Mosca, 11 dicembre 2020 – Il presidente del Dipartimento sinodale per le relazioni della Chiesa con la società e i mass media V.R. Legojda ha parlato delle principali decisioni prese al recente incontro del Santo Sinodo, che si è svolto l'8 dicembre 2020, presieduto da Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus’ in formato remoto. Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha preso parte all'incontro dalla storica sala conferenze del Santo Sinodo presso la residenza patriarcale di Peredelkino.
Aprendo l'incontro, il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ si è rivolto ai membri del Sinodo con un discorso di apertura, sottolineando il pericolo di un nuovo contagio da coronavirus e la necessità di attuare rigorosamente tutte le misure per prevenirne la diffusione.
«Il recente periodo della vita della nostra Chiesa, la vita del nostro popolo è stato segnato da circostanze dolorose associate alla diffusione dell'infezione da coronavirus. Queste circostanze hanno lasciato un'impronta speciale nella vita della Chiesa, nella vita dei nostri laici, monaci e clero. In alcuni luoghi ci sono restrizioni legate alla visita alle chiese - prima di tutto, questo riguarda la sede primaziale di Mosca, dove la situazione con la diffusione del contagio da coronavirus era significativamente diversa ed è ancora diversa da altre città del nostro Paese. C'è una percentuale molto alta di persone ammalate e ad un certo punto si è deciso di limitare le visite ai templi. È stata una misura molto dolorosa e difficile, ma doveva essere presa a causa del fatto che la malattia si stava sviluppando in modo troppo dinamico», - ha detto Sua Santità il Patriarca Kirill.
«Purtroppo una terribile infezione ha colpito molti sacerdoti: un gran numero di nostri fratelli, decine di persone - non nomino ora un numero preciso, perché sono ancora necessari alcuni chiarimenti, ma circa 100 persone - sono morte a causa di questa malattia. E quando ci viene detto, comprese alcune persone vestite con abiti sacri, che non esiste l’epidemia, che questa è una finzione, che tutto questo è introdotto appositamente nelle nostre vite per limitare la visita ai templi o lo spostamento di persone, allora la risposta a questa bugia è la verità più dura sui nostri defunti padri e fratelli», - ha aggiunto il Primate.
«Ora non è possibile elencare i nomi di tutti i sacerdoti defunti, ci sono tra loro i santi di Dio, e chiederei a tutti di onorare la memoria di coloro che sono morti a causa della terribile epidemia - i nostri padri, fratelli, sorelle religiose - e cantare loro “Memoria eterna”, - ha concluso Sua Santità Vladyka.
I membri del Sinodo hanno espresso un giudizio sulla sostituzione della cattedra vacante della diocesi di Kazan in relazione alla morte del metropolita di Kazan e Tatarstan Feofan, che riposa nel Signore a causa delle complicazioni causate dall'infezione da coronavirus.
«Con decreto di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill del 20 novembre 2020, in relazione alla morte del metropolita Feofan di Kazan e Tatarstan, l'amministrazione provvisoria della diocesi di Kazan è stata affidata al metropolita Ioann di Yoshkar-Ola e Mari. Il metropolita di Kazan e Tatarstan, capo della metropolia del Tatarstan, è stato deciso essere il metropolita Kirill di Ekaterinburg e Verkhoturye, con il suo rilascio dalla direzione della diocesi di Ekaterinburg ed esprimendo gratitudine per le fatiche arcipastorali sostenute. A sua volta, il vescovo Evgenij di Bronnitsy, vicario di Sua Santità Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, è stato nominato vescovo di Ekaterinburg e Verkhoturye, con il suo rilascio dalla carica di vicario del Monastero maschile stavropegico del Don a Mosca pur mantenendo la sua posizione di presidente del Dipartimento sinodale per l’educazione religiosa e la catechesi», ha detto V.R. Legojda.
«L'amministrazione temporanea della diocesi di Serov è stata affidata al vescovo Aleksej di Nizhniy Tagil e Nevyansk, l'amministrazione temporanea della diocesi di Alapaevsk - al vescovo Mefodij di Kamensk e Kamyshlov. L'arcivescovo Feognost di Kashira, vicario di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, presidente del Dipartimento sinodale per i monasteri e il monachesimo, è diventato vicario del Monastero stavropegico del Don a Mosca», - ha aggiunto il capo del dipartimento sinodale.
V.R. Legojda ha anche riferito sulla decisione presa in relazione al vescovo Flavian (Mitrofanov) - sul rigore dell’esecuzione del decreto sinodale del 25 agosto 2020, con il quale è stato sollevato dalla gestione della diocesi di Cherepovets, e il suo luogo di residenza è stato determinato nel Monastero della Santa Trinità di Pavel Obnorsky della diocesi di Vologda sotto la supervisione e la cura spirituale del metropolita di Vologda e Kirillov. Allo stesso tempo, il caso del vescovo Flavian è stato trasferito alla Corte suprema della Chiesa per essere esaminato.
«Il Sinodo ha deciso di vietare al vescovo Flavian (Mitrofanov) di servire, del diritto di indossare panagia, vesti e mantello vescovili, nonché dell'uso di qualsiasi altro segno di dignità gerarchica, fino alla decisione della Corte suprema della Chiesa sul suo caso. Il vescovo Flavian è chiamato alla stretta osservanza della decisione del Santo Sinodo del 25 agosto sulla permanenza nel Monastero di Pavel Obnorsky con la possibilità di lasciarlo solo in casi di emergenza, con la benedizione scritta del metropolita di Vologda», - ha spiegato V.R. Legojda.
Secondo il presidente del Dipartimento sinodale, alla riunione del Sinodo il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne, metropolita Hilarion di Volokolamsk, ha parlato della partecipazione della delegazione della Chiesa ortodossa russa alla sepoltura di Sua Santità il Patriarca di Serbia Irinej, morto il 20 novembre 2020 a seguito delle complicanze causate dal coronavirus. Con la benedizione del Patriarca Kirill, il metropolita Hilarion ha preso parte alla sepoltura del defunto, durante la quale ha letto il messaggio del Primate della Chiesa ortodossa russa, e ha incontrato anche il Locum Tenens del trono patriarcale serbo, il metropolita Chrysostomos di Dabrobossan e i membri del Santo Sinodo della Chiesa serba.
«Inoltre, durante la sua permanenza a Belgrado, il metropolita Hilarion di Volokolamsk ha avuto conversazioni con il presidente della Repubblica di Serbia A. Vucic e altri statisti serbi presenti al servizio funebre del Patriarca Irinej. I membri del Santo Sinodo hanno deciso di accettare la relazione, prendere atto e offrire preghiere al Signore per il riposo di Sua Santità il Patriarca di Serbia nel regno dei giusti», - ha detto V.R. Legojda.
«Il Santo Sinodo ha anche considerato la questione dello svolgimento delle XXIX Letture educative internazionali di Natale. È stato deciso che se l'attuale livello di complessità della situazione epidemica nella capitale e nelle regioni della Russia persiste, e anche tenendo conto del fatto che i rappresentanti della maggior parte delle diocesi straniere non potranno venire a Mosca per partecipare alle Letture, tenere di persona la sessione plenaria e la maggior parte delle sessioni delle XXIX Letture educative internazionali di Natale è estremamente difficile. Le proposte sul possibile tempo, luogo e ordine della loro tenuta dovrebbero essere presentate dal Comitato organizzatore delle Letture nella prossima riunione del Santo Sinodo», - ha segnalato il rappresentante della Chiesa.
Un altro tema sollevato all'esame del Sinodo è stato il rinnovo della composizione della Commissione interconciliare per la Teologia e la formazione teologica. Dopo aver ascoltato la relazione del presidente della Commissione, il metropolita Hilarion di Volokolamsk, il Sinodo ha approvato la composizione della Commissione interconciliare per la Teologia e la formazione teologica.
(Fonte: Dipartimento sinodale per le relazioni della Chiesa con la società e i media / Patriarhiya.ru)
Peredelkino – Riunione del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa.
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