Norvegia - Nesso tra coaguli e vaccino AstroZeneca

Oslo, 19 marzo 2021 – A seguito di numerose segnalazioni di coagulazione del sangue, un totale di 20 Paesi hanno interrotto le inoculazioni del vaccino AstraZeneca, compresi grandi Paesi dell'Ue come Germania e Francia. Tuttavia, alcuni di loro, come l’Italia, stanno riprendendo la vaccinazione in seguito alle assicurazioni sulla sua sicurezza da parte dell’Ema.
L'Ema, l’Agenzia europea per i medicinali, ha detto ieri, per voce della sua direttrice esecutiva, Emer Cooke, che il vaccino della multinazionale AstraZeneca è sicuro.
«Il comitato è giunto a una chiara conclusione scientifica: si tratta di un vaccino sicuro ed efficace. (…) Il comitato ha inoltre concluso che il vaccino non è associato ad un aumento del rischio complessivo di eventi tromboembolici o coaguli di sangue», ha detto la Cooke durante una conferenza stampa.
In seguito a questo, Paesi come l’Italia hanno annunciato il ripristino come da programma delle somministrazioni.
Un gruppo di esperti norvegesi tuttavia afferma di aver scoperto, e poterne dimostrarne il meccanismo di funzionamento, che al contrario esisterebbe proprio un nesso chiaro tra l’aumento dei casi di coaguli nel sangue e il vaccino sotto esame.
Secondo questi esperti, il vaccino innescherebbe una forte reazione immunitaria che porta a una rara combinazione di coaguli di sangue e basso numero di piastrine (trombociti).
«La causa delle condizioni dei nostri pazienti è stata ora trovata», ha detto al quotidiano Verdens Gang il primario del Rikshospitalet Hospital, professor Pål Andre Holme.
Tre dipendenti sanitari norvegesi erano stati ricoverati al Rikshospitalet a causa di gravi coaguli di sangue dopo la vaccinazione. Si diceva che avessero coaguli di sangue in luoghi insoliti in tutto il corpo, come nello stomaco e nel cervello. Inoltre, hanno avuto sanguinamento e una bassa conta piastrinica. Uno dei dipendenti è morto lunedì, poco dopo essere stato ricoverato.
«Non vedo altra ragione se non il fatto che sia il vaccino ad innescare tutto ciò», ha detto Holme al giornale norvegese. «All’inizio avevamo solo una teoria che questo dipendesse dalla reazione immunitaria che avviene dopo il vaccino, ma ora siamo giunti alla conclusione definitiva che sia proprio così».
Inoltre, sono stati identificati anticorpi specifici contro le piastrine che possono fornire un tale quadro.
«Prendiamo il vaccino per ottenere una risposta immunitaria a ciò da cui dobbiamo essere protetti. Quindi sviluppiamo, tra le altre cose, gli anticorpi. Alcuni di questi anticorpi però possono reagire in modo da attivare le piastrine, come in questi casi, e causare un coagulo di sangue», ha spiegato Holme.
I risultati della squadra di studiosi norvegese contraddicono le conclusioni dell'Agenzia europea ma anche dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), quest’ultima anche convinta dell’assoluta sicurezza del vaccino.
Nel frattempo, ieri, altri due nuovi pazienti che avevano sviluppato una combinazione rara di coaguli ed emorragie dopo aver ricevuto inoculi AstraZeneca, sono stati ricoverati al Rikshospitalet.
«Quello che sta succedendo ora è che l'Istituto nazionale di Sanità pubblica farà le proprie ricerche autonome per vedere se è possibile avvicinarsi ancora di più alla causa di questo fenomeno, da cosa effettivamente dipenda», ha detto Steinar Madsen, direttore medico presso l'Agenzia norvegese per i medicinali, all'emittente nazionale NRK.
In Norvegia, oltre 120mila persone hanno già ricevuto iniezioni del vaccino AstraZeneca.

(Fonte: it.sputniknews.com)



Vaccinazione Vaccinazione di massa con il vaccino AstraZeneca in un centro di vaccinazione nella città militare della Cecchignola in Italia. © Reuters. Remo Casilli. Da: it.sputniknews.com.