Siria - Attacchi aerei americani

Damasco, 26 febbraio 2021 - In seguito ad alcune notizie dei media su attacchi aerei americani giovedì 25 febbraio contro le milizie «sostenute dall'Iran» sul territorio siriano, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha confermato le informazioni, affermando che i raid sono stati condotti in risposta ai recenti attacchi in Iraq.
Il Pentagono ha anche confermato che gli attacchi aerei sono stati ordinati dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
Stando alle dichiarazioni ufficiali, diverse strutture che erano state utilizzate da gruppi militanti, come Kata'ib Hezbollah e Kata'ib Sayyid al-Shuhada, sono state distrutte.
«Sotto la direzione del presidente Biden, le forze militari statunitensi questa sera hanno condotto attacchi aerei contro gruppi nella Siria orientale. Questi attacchi sono stati autorizzati in risposta ai recenti attacchi contro il personale americano e della coalizione in Iraq, e alle continue minacce a quel personale», si legge nel comunicato.

Il Pentagono ha sottolineato che l'attacco, descritto come una «risposta militare proporzionata», è stato condotto «insieme a misure diplomatiche, compresa la consultazione con i partner della coalizione».
«L'operazione invia un messaggio inequivocabile: il presidente Biden agirà per proteggere il personale americano e della coalizione. Allo stesso tempo, abbiamo agito in modo deliberato mirando a migliorare la situazione generale sia nella Siria orientale che in Iraq», si legge nel comunicato.

L'Osservatorio siriano per i diritti umani con sede nel Regno Unito ha dichiarato venerdì che almeno 17 combattenti filo-iraniani sono stati uccisi negli attacchi aerei.
Reuters ha riferito in precedenza, citando funzionari statunitensi anonimi, che gli Stati Uniti per ordine di Biden, avevano condotto un attacco aereo contro una «struttura appartenente a quella che si dice fosse milizia sostenuta dall'Iran».
Secondo Reuters, la mossa «sembrava avere portata limitata, riducendo potenzialmente il rischio di escalation». L'agenzia di stampa ha anche sottolineato che la decisione di colpire solo in Siria «darebbe al governo iracheno un pò di respiro mentre svolge le proprie indagini» sui recenti attacchi.

Gli attacchi contro i bersagli americani in Iraq

L'attacco aereo ha seguito una serie di attacchi missilistici contro le risorse statunitensi in Iraq avvenuti all'inizio di febbraio. Funzionari iracheni hanno affermato che l'Iran era dietro gli attacchi, un'affermazione che Teheran ha respinto.
Gli attacchi missilistici sono iniziati la scorsa settimana. Il 15 febbraio, circa una dozzina di razzi hanno colpito la base aerea di Erbil nel Kurdistan iracheno, causando la morte di una persona e ferendone altre nove. La responsabilità dell'attacco sarebbe stata rivendicata da un gruppo militante sciita, Saraya Awliya al-Dam.
Il 22 febbraio, l'esercito iracheno ha affermato che diversi razzi hanno colpito la Green Zone nella capitale del Paese, Baghdad, dove si trova l'ambasciata americana, senza causare vittime. Un altro attacco ha danneggiato diversi edifici ad Al-Harithiya, un vicino quartiere residenziale.
Il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Ned Price, ha affermato che il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti stava indagando sugli attacchi e non aveva ancora verificato le responsabilità. Tuttavia, ha sottolineato che gli Stati Uniti «riterranno l'Iran responsabile delle azioni di coloro che, avendo un legame con Teheran, attaccano gli americani», sostenendo che i razzi usati negli attacchi erano «di fabbricazione iraniana» e «forniti dall'Iran».

(Fonte: it.sputniknews.com)

Attacco Attacco aereo della coalizione in Siria (foto d'archivio). © Afp 2021 / Aris Messinis. Da: it.sputniknews.com.