Italia - Il punto sulla produzione di Sputnik V

Milano, 14 marzo 2021 – Ad una settimana di distanza dalla notizia dell'intesa tra il Fondo russo per gli investimenti diretti (Rdif) e l'azienda Adienne Pharma&Biotech per la produzione in Italia del vaccino russo contro il coronavirus Sputnik V, la Camera di Commercio Italo-Russa (Ccir) ha rilasciato un comunicato stampa che puntualizza alcuni aspetti dell'accordo.
Un progetto apolitico
Il presidente della Ccir Vincenzo Trani ha rimarcato la totale apoliticità del progetto, così come il fatto che l'intesa sia stata raggiunta in maniera indipendente da soggetti privati: «Nessun soggetto politico – di qualsiasi schieramento, colore politico o nazione - ha preso parte, collaborato o quantomeno promosso al raggiungimento di questo accordo che ricordo essere fra soggetti privati. La Ccir ha presentato tre diverse imprese al Fondo Rdif e Adienne Srl nostra associata è stata identificata come controparte. Il nostro compito è stato quello di portare allo stesso tavolo domanda e offerta. Non abbiamo svolto nessuna attività di mediazione politica, economica o di altro genere», si legge nel comunicato.
Trani ha quindi affermato di credere fermamente «che questa sia una notizia positiva per tutte le imprese italiane», ed in particolar modo per le Pmi che, come la Adienne controparte dell'accordo, «producono componentistica di precisione per aeroplani, satelliti, macchine da corsa, prodotti per la filiera del lusso, dell’enogastronomia e di tutti quei settori dove l’Italia è leader».
La Camera di Commercio ha dunque voluto fare chiarezza su tutte le informazioni «rimbalzate a mezzo stampa», realizzando una videointervista congiunta al fine di «puntualizzare alcuni aspetti salienti della produzione ed evitare fraintendimenti che possano innescare nell’opinione pubblica dubbi o polemiche».
La precisazione di Adienne Pharma
Il presidente di Adienne Pharma&Biotech, Francesco di Naro, ha fornito ulteriori delucidazioni sul progetto, affermando di essere a capo di un'azienda che ha il potenziale per produrre milioni di dosi, ma ribadendo al contempo che è ancora troppo presto per fare delle previsioni precise: «Fare previsioni di dosi oggi è prematuro. La nostra azienda ha il potenziale per produrre milioni di dosi ma questo, ribadisco, è il nostro target per il prossimo anno, dopo la realizzazione di tutte le fasi preparatorie ed il positivo superamento dell’ispezione da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa)».


Il vaccino Sputnik V

L'11 agosto scorso la Russia ha registrato il suo primo vaccino contro il Covid-19, chiamato Sputnik V e sviluppato dagli scienziati del Centro di Epidemiologia e Microbiologia «Gamaleya».

• Il vaccino è costituito da due componenti e il vettore utilizzato per indurre la risposta immunitaria dell'organismo si basa su un adenovirus umano;

• Il vaccino viene somministrato due volte, in un intervallo di 21 giorni;

• All'inizio di febbraio uno studio pubblicato dalla rivista Lancet ha confermato che l'efficacia dello Sputnik V è vicina al 92%.

Lo Sputnik V è stato approvato in 50 Paesi. Nei giorni scorsi è stato reso noto che lo Sputnik V è il secondo vaccino al mondo per numero di Paesi in cui è stato autorizzato.

(Fonte: it.sputniknews.com)

Il Il vaccino russo contro il coronavirus, Sputnik V, è a San Marino. © Foto: Istituto per la Sicurezza Sociale di San Marino / Andrea Costa. Da: it.sputniknews.com.