Russia - Sputnik V sarà prodotto in Italia

Mosca, 8 marzo 2021 – L'intesa sulla produzione del vaccino russo contro il coronavirus Sputnik V in Italia è un accordo storico, ha affermato il presidente della Camera di Commercio Italo-Russa (Ccir), Vincenzo Trani.
A suo avviso, l'iniziativa attirerà nuovi investimenti nelle compagnie farmaceutiche italiane e migliorerà la situazione nel settore in generale.
Il documento specifica che a produrre il vaccino in Italia sarà la società Adienne srl di Caponago (Monza Brianza), che fa parte della holding Adienne Pharma&Biotech.
Quest'ultima, con il supporto della Camera di Commercio Italo-Russa, aveva avanzato una proposta per firmare un accordo strategico per la produzione del vaccino russo Sputnik V: «Per la prima volta in Europa, è stato firmato un accordo tra il Fondo russo per gli investimenti diretti (Rdif) e Adienne Pharma&Biotech sulla produzione del vaccino Sputnik V in Italia», riferisce la Camera di Commercio Italo-Russa.

I termini dell'accordo

L'avvio della produzione è previsto dal mese di luglio 2021 ed il target è fissato in 10 milioni di dosi entro il mese di dicembre 2021.
«La partnership permetterà di produrre già probabilmente dal mese di luglio 2021 e che la modalità di produzione innovativa aiuterà a creare nuovi posti di lavoro e permetterà all’Italia di controllare l’intero processo di produzione del preparato. Si prevede di produrre 10 milioni di dosi entro la fine dell'anno», aggiunge il comunicato della Ccir.
Per raggiungere l'accordo si è speso in prima persona il presidente della Camera di Commercio Italo Russa, Vincenzo Trani, che a novembre dello scorso anno era stato il primo italiano vaccinato con Sputnik V.
«Possiamo definire questo accordo un evento storico che dimostra il buono stato delle relazioni bilaterali tra i nostri Paesi e che le aziende italiane possono vedere oltre le controversie politiche», ha affermato il presidente della Camera di Commercio Italo-Russa Trani.
La Camera di Commercio ha attivamente facilitato le trattative tra aziende italiane ed europee e rappresentanti delle agenzie governative russe per discutere la possibilità di produrre il vaccino Sputnik V in Italia.
«La nostra Camera ha sempre sostenuto il Made in Italy, ma questa volta abbiamo deciso di sostenere "Made with Russia", visto il nostro status di camera di commercio 'mista'. Sono fiducioso che questo passaggio importantissimo attirerà nuovi investimenti a favore delle aziende farmaceutiche italiane e migliorerà lo stato dell'intero settore in generale», ha aggiunto Trani.
Nella giornata di ieri il ceo del Rdif Kirill Dmitriev aveva annunciato l'accordo con la società svizzera Adienne per la produzione dello Sputnik V in Italia.

Sputnik V e la revisione Ema

Il 4 marzo l'agenzia del farmaco europea Ema ha avviato la procedura di rolling review del fascicolo di registrazione del vaccino russo contro il Covid-19.
«La decisione di avviare la revisione progressiva si basa sui risultati di studi di laboratorio e studi clinici sugli adulti. Questi studi indicano che Sputnik V innesca la produzione di anticorpi e cellule immunitarie che colpiscono il coronavirus Sars-CoV-2 e possono aiutare a proteggere dal contagio da Covid-19», - si legge nel comunicato Ema.
L'agenzia europea dei medicinali non si sbilancia sulle tempistiche e la revisione continuerà fino a quando non saranno disponibili prove sufficienti per la domanda formale di autorizzazione all'immissione in commercio.
«L'Ema valuterà la conformità di Sputnik V ai consueti standard dell'Ue in materia di efficacia, sicurezza e qualità. Sebbene l'Ema non sia in grado di prevedere le tempistiche generali, dovrebbe essere necessario meno tempo del normale per valutare l'eventuale domanda a causa del lavoro svolto durante la revisione progressiva».

Il vaccino Sputnik V

L'11 agosto scorso la Russia ha registrato il suo primo vaccino contro il Covid-19, chiamato Sputnik V e sviluppato dagli scienziati del Centro di Epidemiologia e Microbiologia «Gamaleya».

• Il vaccino è costituito da due componenti e il vettore utilizzato per indurre la risposta immunitaria dell'organismo si basa su un adenovirus umano.

• Il vaccino viene somministrato due volte, in un intervallo di 21 giorni.

All'inizio di febbraio uno studio pubblicato dalla rivista Lancet ha confermato che l'efficacia dello Sputnik V è vicina al 92%.
Lo Sputnik V è stato approvato in 45 Paesi. Nei giorni scorsi è stato reso noto che lo Sputnik V è il secondo vaccino al mondo per numero di Paesi in cui è stato autorizzato.

(Fonte: it.sputniknews.com)

Il Il vaccino russo Sputnik V all'ospedale di Stato a San Marino. © Foto: Istituto per la Sicurezza Sociale di San Marino / Andrea Costa. Da: it.sputniknews.com.