Russia - Liturgia patriarcale a Mosca

Mosca, 26 dicembre 2021 – Nella 27ª domenica dopo la Pentecoste, dei santi antenati, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha celebrato la Divina Liturgia nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca.
Hanno concelebrato con Sua Santità: il metropolita Juvenalij (Poyarkov); il metropolita Pavel di Krutitsij e Kolomna, vicario patriarcale della metropolia di Mosca; l’arcivescovo Aksij di Podolsk e Lyubertsy, segretario del Consiglio episcopale della metropolia di Mosca; il vescovo Roman di Serpukhov, vicario del Monastero stavropegico di Vysotsky ; il vescovo Nikolaj di Balashikha e Orekhovo-Zuevo; il vescovo Foma di Odintsovo e Krasnogorsk, capo della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca; il vescovo Foma di Sergiev Posad e Dmitrov, igumeno della Lavra della Trinità di San Sergio; il vescovo Konstantin di Zarajsk; il protopresbitero Vladimir Divakov, segretario del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ a Mosca, decano del distretto centrale della diocesi di Mosca; l'arciprete Mikhail Ryazantsev, decano della Cattedrale di Cristo Salvatore; l'archimandrita Aleksej (Turikov), segretario personale di Sua Santità il Patriarca Kirill; l'arciprete Dimitrij Kuvyrtalov, decano del distretto Ilyinsky della diocesi di Mosca; l'arciprete Serafim Nedosekin, decano del distretto Georgievsky della diocesi di Mosca; il sacerdote Dionisij Kazantsev, segretario di Sua Santità il Patriarca per la metropolia di Mosca; il clero di Mosca.
I canti liturgici sono stati eseguiti dal coro patriarcale della Cattedrale di Cristo Salvatore (diretto da I.B. Tolkachev).
Il servizio è stato trasmesso in diretta sui canali televisivi «Unione» e «Il Salvatore» e sul portale ufficiale della Chiesa ortodossa russa Patriarhiya.ru.

Alla litania della «supplica intensa» sono state elevate preghiere a causa dell'infezione da coronavirus.
Al termine della litania, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha pregato per la diffusione dell’epidemia dannosa.
Il sacerdote Dionisij Grishkov, rettore della Chiesa in onore dell'icona della Madre di Dio «Roveto ardente» a Mosca, ha tenuto il sermone prima della comunione ai Santi Misteri di Cristo.
Al termine del servizio divino, il Primate della Chiesa russa si è rivolto ai fedeli con la parola primaziale.
Poi Sua Santità il Patriarca Kirill si è congratulato con il metropolita Juvenalij per il 56° anniversario della sua consacrazione episcopale. Il 25 dicembre 1965, nella Chiesa di San Giovanni il Teologo dell'Accademia Teologica di Leningrado , ebbe luogo la nomina, e il 26 dicembre, nella Cattedrale della Trinità della Lavra di Alexander Nevsky, la consacrazione dell'archimandrita Juvenalij (Poyarkov) a vescovo di Zarajsk, vicario della diocesi di Mosca, guidata dal metropolita di Leningrado e Ladoga Nikodim (Rotov).

Sua Santità il Patriarca Kirill ha detto: «Oggi abbiamo un evento speciale. Desidero salutare cordialmente vladyka metropolita Juvenalij, che ha varcato la soglia dell'85° anniversario e per la maggior parte della sua vita è stato legato, come oggi, al servizio di Dio.
Per 56 anni, caro vladyka, siete stato nel rango di arcipastore, e 49 di essi come membro permanente del Santo Sinodo. Questi sono numeri speciali: molti dei presenti qui non sono ancora riusciti a raggiungere queste date nella loro vita e in tutti questi anni avete servito il Signore.
Ricordo momenti molto difficili della storia della nostra Patria, quando la Chiesa era ai margini della vita pubblica, quando essere cristiano significava andare controcorrente, quando il governo si opponeva alla fede e alla vita religiosa. A quel tempo, Voi avete iniziato il cammino di servire il Signore e il Signore Vi ha chiamato ad un ministero molto responsabile. Siete diventato un membro permanente del Santo Sinodo, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne, trovandoVi nell’area di confine tra la Chiesa e lo Stato, che proclamava i principi di distruzione della fede e della Chiesa. A quel tempo, ci voleva grande coraggio e saggezza per guidare la nave della Chiesa, preservando il più possibile tutto ciò che abbiamo ereditato dai nostri pii predecessori. E Voi siete riuscito a farlo – sia come vescovo diocesano a Tula e specialmente nelle diocesi di Krutitsij e Kolomna, che come membro permanente del Santo Sinodo e per molto tempo come responsabile delle attività esterne della Chiesa
Possiamo parlare della Vostra vita per molto, molto tempo, ma se dico in poche parole la cosa più importante, Voi siete stato veramente fedele al Signore e alla Sua Chiesa nelle circostanze più difficili e sfavorevoli della vita. Avete fatto del Vostro meglio. A volte confronto queste persone con un automobilista che guida un'auto, premendo il pedale dell'acceleratore. L'auto va, e può andare abbastanza comodamente, ma Voi avete sempre premuto il pedale a terra. Vi siete sempre sfinito, avete sempre lavorato con la massima energia e ottenuto risultati notevoli, posso testimoniarlo.
Siete un meraviglioso esempio per la nuova generazione dei nostri vescovi, che non hanno affrontato i problemi che Voi ed io abbiamo affrontato negli anni difficili di mancanza di libertà per la nostra Chiesa. Un esempio non solo per gli arcipastori, ma anche per il clero della nostra Chiesa in generale.
Non noi Vi mandiamo in pensione - non c'è pensione nella Chiesa; Vi diamo solo l'opportunità di non venire a lavorare tutti i giorni. Ma Vi aspettiamo sempre nei nostri servizi divini. Sappiamo che con la Vostra saggezza ci aiuterete, sia me come Patriarca che i membri del Sinodo. Saremo sempre felici di vederVi e condividere con Voi la comunione della preghiera.
In ricordo di oggi, vorrei benedirVi con questa antica icona del Salvatore, perché avete tutti i riconoscimenti della Chiesa. Possa questa immagine custodirVi, e il Signore Vi dia la forza, anche attraverso questa santa immagine, fino alla fine dei Vostri giorni, con lo stesso zelo di prima, per svolgere il servizio della Chiesa. Possa il Signore rafforzarVi in questo ministero per molti anni buoni!».

Dopo la proclamazione di molti anni, il metropolita Juvenalij si è rivolto a Sua Santità: «Vostra Santità, Santità Vladyka e Padre!
Durante tutto il mio ministero ecclesiastico, ho cercato di assorbire come una spugna tutto quel bene che ho visto nella Chiesa, specialmente dagli arcipastori, e vorrei ricordare la mia infanzia in questo giorno gioioso per me. Ho iniziato a servire nella Chiesa, ai servizi episcopali, alla presenza del beato schema-arcivescovo Lazar, e quando le persone a lui vicine si congratulavano con lui, rispondeva brevemente, ma metteva tutta la sua anima nella risposta. Come uno yaroslavets, parlava con "o", e ora vorrei citarlo e mettere tutto ciò che è nel mio cuore oggi in questa citazione: "Rispondi, Signore, per favore per le Vostre gentili parole!"».

Al termine della Divina Liturgia, dall'altare della Cattedrale di Cristo Salvatore, è stata
portata nel tempio l'arca con una particella della Veste del Signore e posta su un leggio al centro del tempio. È stato eseguito un servizio di preghiera, dopo il quale i credenti si sono inchinati dinanzi al santuario. Una particella della Veste del Signore viene conservata nell'altare e, secondo la tradizione, viene portata nel tempio per il culto durante la Veglia di Tutta la Notte l'ultimo sabato del mese e dopo la Divina Liturgia l'ultima domenica del mese.

(Fonte: Servizio stampa del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’; www.patriarhiya.ru)

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