupate ed hanno acconsentito ad uno scambio di prigionieri di guerra.
È stato inoltre stabilito che nel Nagorno-Karabakh sarà schierato un contingente di forze di pace della Federazione Russa costituito da 1960 militari, 90 veicoli corazzati da trasporto e 380 unità di equipaggiamento militare.
Il premier armeno Nikol Pashinyan ha osservato nella sua dichiarazione su Facebook che questo accordo è stata una decisione estremamente difficile per lui. A sua volta il presidente azero Ilham Aliyev ha definito la firma del documento come una resa dell'Armenia.

(Fonte: it.sputniknews.com)

Il Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov. © Sputnik. Aleksandr Scherbak.