Russia - Per Adienne Sputnik V è efficace

Mosca, 10 marzo 2021 – Antonio Francesco di Naro, numero uno dell'azienda svizzero-lombarda che ha siglato l'accordo col fondo sovrano russo per la produzione del vaccino anti-Covid Sputnik V, ha parlato di «tempi non brevi» per l'avvio della produzione in un'intervista con Repubblica.
Il fondatore e direttore di Adienne Antonio Francesco di Naro ha ribadito in un'intervista con il quotidiano La Repubblica la validità del vaccino russo anti-Covid Sputnik V, sottolineando allo stesso tempo di non aver parlato con la politica e che «i farmaci non hanno bandiera». Inoltre ha rilevato che l'avvio del processo produttivo non è un passo che si può intraprendere in tempi brevi.
«Stiamo parlando di vaccini, non di caramelle. Lo Sputnik, lo dico da scienziato, è un prodotto valido. Ma per produrlo ci vorrà del tempo. Spero che Adienne riesca a partire con le prime fiale a fine anno. Ma è solo una speranza. E di sicuro nel 2021 non riusciremo a fare i dieci milioni di dosi di cui si è parlato», ha affermato, chiarendo che «siamo in una fase di transfer tecnologico. Servono mesi. Va finita la fase, vanno preparati i materiali e i lotti registrativi che Aifa dovrà ispezionare. Quando avrà espresso il suo parere potremo iniziare la produzione. Dobbiamo arrivare all'esame dell’autorità con dati sicuri e puliti. Non ci vogliono anni ma tempo ci vuole».
Nell'intervista il numero uno di Adienne ha spiegato come è nato l'accordo con la parte russa.
«Ci ha contattati la Camera di Commercio Italo Russa per conto del fondo sovrano di Mosca che stava valutando altre aziende e hanno scelto Adienne. [Hanno scelto noi] perché abbiamo lavorato nel mondo dei salvavita oncologici sviluppandoli dalla ricerca fino a produzione. Volevano un'azienda in grado di apprendere rapidamente le loro metodologie per costruire il vaccino. E oltretutto abbiamo i conti in buon utile da 16 anni...», ha detto.
Ha poi rilevato che l'accordo è stato raggiunto senza l'intervento della politica, indicando che «è un accordo tra privati».
Relativamente alla freddezza della Ue sul vaccino russo, di Naro ha difeso la scelta dell'azienda dando spiegazioni da «uomo di scienza».
«Il vaccino è buono. Non avrei portato a casa un prodotto senza efficacia alta. Sto lontano dalla politica, non ho tempo di occuparmi di queste cose. Ho massima stima dell’Ema, mi auguro valuti positivamente il dossier con la qualità che ha sempre fatto con tutti i farmaci. Non dico che sia corretto dire roulette russa. Ma i vaccini non hanno bandiera. Mi auguro che altre aziende possano contribuire ad aiutare la produzione dei vaccini, senza guardare da dove arrivano».
In precedenza, Christa Wirthumer-Hoche, presidente del consiglio direttivo dell’Ema, ha etichettato come «roulette russa» la possibile approvazione accelerata di singoli Paesi del vaccino russo, provocando la reazione degli sviluppatori di Sputnik V che hanno chiesto le scuse.
Infine l'esperto ha sottolineato che i farmaci devono essere valutati per efficacia, non per provenienza.
«Io non sto a vedere da dove arriva ma se funziona o no. Ho un’esperienza mondiale nel settore, nelle malattie rare non stai a valutare se il farmaco arriva da Europa, Corea, Cina o Russia. Se è buono, lo usi».
In precedenza, la Camera di Commercio Italo-Russa (CCIR) ha riferito in un comunicato che il Fondo russo per gli investimenti diretti (Rdif) e la compagnia farmaceutica Adienne Pharma&Biotech hanno siglato un accordo per la produzione del vaccino Sputnik V in Italia.

Sputnik V

Sputnik V è stato registrato dal Ministero della Salute della Federazione Russa nell'agosto 2020; è stato sviluppato dal Centro di Ricerca Gamaleya. La rivista scientifica Lancet ha pubblicato i risultati della terza fase di sperimentazione clinica di «Sputnik V», confermandone l'elevata efficienza e sicurezza. Durante gli studi clinici di fase III, Sputnik V ha dimostrato alti tassi di efficacia, immunogenicità e sicurezza: l'efficacia del vaccino è stata del 91,6%. Come ha notato il direttore del centro Gamaleya, Alexander Ginzburg, il vaccino russo fornisce una protezione al cento per cento contro i casi gravi e moderati di infezione da coronavirus.
Lo Sputnik V è stato approvato in: Russia, Bielorussia, Argentina, Bolivia, Serbia, Algeria, Palestina, Venezuela, Paraguay, Turkmenistan, Ungheria, Emirati Arabi, Iran, Guinea, Tunisia, Armenia, Messico, Nicaragua, Bosnia ed Erzegovina, Libano, Myanmar, Pakistan, Mongolia, Bahrain, Montenegro, Saint Vincent e Grenadine, Kazakistan, Uzbekistan, Gabon, San Marino, Ghana, Siria, Kirghizistan, Guyana, Egitto, Honduras, Guatemala, Moldova, Slovacchia, Angola, Congo, Gibuti, Sri Lanka, Laos, Iraq, Macedonia del Nord, Kenya, Marocco e Giordania.

(Fonte: it.sputniknews.com)

Il Il vaccino russo Sputnik V. © Sputnik. Pavel Bednyakov.