Russia - Usa e Nato nella ricostruzione afghana

Novo Ogaryovo, 17 settembre 2021 - La coalizione a guida americana ha lasciato l'Afghanistan nell'agosto 2021 dopo una campagna militare durata vent'anni.
«Partiamo dal presupposto che la maggior parte dei costi per la ricostruzione postbellica dell'Afghanistan dovrebbero essere sostenuti dagli Stati Uniti e dai Paesi della Nato che, questo è un punto ovvio, sono direttamente responsabili delle terribili conseguenze della loro presenza nel Paese».
Ad affermarlo, in relazione al quadro odierno della nazione centro-asiatica, è stato il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin.
Il Capo dello Stato russo ha anche osservato che ora dovrebbe esserci cooperazione con gli Stati Uniti e le altre nazioni per quanto riguarda il graduale scongelamento dei beni afghani.
Putin ha anche affermato che il governo formato dal movimento talebano non è inclusivo, ma poiché ora il movimento è responsabile del futuro dell'Afghanistan, le altre nazioni dovrebbero collaborare con esso.

La presa di potere dei talebani

I talebani* hanno intensificato la loro offensiva contro le forze governative afghane ad inizio agosto e hanno preso il controllo di Kabul il 15 dello stesso mese.
Il 31 agosto, le forze armate statunitensi hanno lasciato l'aeroporto di Kabul, ponendo fine alla quasi ventennale presenza militare americana in Afghanistan.
Il 6 settembre, i talebani hanno dichiarato di aver acquisito il controllo del Panjshir, l'ultima provincia ribelle del Paese.
Il giorno successivo, il gruppo estremista ha annunciato la composizione del governo provvisorio dell'Afghanistan, che sarà guidato da Mohammad Hasan Akhund, sanzionato dalle Nazioni Unite dal 2001.

*Organizzazione terroristica estremista illegale in Russia ed in altri Paesi.

(Fonte: it.sputniknews.com)


Il Il presidente russo Vladimir Putin. © Sputnik. Grigory Sysoev.