Cina - Ritorsioni per invio di navi da guerra

Pechino, 2 gennaio 2021 – Il Ministero della Difesa di Pechino, attraverso il suo portavoce Tan Kefei, ha lanciato un monito ai Paesi occidentali, avvertendoli di possibili ritorsioni qualora questi dovessero inviare delle navi da guerra nel Mar cinese meridionale.
«La Cina ritiene che il Mar Cinese Meridionale non dovrebbe diventare bersaglio di una rivalità tra le grandi potenze basata sull'invio di armi e navi da guerra», sono state le parole pronunciate da Tan nel corso di una conferenza stampa nella giornata di sabato.
Secondo il funzionario cinese, il tentativo di mostrare i muscoli inviando vascelli da guerra da parte dell'Occidente si sarebbe trasformato nella «reale fonte di militarizzazione» di tutta l'area.
Il portavoce ha quindi chiarito che le forze armate cinesi sono pronte ad «intraprendere tutte le misure necessarie per salvaguardare la propria sovranità, la propria sicurezza e i propri interessi oltre che la pace e la stabilità nel Mar Cinese Meridionale», ha detto ancora Tan, auspicando che le parti in causa rivedano i propri pregiudizi e si rapportino in maniera razionale all'avanzamento in ambito militare della Cina.
Tali dichiarazioni arrivano dopo che nei giorni scorsi si è fatta sempre più consistente l'ipotesi circa un dispiegamento da parte del Regno Unito di una nuova portaerei, la Queen Elizabeth, nelle acque del Mar Cinese Meridionale.

Le controversie Usa-Cina

Negli ultimi mesi, le relazioni tra gli Stati Uniti e la Cina sono state accese per una serie di ragioni: controversie commerciali, la situazione ad Hong Kong, la situazione con i diritti delle minoranze nazionali nella Cina, la pandemia di coronavirus e il rifiuto di Pechino di partecipare ai negoziati sul controllo degli armamenti.
Per decenni, la Cina ha discusso con diversi Paesi della regione Asia-Pacifico l'affiliazione territoriale di diverse isole nel Mar Cinese Meridionale, sulla cui placca oceanica sono state scoperte importanti riserve di idrocarburi: si tratta dell'arcipelago di Sisha (Isole Paracel), delle isole Nansha (Spratly) e Huangyan (Scarborough Reef). I Paesi coinvolti sono Vietnam, Brunei, Malesia e Filippine.
La situazione nella regione è spesso complicata dal passaggio di navi da guerra statunitensi che, secondo il Ministero degli Esteri cinese, violano il diritto internazionale e minano la sovranità e la sicurezza della Cina. Nonostante le proteste di Pechino, gli Stati Uniti ribadiscono che le proprie navi si muovono nelle acque dove questo è consentito dalle norme internazionali.

(Fonte: it.sputniknews.com)

Un Un caccia americano in fase di atterraggio su una portaerei nel Mar Cinese Meridionale. © AP Photo / Bullit Marquez. Da: it.sputniknews.com.