Russia - Risposta a nuove sanzioni Usa e Ue

Mosca, 3 marzo 2021 - Le nuove sanzioni contro la Russia recentemente imposte da Stati Uniti e Ue sono ingerenze negli affari interni della Russia, ha dichiarato oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aggiungendo che le accuse contro Mosca sono assurde.
«Questo non è altro che un'ingerenza negli affari interni della Russia... In generale, possiamo solo esprimere il nostro rammarico, poiché i nostri oppositori usano metodi che danneggiano le nostre relazioni bilaterali», ha detto Peskov.
Alla domanda sul perché l'Occidente abbia introdotto sanzioni mirate invece di restrizioni contro le grandi imprese o i titoli di stato, il portavoce del Cremlino ha detto che non spetta a lui «spiegare i motivi».
«Crediamo che tutte queste decisioni, sia mirate che altre, siano assurde e assolutamente prive di fondamento. La cosa più importante è che non hanno effetto e non hanno senso», ha continuato Peskov.
Ha definito le nuove restrizioni, imposte da Stati Uniti ed Unione europea, come «assolutamente inaccettabili» ed ha espresso la convinzione che questi passi «danneggeranno in modo significativo le relazioni, che sono già in uno stato deplorevole».
Secondo Peskov, la Russia non abbandonerà il principio di reciprocità quando risponderà alle nuove misure afflittive che l'Occidente ha introdotto sul caso Navalny.
«Forniremo una risposta funzionale ai nostri interessi nel modo migliore... Naturalmente, ci atterremo al principio di reciprocità. Non possiamo rinunciarvi nelle relazioni internazionali», ha detto Peskov ai giornalisti quando gli è stato chiesto se le sanzioni individuali all'indirizzo di funzionari statunitensi ed europei gioverebbero agli interessi della Russia.
«Coordineremo le sanzioni e le agenzie competenti presenteranno proposte alla leadership. Dopo l'approvazione delle sanzioni, le presenteremo ai nostri oppositori», ha chiarito il portavoce del Cremlino.
La Russia sta già preparando misure speculari che introdurrà in risposta alle nuove sanzioni statunitensi, ha dichiarato a sua volta la portavoce del Ministero degli Esteri Maria Zakharova.

Accuse Usa «disgustose» contro Fsb su caso Navalny

Peskov ha detto che le affermazioni di Washington sul ruolo del Servizio di Sicurezza Federale russo (Fsb, servizi segreti russi) nel presunto avvelenamento del blogger e oppositore Navalny sono disgustose.
«Il caso del paziente di Berlino è stato citato come motivo per introdurre le sanzioni. I colleghi statunitensi dicono che è stato molto probabilmente avvelenato e l'Fsb è dietro l'avvelenamento. Questo è vergognoso... Se i nostri colleghi americani hanno qualche argomento, alcuni argomenti specifici, probabilmente i nostri colleghi americani dovrebbero condividere gli argomenti con noi nell'interesse di ricostruire le circostanze. Se loro ed i nostri colleghi dell'Ue nascondono deliberatamente argomenti e prove, ciò significa che stanno deliberatamente nascondendo il vero contesto della storia di Berlino, o ostacolano deliberatamente la ricostruzione della verità. Entrambi si mostrerebbero oltraggiosi e inaccettabili», ha proseguito il portavoce del Cremlino.
Ieri la Ue ha inserito nella sua blacklist diverse organizzazioni e funzionari russi per l'incarcerazione e il presunto avvelenamento del blogger e oppositore Alexey Navalny avvenuto nell'agosto 2020. Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha inoltre imposto sanzioni contro 14 entità, 13 delle quali sono società private e 1 è un centro statale di ricerca.

(Fonte: it.sputniknews.com)

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